Dal Ciampedié al Rifugio Antermoia in estate

Lunghezza: 20,86 Km
Dislivello: 1254 m
Tempo in movimento: 8h50
Altitudine max: 2772 m
Difficoltà: media

Lunga e remunerativa escursione lungo la valle del Vajolet nel cuore del Rosengarden (Catinaccio), uno tra i più suggestivi e frequentati gruppi dolomitici, L'escursione impegna un'intera giornata di cammino ed ha un marcato dislivello. Essendo il passo di Antermoia spesso innevato anche d'estate meglio mettere nel sacco anche i ramponcini. E' un giro da fare in settimana visto che nei festivi la zona è molto frequentata e i rifugi sono affollati
Come arrivare: raggiunto Vigo di Fassa si parcheggia nel parking della funivia Catinaccio con la quale si raggiungè velocemente località Ciampedié (in ladino "Campo di Dio"). Prima corsa ore 8.30. Già da qui la valle del Vajolet si mostra in tutta la sua bellezza
Dal Ciampedié (2000 m.) parte il sentiero 540 che attraversando una magnifica foresta piena di rododendri offre molte occasioni per apprezzare la maestosità del luogo: sulla destra gli aguzzi dirupi di Larsec, alle spalle le Cigolade, di fronte la valle del Vajolet e in lontananza la Marmolada con il suo ghiacciaio, il gruppo del Sella ed il Sassolungo
La Marmolada buca come un'orca l'orizzonte
In 45' si raggiunge con molto incanto e poco dislivello località Gardeccia base di partenza per molte escursioni nel gruppo del Catinaccio. Nella zona ci sono due rifugi, il Gardeccia e il Stella Alpina

Da località Gardeccia, terminal per i turisti provenienti dalla valle con le navette, il sentiero 546 inizia decisamente a risalire la valle per poi affrontare un gradino roccioso. Si raggiungono così dopo alcuni ripidi tornanti finali in località Porte Neigre i rifugi Preuss e Vajolet a 2243 m. (50' da Gardeccia), posti su un ripiano panoramico
Camminando verso i rifugi Vajolet e Preuss in mezzo al vallone ecco apparire altissime le guglie delle torri del Vajolet. A sinistra la placca gialla di cima Catinaccio. Pare che il termine Catinaccio, Ciadenach in ladino, derivi dai due catini pensili sospesi sulla sua parete est. Il termine Rosengarten, giardino delle rose, invece ricorda la sua colorazione rosata al tramonto e la leggenda di Re Laurino che nasce tra queste montagne
Uno sguardo al vallone che porta al rifugio Carlo Alberto e alle torri. Noi invece si continua a salire senza strappi lungo il sentiero 584 nella valle che ora diviene sempre più stretta
Dal Rifugio Vajolet al rifugio Principe il sentiero è meno ripido eccetto nella parte finale
La parte alta della valle de Vajolet con a destra Cima Antermoia
Il piccolo ma confortevole Rifugio passo Principe posto sotto l'omonimo passo, spesso battuto dal vento e crocevia di diversi sentieri (1h 15' da Gardeccia) è il punto di ristoro ideale dopo quasi 3 ore di salita. La struttura conserva il fascino austero dei rifugi di alta montagna di un tempo. Anche noi facciamo pausa pranzo  Il rifugio, recentemente ristrutturato, è gestito da una guida alpina nativa della nostra valle cosi ci fermiamo un po' a chiacchierare con lui. E' una persona innamorata della montagna e del suo rifugio al quale dedica tutto il tempo e la sua energia
Il sentiero ora gira a destra e si inerpica ripido verso il passo d'Antermoia (m.2770), passando alla base dell'imponente Catinaccio di Antermoia, la più alta cima del gruppo (3004 m.) e scendendo poi con pendenza leggermente inferiore nel Valon d'Antermoia, ampia conca dall'aspetto lunare. In questo tratto in salita in caso di neve ghiacciata è meglio calzare i ramponcini
Il sentiero 584 scende ora tranquillo nel vallone, ancora innevato nonostante si sia ormai in luglio


Si costeggia il piccolo ma splendido lago d'Antermoia  (1h20' dal passo Principe) situato a pochi passi dall'omonimo rifugio. Una leggenda lacale narra che il lago si sia riempito delle lacrime di una ragazza costretta ad abbandonare il suo innamorato
Il lago d'Antermoia è alimentato dalla fusione della neve presente nella valle e quindi la sua estensione è molto variabile. E' situato in una conca parzialmente carsica


Al rifugio Antermoia si stanno svolgendo i preparativi per la sua prossima ristrutturazione come la posa della cuspide della gru e che richiedono l'intervento dell'elicottero

Oltre che per il soccorso alpino l'elicottero è diventato uno strumento indispensabile nella manutenzione dei moderni rifugi 
Il tempo di una birra e siamo già sulla via del ritorno lungo lo stesso itinerario dell'andata, costeggiando il lago ormai in fase avanzata di disgelo. Il colore stupendo delle sue acque varia dal verde smeraldo all'azzurro indaco
Risaliamo il nevaio situato sotto cima Antermoia. La vetta si può raggiungere con una facile ferrata che parte dal passo Principe e raggiunta la sommità scende terminando nel Valon di Antermoia
Il rifugio Passo Principe, sempre molto frequentato in stagione in quest'ora pomeridiana ritrova la sua tranquillità

Ritorniamo  a Gardeccia sotto un cielo nuvoloso. I prati qui sono in piena fioritura
A Ciampedié riprendiamo la funivia che ci riporta a valle. Il giro è stato lungo ma ne valeva la pena. Ultima corsa a valle della funivia alle ore 18.00 (in agosto 18.30) 

Scarica la traccia gps da Wikiloc

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