La Paganella da Monte Terlago


Lunghezza: 14,8 Km
Dislivello: 1411 m
Tempo in movimento: 5h50
Altitudine max: 2128 m
Difficoltà: media

Vista dalla valle dell'Adige la Paganella (2115 m.) si fa notare soprattutto per la sua vertiginosa parete est e per i profili dei suoi ripetitori tv. A mio parere è il più bel balcone sul Brenta Orientale (la foto ne inquadra la parte centrale) e merita sicuramente una scarpinata, da fare preferibilmente in primavera o in autunno

La Paganella è l'ultima cima della dorsale che parte dalla forra del Limarò e con il Gazza e il Canfedin separa la Valle dei Laghi dalla valle del lago di Molveno. Purtroppo la selva di antenne e dispositivi per le telecomunicazioni presenti sulla sommità che dà sulla valle dell'Adige e le piste da sci presenti sul versante ovest verso Molveno hanno deturpato non poco questa montagna.  Prima dell'avvento del turismo di massa e dell'era della televisione questa montagna con le sue pareti e strapiombo sulla valle dell'Adige attirava scalatori famosi come Bruno Detassis e Cesare Maestri. Una canzone cantata ancora dai cori alpini ne elogia la bellezza. Il percorso da noi scelto, più faticoso di quello che parte da Fai della Paganella, ha il pregio di risparmiarci la vista deprimente degli impianti di risalita e fa sì che il Brenta sia visto in un solo magico istante, quando si arriva al passo di S. Antonio. Il ricordo della visione che si ha da quel punto è di quelli indelebili, soprattutto se è la prima volta che si vede il Brenta nel suo insieme


Si parcheggia a Monte Terlago, poco fuori del paese situato ai piedi della Paganella, versante Valle dei Laghi e si prende il sentiero SAT 606, sulla sinistra, indicazione Passo S. Antonio (3h30). La pendenza è sostenuta ma costante con un dislivello da superare abbastanza impegnativo (1125 m.). Il sentiero procede dritto nel bosco intersecando varie volte la forestale che invece sale con ampi tornanti. A circa metà strada, dopo aver oltrepassato una fontana costruita dai cacciatori del posto, il sentiero raggiunge un piccolo pianoro sottostante due grandi massi al riparo dei quali si trova un altare in pietra con delle effigi religiose (Coel de Val). Si continua e si abbandona infine il bosco per il pascolo
Il Brenta da passo S.Antonio

Arrivati a un segnavia a dieci minuti dal passo S. Antonio, si gira a destra lungo il sentiero SAT 602 che corre lungo la cresta sud/est della montagna (1h10). Si consiglia però di percorrere quei 5 minuti in più per arrivare al passo e godere dello spettacolo straordinario del Brenta che si presenta da lassù. Ora con pendenza più lieve il sentiero contorna i fianchi sinuosi della montagna e con un piccolo strappo finale ci porta sulla sommità est



Sulla Paganella ci sono due dossi uno dei quali occupato da una selva impressionante di antenne, parabole satellitari e ripetitori TV. Qui si trova anche un’importante stazione meteorologica. Da qui grande vista sulla valle dell’Adige e Trento e più lontano sul vasto scenario dolomitico e sulle alpi atesine

Trento
Basta però portarsi sull'altro dosso, versante ovest, per dimenticare le brutture della civiltà al cospetto delle dolomiti di Brenta che sono da qui vicinissime e straordinarie



La Valle dei Laghi offre scorci luminosi. Due grandi pannelli panoramici permettono di riconoscere le montagne di questo magnifico orizzonte

La Valle dei Laghi


Per il ritorno abbiamo seguito per un po’ la strada sterrata che scende sul versante ovest della montagna fino al passo S. Antonio per poi riprendere il sentiero 606 dell’andata. 





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