Ai piedi del Cevedale

 
Lunghezza: 19 km
Dislivello: 1358 m
Tempo: 8h45
Altitudine max: 3101 m
Difficoltà: media

Dal parcheggio presso Malga Mare al Rifugio Larcher e poi al passo della Forcola di fronte al Cevedale (Zufallspitze in tedesco). Nel ritorno si costeggiano vari laghi (Marmotte, Nero, Careser ecc.) per poi ridiscendere per tortuoso sentiero al parcheggio. Panorama grandioso sul Cevedale, Palon de la Mare, Vioz e Val Martello. In questo post assieme alle foto del giro pubblico alcune alcune foto fatte in un'escursione successiva fatta in autunno durante la quale ho percorso la traccia in senso inverso



Come arrivare: Da Cogolo in Val di Sole si risale la Val de la Mare ossia la parte alta della val di Pejo per circa 10 km su una strada piuttosto stretta nella parte finale. Si lascia la macchina in alcune piazzole nei pressi della centrale idroelettrica. Durante la stagione estiva è meglio arrivare presto per evitare di dover parcheggiare l'auto più lontano





Siamo nel Parco Nazionale dello Stelvio. Dopo aver lasciato malga Mare 2031 m., situata poco sopra il posteggio e punto di ristoro nella bella stagione, salgo verso il rifugio Larcher in val Venezia lungo il sentiero 102. La valle è modellata dai ghiacciai che scendono sul suo versante ovest e che intravedo già tra le nuvole



Pian Venezia



Dopo circa 1h45 di facile salita raggiungo il rifugio Cevedale in tempo per il pranzo



Il rifugio è dedicato a Guido Larcher, uomo politico trentino del primo novecento



Esploro un po' la zona soprastante il rifugio e raggiungo questa pozza che non è segnalata sulla mia mappa. Sullo sfondo la Vedretta de la Mare



Continuo quindi lungo il sentiero 103, sentiero che corrisponde alla prima parte dell'itinerario utilizzato dai più per salire il versante trentino alla Cima Cevedale. Il sentiero conduce al passo della Forcola dove si collega alla traccia risalente dalla val Martello



Dopo un tratto pianeggiante e in leggera discesa dove si può ammirare da più vicino la Vedretta de la Mare il sentiero sale ripido lasciando i magri pascoli per inoltrarsi in una valletta tra massi rocciosi e sfasciumi che conduce all'intaglio della Forcola 3028 m (1h20 dal rifugio)



Sul sentiero 103



Dal passo della Forcola verso l'alta Val Martello



Grandioso tra le nuvole appare il Cevedale con il suo ghiacciaio







Anche qui è evidente il ritiro del ghiacciaio



Più in basso si vede il rifugio Martello Nino Corsi (Zufallhutte) 2265 m.



La Val Venezia dal passo della Forcola



Il sentiero non numerato per Cima e Monte Cevedale continua lungo questa cresta rocciosa



Nel ritorno verso il rifugio mi fermo ad osservare la fronte del ghiacciaio



Faccio uno zoom sul sentiero che dal rifugio porta al lago Careser e che seguirò nel ritorno



Si vede l''imponente morena creata dal ghiacciaio ora ritiratosi a quote più alte. A sinistra in basso a mezzacosta si scorge il rifugio Cevedale



Le rocce qui sono scisti il cui colore va dal giallo verde al magenta





Ritornato al rifugio seguo il 104 che passa nel vicinanze del lago delle Marmotte



Il lago delle Marmotte 2705 m. posto in una conca situata sopra il sentiero merita una digressione



Lo stesso lago in una nebbiosa giornata d'autunno



L'incontro con i camosci in questa zona è uno spettacolo frequente



Lascio il lago e proseguo fino ad un bivio dove si possono scegliere tra due sentieri: uno (sentiero 146) scende decisamente verso sud costeggiando il lago Lungo e termina un po' sopra malga Mare; per le sue caratteristiche fa parte del "Percorso dei Ghiacciai" ideato dal Parco Nazionale dello Stelvio per evidenziare le peculiarità glaciologiche della zona; l'altro, il sentiero 123 che io seguirò, resta invece per un bel tratto in quota tagliando il versante est della valle e diretto al lago Nero e al lago Careser



L'escursione entra ora nella parte più panoramica. Qui sono sopra il lago Lungo. Sullo sfondo il Vioz 3645 m



Il bel lago Lungo



Zoom sul Vioz e il suo ghiacciaio



La Val de la Mare e più lontano la Val di Sole



Arrivo sui bordi del lago Nero o Scuro 2621 m



Le sue acque sono limpidissime



Il Vioz si specchia nelle sue acque







Il lago Nero o Scuro non è lontano dal più grande lago Careser. Quest'ultimo è un bacino artificiale creato da questa diga costruita nel 1934. Il lago raccoglie le acque che scendono dal ghiacciaio del Careser



L'acqua è inviata alla sottostante Centrale di Malga Mare tramite una condotta forzata in galleria. Normalmente si può passare sul camminamento che si vede nella foto riprendendo così il sentiero dall'altra parte



Il colore dell'acqua in estate





Il lago nell'escursione autunnale





Nell'escursione d'autunno siamo passati sul sentiero che passa sotto la diga





Dopo il lago il sentiero comincia a scendere. La mulattiera fu costruita per permettere l'accesso alla diga











Sullo sfondo si scorge la Presanella





Un altro piccolo laghetto appare a sinistra della mulattiera



Sono ora in un bel bosco di pini cembri, larici e cirmoli



La Pala della Donzella e il rio della Vedretta Rossa



Raggiungo infine il fondo valle nei pressi di malga Mare





Prima di riprendere la via del ritorno a casa mi concedo qualche momento di riposo vicino a questo splendido esemplare di aconito

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