Cornetto di Folgaria invernale

Lunghezza: 7 Km
Dislivello: 766 m
Tempo in movimento: 3h
Altitudine max: 2050 m
Difficoltà: media

Semplice escursione invernale sicura anche in caso di forti nevicate e per questo diventata una classica per gli sci-alpinisti ed i ciaspolatori della zona. Per i primi nel ritorno c'è da fare una remunerativa discesa lungo una vecchia pista da sci dismessa. Regala vasti panorami sul trentino meridionale e i più lontani gruppi dolomitici 
Come arrivare: da Rovereto si sale a Folgaria e si continua oltre il paese fino alla frazione di Costa dove si posteggia nel parcheggio antistante la pizzeria Cheizel (alla fine del paese a sinistra, subito dopo il Caseificio, quota 1277 m)

Ci siamo lasciati alle spalle i brutti giorni dell'influenza e siamo ripartiti per una facile gita di recupero forma. Per questo niente di meglio che il Cornetto di Folgaria (m.2062), già visitato quest'estate nel trek sul Becco di Filadonna e del quale avevamo conservato un ottimo ricordo. Allora il sentiero partiva dal passo del Sommo, quello di ieri alla fine della frazione di Costa di Folgaria (m.1267), dietro la pizzeria Cheizel

Il sentiero segue il tracciato delle ex piste da sci di Cima3 soprastanti Folgaria, abbandonate negli anni 80 a causa della forte esposizione a sud che non assicurava una costante copertura nevosa.

Per questa ragione attira molti più sci-alpinisti che ciaspolatori, entrando così nel novero delle classiche del genere. Soprattutto all'indomani di una nevicata queste ampie e facili discese assicurano delle sciate belle e sicure

La prima, sinuosa parte del percorso si svolge nel bosco. Dopo circa mezz'ora si raggiunge un vecchio ristorante in disuso in luogo ben soleggiato, sosta ideale per un sorso di tè alla vaniglia ed uno sguardo al panorama che comincia ad allargarsi verso sud ovest  
Da lì si prosegue dritti risalendo la larga pista di sci fino a raggiungere una zona boscosa. Il sentiero si orienta allora a nord ovest sulla sinistra e lasciato il bosco attraversa in diagonale una mugheta. Fino a qui la pendenza è abbastanza forte e costante. Di lì fino alla cima è questione di pochi minuti. Sul Cornetto ci si può arrivare in due ore, ma per noi ce ne sono volute quasi tre, visto il forte calo di forma degli ultimi tempi. Panorama vastissimo da lassù
Nei pressi dell'anticima si trovano questi splendenti sci metallici infissi nella roccia con una dedica (poesia) ad una persona di nome Gabriele di cui non si hanno altri dettagli
 Verso la cima del Cornetto di Folgaria dove si trova l'osservatorio
Sotto la cima si apre la selavaggia val Profinaz, la parte più elevata della sottostante profonda val di Gola
 Uno sguardo verso la Vallagarina immersa nella foschia invernale
La sagoma scura del monte Finonchio e sullo sfondo il monte Altissimo, ultimo caposaldo settentrionale della catena del Baldo
Il Becco di Filadonna e la Vigolana. Dal Cornetto di Folgaria il 15 maggio 1916 Carlo d'Asburgo seguì la battaglia degli Altipiani allora in pieno svolgimento
La Valsugana
Sulla sommità un muretto circolare con gli indicatori delle montagne ne facilita l'identificazione. Ma anche un po' chi se ne frega. Abbiamo preso un'abbondante razione di sole fantasticando su progetti più ambiziosi. Ci voleva proprio, dopo un periodo brumoso e febbrile come quello passato da entrambi.


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