Lunghezza: 20,85 Km
Dislivello: 960 m
Tempo: 6h
Altitudine max: 2492 m
Difficoltà: media
Altitudine max: 2492 m
Difficoltà: media
Nonostante l'affollamento dei sentieri in luglio-agosto sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire l'occasione di camminare sui prati fioriti dell'Alpe di Siusi. Così quando degli amici in vacanza a Siusi mi propongono un giro da quelle parti non esito ad accompagnarli. Un altro motivo di interesse per la gita è quello di vedere da vicino il rifugio Alpe di Tires ristrutturato da poco con il suo nuovo tetto rosso fiammante. Inizialmente il giro prevedeva il ritorno per il rifugio Molignon ma poi presi dalla bellezza dei luoghi abbiamo voluto spingerci più in là arrivando fino al rifugio Sasso Piatto per poi scendere a Saltria in tempo per prendere l'autobus per Compatch. Ne è venuto fuori un giro di 20 km ma di grande soddisfazione
Grazie alla presenza di un servizio di linea che collega ogni 20' Compatch, dove si parcheggia, a Saltria, si risolve il problema di un ritorno altrimenti interminabile.
Come arrivare
Da Sud: uscita autostrada Bolzano Nord direzione Prato Isarco - Fiè - Siusi - 28 kmUn volta arrivati al paese di Siusi si può continuare in due modi: 1) salire con la cabinovia (parcheggio gratuito) la cui stazione si trova proprio all'entrata del paese (17€ a persona); 2) uscire da Siusi in direzione nord verso Castelrotto e al bivio girare a destra per Seiser Alm/Alpe di Siusi (via S.Valentino). Percorrere i 10 km della strada che porta a Compatch facendo però attenzione ad arrivare prima delle 9 del mattino al posto di controllo del traffico situato sulla strada; il costo del parcheggio a Compatch (Compaccio) è di 17€ per auto, il che significa che se a bordo si è più di uno si risparmia alla grande rispetto alla funivia ; 3) utilizzare il servizio di navetta pubblica
Dopo aver parcheggiato a Compatch (Compaccio), posto decisamente brutto rispetto al contesto, prendiamo l'autobus che porta a Saltria (2€ per ogni corsa) ma scendiamo alla prima fermata (Ritsch) e seguiamo le indicazioni per l'Hotel Panorama, sentiero n. 6. La giornata è freschetta e il cielo sufficientemente soleggiato
Il sentiero, a tratti appena percettibile, attraversa vasti pascoli curatissimi
Seguiamo il sentiero 6 che porta su un'altura dove, oltre all'hotel Panorama, si trova anche la stazione a monte di una seggiovia che sale da Compatch
L'Alpe di Siusi è un vasto altopiano, il più vasto in Europa, situato tra i 1600 m. e 2400 m. e dedicato all'alpeggio e alla transumanza ma divenuto da tempo anche polo turistico di prima grandezza in Alto Adige. Il pascolo è suddiviso in numerosi appezzamenti per lo più vocati alla produzione di fieno mentre altri sono dedicati al bestiame (mucche e cavalli). Le originarie malghe (Schwaige) sono spesso anche posti di ristoro molto frequentati. Sparsi qua e là diversi chalet e alberghi di piccole dimensioni non impattano troppo sul paesaggio che rimane incantevole grazie al rispetto della natura, alle limitazioni del traffico ma soprattutto alle meravigliose montagne che lo circondano, il gruppo del Sassolungo a nord-est e lo Sciliar a sud-est.
E' appunto l'incontro della maestosa verticalità delle dolomiti con le linee sinuose e morbide dei pascoli che crea questo paesaggio affascinate.
E' appunto l'incontro della maestosa verticalità delle dolomiti con le linee sinuose e morbide dei pascoli che crea questo paesaggio affascinate.
L'altipiano è attraversato da una strada chiusa al traffico che unisce i due centri abitati, Compatch 1825 m., dove arrivano la strada e la cabinovia da Siusi, e Saltria 1700 m.
