Bivacco Argentino Vanin trek






















Lunghezza: 17,6 Km.
Dislivello: 1051 m
Tempo in movimento: 5h20
Altitudine max: 2267 m
Difficoltà: media

Questa bella escursione ad anello permette di esplorare un settore della vasta catena dei Lagorai, il poco frequentato gruppo montuoso posto tra la Valsugana e le valli di Fiemme e Fassa. A sud si penetra nei Lagorai attraverso la Val Campelle, stretta valle che s’incontra dopo aver superato il paese di Scurelle in Valsugana e percorsa da una stradina piuttosto ripida e stretta in alcuni punti ma asfaltata in tutta la sua lunghezza


Il Ponte delle Rudole
Dopo aver superato malga Cenon di Sotto, al primo incrocio si gira a destra e si posteggia presso il Ponte delle Rudole (1267 m.) da dove parte il sentiero SAT 333



Il sentiero coincide per un buon tratto con la strada forestale che sale lungo il costone della montagna dove s’incontrano alcune malghe (malga Cenon di Sopra e Valdiprà)
Verso malga Primaluna
Giunti in località Primalunetta-Cappella San Bortolo (1722 m.) si abbandona la strada e si segue il 333 che raggiunge prima una malga abbandonata e poi, dopo un ponticello, la malga Primaluna di Sopra



Ora il sentiero fattosi più ripido s’inoltra nel bosco per uscirne in prossimità di una forcella (Forcella del Dogo, 1972 m.)

L’ultimo tratto (circa 30’) prima del bivacco si fa allo scoperto lungo il costone sabbioso del monte Ravetta




Al bivacco non manca proprio nulla
Attrezzato e confortevole
Il bivacco Argentino Vanin (2160 m.) si trova su un balcone naturale dominante la Valsugana, è dotato di cucina a legna e a gas, sei posti letto con materassi e coperte e acqua corrente. Il comfort e il panorama invitano a passarvi una notte

Panorama sulla Valsugana



Prime luci sul bivacco
Alba sui Lagorai da cima Ravetta

Il sentiero continua in direzione di Cima Ravetta e raggiuntala prosegue in direzione nord costeggiando la Val di Rava sotto cima Primaluna fino a giungere a forcella Ravetta (2219 m.)




Uno sguardo all'indietro sulla val di Rava
Forcella Ravetta

Da questo punto inizia la discesa, ripida nella prima parte, verso la piana di Val Caldenave (1780 m.)








Dopo 15’ di cammino pianeggiante il sentiero 332 raggiunge il rifugio Claudio e Renzo (1792 m.) e poco dopo il ponte Caldenave che però non si attraversa


Il rifugio Claudio e Renzo in Val Caldenave


Si segue invece il sentiero sulla sinistra in direzione dell’ex Cava Maffei




Dopo un po’ il sentiero boschivo si trasforma in strada forestale e senza compiere altre deviazioni (ignorare il crocevia per l’ex-cava) ci riporta nelle vicinanze di malga Cenon di Sopra, sulla strada percorsa dell’andata e che si ripercorre nell’ultimo tratto fino al parcheggio

L’escursione è fattibile in un giorno, ma, data la comodità del bivacco è preferibile spezzarla in due tappe come ho fatto io.

Per altre informazioni si veda Cipputiblog, ottima fonte di informazioni sui Lagorai.







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