Laghi Garzoné e San Giuliano

Lunghezza: 12,72 Km
Dislivello: 929 m
Tempo in movimento: 4h30
Altitudine max: 2350 m
Difficoltà: media

Questo è una delle escursioni ad anello più suggestive che si possano fare in Trentino. Noi l'abbiamo fatta in senso orario anche se molte guide suggeriscono l'altro senso di marcia
Come arrivare: si arriva a Caderzone in val Rendena e si segue l'indicazione per Diaga-Malga Campo. Si sale dunque per strada stretta, ripida ma asfaltata fino al parcheggio in località Fossa delle Vacche. Si prende il sentiero a sinistra in direzione della malga Campostril e del lago di Vacarsa. Alla malga l'orizzonte ora si apre verso il Brenta
Nelle vicinanze di malga Campostril
Si continua lungo il sentiero 221 in direzione del vicino lago di Vacarsa che si costeggia  
Il lago di Vacarsa

Si punta poi alla forcella dell'Acqua Fredda (2184m) il punto più alto del giro
Alla Forcella dell'Acqua fredda
Il panorama da qui è decisamente spettacolare: in basso nella valle si vedono le macchie blu dei due laghi nei quali si specchia la Presanella; a sinistra il Carè Alto, Corno di Cavento e Crozzon di Lares fanno da splendida cornice con il loro ghiacciaio
Il ghiacciaio dell'Adamello con il Caré Alto, il Pian di Neve, il Corno di Cavento e il Crozzon di Lares
Il Carè Alto
La Presanella
Ghiacciaio della Presanella 
Partendo dalla forcella dell'Acqua Fredda siamo saliti a destra sul vicino monte Spadalone, modesta cima che però ci ha regalato delle vedute fantastiche. Non vi sono sentieri visibili per la cima tranne un'esile traccia che si intercetta sul crinale nell'ultima parte della ripida salita. Qualche difficoltà si incontra all'inizio nell'aggirare uno sperone roccioso e nel superare dense macchie di rododendri
Il lago di Vacarsa dallo Spadalone
I laghi Garzoné e S.Giuliano

Verso la forcella dell'Acqua Fredda
Panorama dallo Spadalone
Nel ritorno si scende per l'accidentato versante ovest della montagna fino a ricongiungersi con il sentiero normale

Chi preferisce invece seguire il sentiero 221 scenderà nella valletta costeggiando i due splendidi laghi adagiati nella conca boscosa

Tramonto sulla riva del lago

Passato il rifugio San Giuliano si comincia a scendere sul 230 verso l'omonima chiesetta. Ora il sentiero risale un po' fino a giungere a malga San Giuliano, con magnifici scorci sulle montagne circostanti e sulla sottostante val Genova della quale si vedono sul versante opposto alcune cascate
Malga S.Giuliano
Val Genova
Dopo un tratto nel bosco il sentiero attraversa i pascoli di malga Campo permettendo ampie vedute verso il Brenta.
Verso malga Campo
Il Brenta
Malga Campo
Carisolo

Passata la malga non resta che seguire la strada forestale che ci riporta al parcheggio.

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