Cima Capi

Lunghezza: 7,88 Km
Dislivello: 871m (500 m. la sola ferrata)
Tempo in movimento: 3h (1h la sola ferrata)
Altitudine max: 908 m
Difficoltà: facile

Il sentiero attrezzato Susatti permette di raggiungere Cima Capi 907 m. punto molto panoramico sul versante nord del Lago di Garda. Il tratto di ferrata, 500 m, è molto frequentato e di grande soddisfazione a fronte di un impegno contenuto. Vista la sua esposizione è preferibile salirci nelle mezze stagioni per evitare la calura tanto più che lungo il percorso non ci sono punti d'acqua. La mitezza del clima del lago permette la salita anche in inverno eccetto quando c'è ghiaccio. Ci sono due accessi possibili, dalla strada del Ponale di Riva o dal paese di Biacesa. Noi abbiamo scelto questo accesso perché meno faticoso. Ovviamente è obbligatoria l'attrezzatura da ferrata
Come arrivare: Cima Capi è raggiungibile sia da Riva del Garda (sentiero 405 Fausto Susatti che si intercetta percorrendo la dismessa strada del Ponale) sia dal sentiero che parte da Biacesa, sentiero 470 detto dei Bech. Per raggiungere Biacesa da Riva del Garda si seguono le indicazioni per la Val di Ledro. Biacesa è il primo paese che si raggiunge dopo essere usciti dalla lunga galleria che unisce Riva alla Val di Ledro
Cima Capi
Si lascia l'abitato di Biacesa e percorrendo il sentiero n.470 che procede tra il sottobosco e zone più panoramiche sul lago di Garda si giunge ad un cartello indicante "Sentiero dei Bech", raffigurante una capra. Nella foto i ruderi di una centrale idroelettrica
Panoramica della Val di Ledro dal sentiero 470, il sentiero dei Bech
Seguiamo le indicazioni per il sentiero 405 e ferrata Susatti 

La catena del Baldo
Alla base di Cima Capi all'incrocio del 470 con il 405 inizia la ferrata Susatti  che in un'ora porta alla cima. Fausto Susatti fu un alpinista rivano, accademico del Cai e deceduto sulle pale di S.Martino. Il sentiero attrezzato 405 del quale la ferrata è un parte, inizia dalla ex strada del Ponale nella val Sperone e finisce nei pressi di Riva

La ferrata non è impegnativa ma non va sottovalutata perché presenta numerosi passaggi aerei Si sale tra balze, cespugli e numerose testimonianze della prima guerra mondiale
Zoom sulla gardesana orientale

Vista verso il Baldo e a destra il paese di Pregasina. La Susatti regala superbi e aerei scorci sul lago 
La salita è facilitata da numerose staffe
Vista sullo Stivo (2059 m)
Sotto di noi...lo strapiombo è vertiginoso!!
Siamo ormai in cima
In circa un'ora di via ferrata raggiungiamo, senza grosse difficoltà, Cima Capi a 907 m. dove sventola un tricolore. C'è ancora da percorrere con cautela un tratto in cresta esposto e non attrezzato per andare a ricongiungersi con la ferrata Foletti che scende a valle
Vista sul lago presa dal tratto di cresta
Riva del Garda e il monte Brione
Un'altra vista di cima Capi presa dall'inizio della discesa per la ferrata Foletti. Il sentiero attrezzato Foletti n.406, più semplice del Susatti, attraversa facili cenge e qualche roccetta. In circa 40' si arriva al bivacco Arcioni, sempre aperto, nei pressi della chiesa di San Giovanni. Dalla chiesa si scende lungo un ripido e lastricato sentiero che nei pressi del paese si ricollega al sentiero dell'andata (2 h da cima Capi)

Biacesa




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