Rifugio Biella d'inverno

Lunghezza: 19,11 Km
Dislivello: 891 m
Tempo in movimento: 5h25
Altitudine max: 2331 m
Difficoltà: media

Questo giro permette di conoscere l'Alpe di Sennes nella sua veste invernale. E' un giro facile e molto panoramico. Informarsi presso il rifugio Sennes sullo stato della neve per il tratto fino al rifugio Biella
Come arrivare: uscire dalla A22 a Bressanone in direzione della Val Pusteria. Giunti a S.Lorenzo in Sebato girare a destra per la Val badia. Arrivati a S.Vigilio di Marebbe seguire le indicazioni per il rifugio Pederù.
Si posteggia presso il rifugio Pederù (m. 1548), situato in fondo alla Val Tamersc, che da San Vigilio di Marebbe porta nel cuore del Parco naturale di Sennes-Fanes-Braies
Dal rifugio si sale lungo gli stretti tornanti della vicina tortuosa stradina militare che porta all'alpeggio di Fodara Vedla

Superata la parte più ripida e giunti all'inizio dell'alpe di Sennes, ad un incrocio si abbandona il sentiero diretto a Fodara e si prende sulla sinistra il sentiero per il rifugio Sennes che si raggiunge in circa un'ora. Il rifugio (m.2116) è aperto d'inverno anche in settimana

Il gestore del rifugio Sennes

L'accogliente rifugio Sennes Hutte, aperto anche in settimana

Si procede ora verso il rifugio Biella in salita ma senza strappi. Ci troviamo su un vasto pascolo circondato da montagne vicine e lontane dal profilo molto vario. La luce è molto forte e gli occhiali da sole sono indispensabili







Giuntì in località "Ota del Barancio", segnalata da un cartello, il sentiero vira a sinistra andando a tagliare un ripido costone di una valletta esposta a possibili distacchi nevosi

Meglio portarsi allora sul versante destro dove non sussistono pericoli. Ora però non c'è più traccia di sentiero (almeno non c'era il giorno dell'escursione), se non quella aleatoria lasciata dagli sci-alpinisti che comunque è utile per capire la direzione da seguire. Tenere come riferimento la cima della Croda del Becco a destra della quale è situato il rifugio Biella. Si continua a salire superando dossi ed avvallamenti con pendenze non impegnative

Il rifugio Biella alla Croda del Becco (m. 2327), chiuso in inverno, si rende infine visibile (1h30 dal rif. Sennes) 

Il rifugio Biella si trova sul percorso dell'Alta Via delle Dolomiti 1 che collega il lago di Braies con Belluno



Poco distante è situato un bel bivacco invernale visibile nella foto. Sullo sfondo la Croda del Becco (Seekofel in tedesco; Sass dla Porta o Cul de ra Badessa in ladino)

Dal rifugio si possono godere stupendi panorami sul Pelmo, sul Gruppo del Bosconero, la Croda Rossa, le Tofane, Fanes, sul Gruppo delle Odle






Nel ritorno verso il rifugio Sennes mi sono imbattuto per caso in una pernice bianca a passeggio sul sentiero nella sua candida livrea invernale



E' molto difficile notarla per via del suo perfetto mimetismo. In estate invece le sue penne sono grigio-brune. Solo la punta scura delle ali timoniere non cambia di colore. E' l'unico uccello alpino a mutare il colore della livrea nel corso delle stagioni

Le piume sulle sue zampe, oltre che a proteggerla dal freddo, fungono da ciaspole permettendole di non sprofondare nella neve. Inoltre le piume bianche, meglio di quelle brune, trattengono minuscole bollicine d'aria che aumentano il coefficiente isolante

E' presente in America del Nord, nel nord-est dell’Asia e in Europa settentrionale. In Italia vive tra i 1800 e 2800 m
Mangia bacche, germogli e in inverno per ripararsi dal freddo scava con le zampe delle tane sotto la neve a una profondità di mezzo metro dove la temperatura non scende mai sotto i -4°e non supera -1°

Nel ritorno, superato il rifugio Sennes (dove chi vuole può noleggiare uno slittino per la discesa), in prossimità di un punto panoramico con relativa panchina si prende sulla sinistra una scorciatoia nel bosco che in 20' porta nella bellissima conca di Fodara Vedla dove un gruppo di baite crea un paesaggio invernale da cartolina

I vasti pascoli verso Fodara Vedla



Fodara Vedla







Si ritorna infine al rifugio Pederù facendo attenzione ai lastroni ghiacciati nelle zone ombrose della ripida stradina di ritorno

Scarica la traccia gps da Wikiloc

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