L'alpe di Siusi fa parte dal Parco naturale dello Sciliar-Catinaccio
Il sentiero intanto è diventato una stradina. Ancora lontani, i Denti di Terrarossa, l'unica vera salita di questo giro, stanno aspettando il nostro passaggio. Ora seguiamo il sentiero n. 2
Il Gruppo del Sassolungo, ancora mezzo addormentato nelle nebbie mattutine
L'Alpe di Siusi non è un posto stile Cortina d'Ampezzo anche se atleti di alto livello vengono spesso qui per allenarsi; la maggior parte dei turisti è infatti composta da famiglie e anziani ma si vedono anche giovani, da soli, in coppia o in gruppi organizzati come gli inarrivabili boy-scouts. Molti sono gli italiani che amano l'Alpe ma la maggioranza dei turisti parla il tedesco
I pascoli in luglio sono pronti per la mietitura e sono un mare ondeggiante di colori. Il giallo e il rosso predominano
Ora i Denti di Terrarossa sono più vicini. Noi dovremo arrivare alla Forcella che si vede un po' sulla sinistra per poter scendere poi al rifugio Alpe di Tires
Arriviamo intanto all'Alpenhotel Panorama
Un'usanza abbastanza recente degli hotel e dei posti di ristoro è quella di adottare qualche esemplare di animale esotico per attirare l'attenzione dei turisti, qui si tratta di una coppia di alpaca
Questa coppietta sembra molto attenta alla presenza dei cani e ha un aspetto simpaticissimo
Il caratteristico profilo delle torri dello Sciliar, Euringer e Santner, 2414 m.. Il sentiero qui è percorso anche dai turisti diretti al rifugio Bolzano che si trova grossomodo sopra quell'imponente zoccolo roccioso
All'altezza dell'hotel Panorama abbandoniamo il sentiero 6 per il 2, direzione Tierser Alpl o rifugio Alpe di Tires. Tires è un villaggio situato nell'omonima valle, non lontana dall'Alpe di Siusi. In genere i villaggi a valle hanno sull'alpe una porzione di pascolo dove poter fare il fieno e spesso possiedono una malga
Questa parte del giro lungo i pascoli ha l'effetto di una poltrona relax per lo spirito
L'Alpe di Siusi è un alto luogo della fotografia. Si trova qui un equilibrio armonioso tra la bellezza selvaggia delle montagne e quella creata dalla mano dall'uomo che attira i migliori fotografi da tutto il mondo
Nelle zone torbose si cammina all'asciutto grazie a questo tipo di pavimentazione. La cura ed il rispetto della natura sono nel dna di queste popolazioni
Chi esce dai sentieri viene passato per le armi
Grazie a una rete di sterrate che collegano le varie zone dell'Alpe è possibile compiere lunghe passeggiate a piedi, con il rampichino o a bordo di carrozze trainate da cavalli. Per gli amanti del running esiste Running Park, una rete di 20 percorsi (180 km di sentieri perfettamente tracciati)
Il paesaggio ondulato è puntellato di fienili e piccole macchie di alberi
Il nostro sentiero ci avvicina alla cresta dei Denti di Terrarossa regalandoci scorci da cartolina...
...poi lentamente comincia a salire
Entrando in una zona dove sono presenti animali bisogna necessariamente passare attraverso piccole strettoie e ogni malga inventa il suo originale sistema
Ecco la salita alla Forcella dei Denti di Terrarossa 2499 m. C'è già molta gente sul sentiero
La mancanza di sole ci facilita la salita. Anche in questo tratto il sentiero è ben tenuto
A vedere quanta gente sta risalendo il sentiero sembra che questo giro sia tra i più gettonati dell'Alpe, assieme a quello che porta al rifugio Bolzano
L'altopiano dello Sciliar dove è visibile il rifugio Bolzano 2457 m. la meta turistica più famosa della zona. La sommità più elevata è il monte Pez 2563 m. Già a partire dall'età del Bronzo questo plateau era un luogo di culto e di pascolo di alta montagna
Panorama dalla Forcella dei Denti di Terrarossa
Ci aspetta dall'altra parte la mole imponente del Molignon (gruppo del Catinaccio)
Quando si sta per arrivare ad un valico è bene tenersi pronta una giacca a vento tanto più che si è sudati per la salita. Anche qui siamo accolti da un vento frizzante
Incontro ravvicinato con un gruppo di capre imparentate con gli stambecchi
Dalla forcella si scende sulla destra verso il rifugio su un sentiero a mezza costa
Il sentiero che porta al rifugio
Il Sasso Piatto 2969 m.
