Rifugio Serristori (Düsseldorfer Hütte)



Lunghezza: 9,7 Km
Dislivello: +412m - 912m.
Tempo in movimento: 3h
Altitudine max: 2727 m.
Difficoltà: facile

Questo facile anello permette di godere, durante tutto il cammino, di una meravigliosa vista sul gruppo dell'Ortles. E' un percorso alla portata di tutti che eventualmente può essere allungato se si decide di partire direttamente dal paese di Solda. La poca fatica è ampiamente ricompensata dal grandioso panorama che ci fa sempre compagnia ovvero l'imponente triade dei ghiacciai di Solda con le cime del Gran Zebrù, Zebrù e Ortles. Quest'ultimo con i suoi 3905 m. rappresenta la più alta montagna del Trentino-Alto Adige.
L'anello inizia a Solda 1906 m. presso la cabinovia Kanzel dove parcheggiamo. Con un biglietto di sola andata saliamo in pochi minuti all'omonimo ristorante alpino (kanzel in italiano significa "pulpito") a quota 2350m. Da qui il gruppo dell'Ortles che da Solda era poco visibile si presenta in tutta la sua maestosità con una dettagliata vista sui ghiacciai. La parete nord del re Ortles è impressionante.
Ci incamminiamo sul sentiero 12 che sale quasi pianeggiante fino al ponte sul torrente Zay dove incrociamo il sentiero 5 che da Solda va al rifugio Serristori. Dal ponte fino al rifugio la pendenza aumenta decisamente. Il sentiero 5 con una serie di tornanti affronta un dislivello di 300 m. ma il rifugio è già visibile da lontano e questo aiuta a superare le ultime difficoltà. Dopo circa 2 ore complessive di cammino arriviamo al rifugio Serristori (Düsseldorfer Hütte o Zaytalhütte ). Troviamo il rifugio semi-aperto a causa del covid: si può ordinare ma si mangia solo sul terrazzo. Seduti ad un tavolo esterno ci godiamo a lungo la vista strepitosa sulle montagne che abbiamo dinanzi. Nei pressi del rifugio alcuni laghetti color blu, i laghi di Zay, aumentano ancora la bellezza del posto. Sopra il rifugio vegliano le scure rocce dell'Angelo Grande e della Croda di Cengles.
Nel ritorno scendiamo fino al ponte sul sentiero dell'andata ma poi continuiamo verso Solda sul sentiero n.5 che segue a lungo il corso del torrente Zay nella valle omonima. Ad un bivio lo abbandoniamo per seguire il sentiero 16 sulla sinistra che ci porta nel bosco e poi sul tracciato delle pista da sci che scende de Kanzel. Successivamente abbandoniamo anche la pista per seguire una visibile scorciatoia nel bosco che sbuca di fronte all'hotel Zebrù, posto in posizione dominante sulla valle. Da lì, seguendo una stradina che scende dall'hotel, arriviamo sul fondovalle e attraversato su un ponte il torrente Solda al parcheggio della cabinovia. Se si parte direttamente da Solda e si sale al rifugio sul sentiero n.5 il tempo complessivo diventa di 5h30
6/7/2022





Come arrivare: Solda è raggiungibile con l’Autostrada del Brennero uscita Bolzano Sud, da qui si prende la direzione per Merano SS38 (indicazioni per Passo dello Stelvio), Silandro, Val di Trafoi, Val di Solda. Seguire in seguito le indicazioni per la cabinovia Kanzel situata in fondo al paese


Solda (Sulden) dalla cabinovia Kanzel



La segnaletica a Kanzel 2350 m. Il nostro sentiero è il 12



Una panoramica della valle di Solda dal pulpito panoramico di Kanzel



Le nuvole del mattino nascondono parzialmente le cime del gruppo dell'Ortles



Cima di Solda 3376 m. a sinistra e Corno di Solda 3388 m. a destra



Di fronte a noi il rifugio Tabaretta posto ai piedi della parete nord dell'Ortles. Si trova sulla via normale che partendo da Solda raggiunge la vetta dell'Ortles



Un tempo non lontano si parlava dei ghiacci eterni delle nostre Alpi, un'espressione  che ora fa acqua da tutte le parti



La mappa della valle



La stazione a monte della cabinovia



Iniziamo il giro imboccando il sentiero 12, una sterrata in saliscendi



In basso si vede il paese di Solda. Il paesino è una frazione del comune di Stelvio in val Venosta. Conta 400 abitanti ed è una meta ambita dagli amanti della montagna e dello sci




La chiesetta di S.Gertrude a Solda. L'alpinista Reinold Messner ha scelto questo paese per realizzare il suo MMM Ortles (Messner Mountain Museum). Nella piccola  località hanno passato le loro vacanze anche Michael Jackson e per molti anni la cancelliera tedesca Angela Merkel



