Lunghezza: 16,25 Km
Dislivello: 1150 m
Tempo in movimento: 5h20
Altitudine max: 2271 m
Difficoltà: media
La Val di Fiemme è solcata sulla sinistra orografica da diverse valli laterali che conducono ai Lagorai, come la Valmaggiore, la val Lagorai, la val Sadole, la val Cadino, la Val Moena. A differenza di quelle dolomitiche della destra orografica, sono valli poco frequentate anche in stagione. Valli ricche di boschi e torrenti, dove l’impronta dell'uomo è più discreta e la natura più austera. Si trovano invece molte malghe, alcune purtroppo abbandonate.
La val Moena è lunga 12 km, parte da Cavalese e finisce ai piedi della cima delle Stellune. Questo giro si spinge quasi in fondo alla valle per poi ritornare percorrendone una laterale, la val Forame, aggirando così la montagna che la domina , il Cimon di val Moena (2488 m.)


La valle nei pressi della Malga Nuova, In fondo cima Stellune |
Arrivando a Cavalese da sud, all’altezza di un ponte che conduce alla Cascata di Val Moena, si gira a destra e si risale per 3 km la strada sterrata fino alla località Tabià (1140) dove si posteggia.
Si seguono le indicazioni del sentiero 317 che per un buon tratto iniziale coincide con la sterrata che sale accanto al Rivo di Val Moena

Dopo km 2,5 circa il sentiero abbandona momentaneamente la strada e si porta sulla destra del torrente risalendo un costone più ripido. Intersecherà ancora due volte la strada andando poi a coincidere con essa nella larga spianata che costituisce il pascolo della Malga Nuova, 1744 m. (1h30.)

Senza attraversare il ponte che porta alla malga e stando sempre sul 317 si continua fino a giungere in località Stalla Vecchia, 1859 m. (25’)
Dopo km 2,5 circa il sentiero abbandona momentaneamente la strada e si porta sulla destra del torrente risalendo un costone più ripido. Intersecherà ancora due volte la strada andando poi a coincidere con essa nella larga spianata che costituisce il pascolo della Malga Nuova, 1744 m. (1h30.)
Senza attraversare il ponte che porta alla malga e stando sempre sul 317 si continua fino a giungere in località Stalla Vecchia, 1859 m. (25’)
La valle dalla Forcella del Capitello |
Lungo la salita si passa nelle vicinanze del Baito del Cimon, trovato chiuso ma che offre quantomeno un riparo in caso di pioggia. La salita alla sella è decisamente ripida ma regolare e si raggiunge dopo un’altra ora di cammino. (1h). Si svolta a sinistra per breve tratto fino alla forcella del Capitello, 2253 m., posta tra il Cimon di Val Moena e la cima di Busa Grana e punto ideale per una pausa
Da lì, una debole traccia conduce alla cima del Cimon di Val Moena lungo il suo crinale sud (opzionale)
Il Capitello fu costruito in memoria dei caduti di Cavalese durante le seconda guerra mondiale ed è decorato con molte foto e cimeli bellici. Il panorama dalla forcella è molto bello, spaziando tra le cime dei Lagorai e le sottostanti val Moena e Val Forame.
Ritorno
La val Forame (“Forame” probabilmente si riferisce ai fori che i boscaioli producono nel bosco per il taglio degli alberi) si percorre ora per il lungo ritorno, scendendo verso malga Forame Alta (1h) tra bei boschi misti a pascoli e seguendo il percorso del torrentello

Su strada sterrata poi si continua fino alla località Casera delle Capre (30’) dove si lascia sulla destra il 317B e, restando sempre sulla mulattiera, si continua sulla strada che da qui alla fine appare piuttosto noiosa, dovendo attraversare una valle stretta e monotona fino al ponte delle Brustolaie, punto di ricongiungimento con il sentiero dell’andata. Da lì in pochi minuti si è al parcheggio.
al Forame alta |
Su strada sterrata poi si continua fino alla località Casera delle Capre (30’) dove si lascia sulla destra il 317B e, restando sempre sulla mulattiera, si continua sulla strada che da qui alla fine appare piuttosto noiosa, dovendo attraversare una valle stretta e monotona fino al ponte delle Brustolaie, punto di ricongiungimento con il sentiero dell’andata. Da lì in pochi minuti si è al parcheggio.
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