Difficile immaginare che 240 milioni di anni fa qui c'era il mare e queste montagne erano vive barriere coralline
I Denti di Terrarossa si caratterizzano per il loro colore dovuto all'alto contenuto in ferro delle rocce
Il rifugio Alpe di Tires, completamente ristrutturato e con un colore del tetto sgargiante. Io trovo che gli sta magnificamente. C'è molta gente ai tavoli all'aperto. Dentro l'arredamento è molto elegante e razionale. Complimenti
La grande pala eolica, non troppo bella da vedere e posta sul punto più esposto ai venti viene usata per la produzione di elettricità
Il rifugio è un importante crocevia di sentieri
Due formiche alpine
Scendiamo per il sentiero n. 4 inizialmente in direzione del rifugio Molignon
La strada scende tranquilla lungo la valletta
Sembrano i denti usurati di un qualche animale preistorico
La mancanza di alberi ci dice che siamo sopra i 2000 m. Pare però che un tempo questa zona fosse anch'essa coperta di vegetazione
Giunti al bivio che porta al rifugio Molignon, visto che è presto decidiamo di allungare il giro e di arrivare al rifugio Sasso Piatto. Prendiamo dunque il sentiero che porta al passo Duron
Per Tango ogni pozzanghera merita una visita
Giungiamo in breve al passo Duron. Si devono contare quasi 2 h di cammino per la traversata dal rifugio Alpe di Tires al rifugio Sasso Piatto
Ultima foto sui Denti di Terrarossa
Il Molignon sul cui vertiginoso crinale passa una difficile ferrata, la Laurenzi. Sotto si vede la sterrata che scende al rifugio Micheluzzi in Val Duron
Il sentiero in alcuni tratti è molto largo e attraversa zone di alpeggio. A destra la val Duron
Il Gran Vernel sullo sfondo. La Val Duron, incuneata tra il Sasso Piatto e il Catinaccio parte da Campitello di Fassa e arriva al passo Duron 2204 m.
Incontriamo cavalli e mucche abituate al passaggio degli escursionisti. Ciononostante il mio Artax chiede di essere preso in braccio
Bucoliche vedute
Il Sasso Piatto sembra a due passi ma c'è ancora molta strada da fare
L'Alpe di Siusi vista da una selletta
Zoom sul Gran Vernel e la Val di Fassa con il paese di Canazei. Dietro il Gran Vernel si vede un lembo del ghiacciaio della Marmolada
In prossimità del rifugio il sentiero si riporta sul versante dell'Alpe di Siusi
Il rifugio Sasso Piatto (Plattkofelhütte) 2300 m. dove ci fermeremo solo il tempo di bere qualcosa
Foto di gruppo
Scendiamo per il largo sentiero che in 40' ci porta in località Zallinger. Lì vicino, su un dosso, si trovano malga Williams e la stazione a monte della seggiovia Florian che sale da Saltria. Sul versante della pista da sci scende il sentiero 7a diretto anch'esso a Saltria. Per via dei cani però l'opzione seggiovia è esclusa e preferiamo la lunga sterrata che ci riserva comunque ancora delle belle vedute come queste qui sotto
Il patti pista patte le piste da sci, altra risorsa turistica dell'Alpe di Siusi
Dopo un'ora di discesa giungiamo in località Tirler dove si trova un simpatico parco giochi per bambini in stile alpino
A Tirler c'è il capolinea dell'autobus per Compatch ma noi non lo sappiamo e continuiamo ancora per un po' lungo prati lussureggianti fino a Saltria
Alla stazione dell'autobus di Saltria troviamo altri escursionisti stanchi ma allegri. Sull'autobus in movimento provo a catturare un ultimo ricordo di questa bellissima escursione
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