Superato un costone entriamo nella valle di Zay 



Siamo seguiti da un gruppetto di ungulati



La verde valle di Zay delimitata a sinistra dai due Dossobello di Fuori e di Dentro (Hinteres Schöneck) 3128 m.. Lassù c'è il nostro rifugio



Il Gran Zebrù 3851m. (il più visibile dei tre), il Zebrù 3735m. al centro e a destra l'Ortles, 
parzialmente coperti dalle nuvole  Il Gran Zebrù è la seconda montagna più alta del gruppo. Negli anni di gioventù ne avevo raggiunto la vetta con un gruppo della Sat







Passaggio su tratto franoso



Un ponticello sul torrente Zay a 2400 m. indica l'inizio del tratto più ripido



Le 
gelide acque di fusione hanno il tipico colore lattiginoso





La parete nord del Gran Zebrù. La via normale si trova sul versante sud-est



Alcune mucche in villeggiatura si sono posizionate lungo il torrente dove l'erba cresce più alta



Qui si nota meglio il colore dell'acqua



Il torrentello sgorga dal nulla in fondo all'alpeggio





Inizia il tratto ripido. In alto si vede bene il rifugio. Ci sono 300 m. da superare su un sentiero ben tracciato



Arriviamo al rifugio a ora di pranzo. Il rifugio Serristori 2721 m. fu costruito nel 1892 dalla sezione Dusseldorf del Dav, il Cai tedesco. Il suo nome originale è Düsseldorfer Hütte o Zaytal Hütte 



Ora è amministrato dalla provincia autonoma di Bolzano e da 5 generazioni 
gestito dalla famiglia Reinstadler



Dietro al rifugio si trovano alcuni graziosi laghetti, i laghetti di Zay







Vista verso est. A sinistra la Croda del Forno 3421 m e a destra....



... l'Angelo Grande 3521 m.



Nel ritorno scendiamo sul percorso dell'andata fino al ponte sul torrente Zay e da lì continuiamo sul sentiero 5 diretto a Solda. Sullo sfondo il Gran Zebrù  e il Zebrù. Il sentiero segue il torrente con pendenze per lo più simili al tratto sotto al rifugio



Giunti a questo incrocio abbandoniamo il 5 e scendiamo sul 16




I prati fioriti lasciano il posto ad un tratto ombroso nel bosco poi finiamo sulla pista da sci che scende da Kanzel. Sullo sfondo al centro la Cima di Solda 3376 m. e il Corno di Solda 3388 m., a destra il Gran Zebrù 3851 m.



Zoom sulla cima dell'Ortles 3905 m. La via normale per la vetta (due giorni di salita) parte dalla chiesetta di S. Gertrude a Solda e prevede un pernottamento al rifugio Payer 3029 m  (4h da Solda) per un complessivo dislivello di 2013 m. Qui un video della via normale



Nonostante subisca anche lui gli effetti dei cambiamenti climatici 
 il ghiacciaio dell'Ortles puo' avere più chances di sopravvivenza degli altri, dice Reinold Messner. E' comunque sotto stretta sorveglianza perché sono sempre possibili distacchi di seracchi e colate detritiche come si è verificato recentemente sul ghiacciaio della Marmolada



Ad un certo punto abbandoniamo la pista da sci per seguire un'evidente scorciatoia per ci conduce all'hotel Zebrù posto su un poggio panoramico che domina la valle


Una vecchia Vespa si trova in mostra davanti ad un'abitazione privata situata a due passi dall'hotel


Tramite una stradina che scende dall'hotel e di alcune scalinate raggiungiamo in pochi minuti il fondovalle quindi seguiamo la strada asfaltata fino ad incontrare il ponte sul torrente Zay. Prima del ponte un pannello sulla sinistra ci indica un sentiero che attraversa un ponticello e porta al parcheggio della cabinovia 


Il rio Solda dal ponte



Prima di tornare a casa decidiamo di dare un'occhiata al paesino di Trafoi, frazione del comune di Stelvio, sulla strada che da Prato allo Stelvio sale all'omonimo passo. Ospita la sede del Parco nazionale dello Stelvio. Da qui il gruppo dell'Ortles appare così. La montagna sulla destra è il Madaccio di fuori (Vordere Madatschspitze) 3191 m., al centro si vede la Vedretta di Trafoi



Nella mappa si vedono le due valli, quella di Solda e quella di Trafoi. che delimitano l'Ortles dalla parte altoatesina. La montagna fa parte del gruppo Ortles-Cevedale situato nelle Alpi Retiche e incluso nel Parco Nazionale dello Stelvio



A Trafoi è nato e abita Gustav Thöni, lo sciatore considerato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dello sci alpino. 
 

Possiede l'hotel Bella Vista dove si possono vedere esposti in una vetrina i trofei vinti nel corso della sua folgorante carriera. Parliamo degli anni '70 















L'entrata dell'hotel di Gustav Thöeni

Scarica la traccia gps da Wikiloc

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