Lunghezza: 22,46 Km
Dislivello: 1206 m
Tempo in movimento: 8h45
Altitudine max: 2230 m
Altitudine max: 2230 m
Difficoltà: media
Questo percorso permette di rivisitare alcuni dei più importanti luoghi della Grande Guerra sul Pasubio. Il giro è lungo ma ben segnalato e non presenta particolari difficoltà. La zona è spesso interessata da banchi di nebbie (soprattutto nella sua parte più alta)
Andata
Poco dopo il penultimo parcheggio situato al Pian del Cheserle (raggiungibile da Giazzera su strada stretta ma asfaltata ) parte sulla destra il segnavia 122 in direzione di Malga Zocchi
Dopo 20’ di sentiero abbastanza ripido nel bosco si raggiunge il pascolo della malga e dopo altri 20’ si arriva alla Bocchetta dei Foxi da dove si apre la visuale sulla Vallarsa
Ora si prende il segnavia 102 che sale ripidamente lungo i fianchi del monte Testo, si costeggia in quota la Val di Foxi su tratti più esposti ma meno faticosi e si raggiunge infine il Passo delle Corde (40’ dalla Bocchetta dei Foxi)
Il sentiero non è molto faticoso e risale con traversamenti su ghiaioni e saliscendi il versante sud del Roite . Dopo 1 h 20 si raggiunge la Sella del Piccolo Roite
Da qui il sentiero si porta sul versante interno dell’altopiano e il paesaggio cambia: ora linee ondulate, avvallamenti, ghiaioni macchie di verde sempre più rade man mano che si sale e molte opere belliche nel fianco della montagna
Si raggiungono in breve stacco il Dente Austriaco e quello Italiano, separati dalla Selletta dei due Denti (15’ dalla Sella del piccolo Roite). Questi luoghi furono testimoni della crudele assurdità della guerra e meritano una doverosa sosta. Si possono visitare alcune gallerie e fortificazioni e documentarsi sui tragici eventi qui avvenuti (“La guerra delle mine").
Il segnavia 105 continua e ora risale le pendici di Cima Palom, il punto più alto e panoramico dell’escursione (m. 2239). Da qui il sentiero comincia a scendere in ampi tornanti fino al rifugio Achille Papa, abbastanza affollato in stagione (contare 1 h dalla Selletta dei due Denti)
Ritorno
Il segnavia 120 ovvero una larga stradina, risale dal rifugio Papa il fianco della montagna per raggiungere di nuovo l’altopiano
Le così chiamate Porte del Pasubio sono rappresentate da un piccolo arco romano alto 7 metri, costruzione del ventennio, e un’opera in ferro battuto con la scritta “Di qui non si passa”. I manufatti ricordano il punto di massima avanzata delle truppe austro-ungariche. Si continua sul segnavia 120 in direzione del rifugio Lancia, passando il desolato altipiano carsico del Pasubio dove spesso regna la nebbia dovuta alle correnti umide provenienti dalla pianura padana
Si passa per la Selletta Comando, per località Sette Croci e in seguito si giunge alla Selletta del Groviglio
Alla Sella est dei Campiluzzi mentre il paesaggio aprendosi da lunare diventa verdeggiante e meno severo (1 h 50 dal rifugio Papa) si possono scegliere due percorsi per il ritorno: a destra per il segnavia 120 scendendo verso l’Alpe Pozze e a sinistra per il segnavia 105
Noi abbiamo scelto quest’ultima possibilità che passa nei pressi del bivacco invernale, posto in posizione panoramica
Dal bivacco il sentiero scende verso ovest ai piedi del Roite tra mughi e prati fioriti fino al crocevia posto in prossimità del Passo delle Corde
Da lì in 30’ si raggiunge il rifugio Lancia passando per malga Pozze (2 h 40‘circa dal rifugio Papa).
L’ultimo tratto di strada si fa su comoda carrareccia i cui tempi di percorrenza si possono abbreviare utilizzando le molte scorciatoie presenti tra un tornante e l’altro (1 h circa dal Lancia al posteggio)
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