Lunghezza: 12,37 Km
Dislivello: 946 m.
Tempo in movimento: 3h40
Altitudine max: 2215 m
Difficoltà: media
Sul monte Setole a noi è capitato di salire in una giornata secca e serena di gennaio. Niente neve, solo qualche pozza ghiacciata sui prati gialli. Gelo in valle e temperature miti in quota.
Dislivello: 946 m.
Tempo in movimento: 3h40
Altitudine max: 2215 m
Difficoltà: media
Sul monte Setole a noi è capitato di salire in una giornata secca e serena di gennaio. Niente neve, solo qualche pozza ghiacciata sui prati gialli. Gelo in valle e temperature miti in quota.
La neve, prevista per il giorno dopo e destinata a dare finalmente inizio a questo inverno anomalo, s'è vista arrivare nel pomeriggio sotto forma di nuvole grigio-azzurre provenienti da nord. Un giorno di marcato passaggio di stagione dunque
Il monte Setole
Il Setole è un panettone erboso ma i panorami da lassù sono grandiosi, è una cima facile e raggiungibile in tutte le stagioni; in inverno adattissimo ai ciaspolatori e sci-alpinisti.
La montagna, come tante altre già visitate, conserva i segni della guerra. Alcune trincee poste in posizione strategica nelle vicinanze della cima e una recente croce lignea stanno a ricordare questo triste passato.
Nell'ottobre 1916 sul Setole avvennero sanguinosi scontri. Dopo averlo conquistato gli italiani non riuscirono più ad avanzare e impossessarsi della vicina e sovrastante cima Valpiana, avamposto della linea di difesa austriaca, dove in un avvallamento si possono ancora vedere i ruderi, oggi in fase di restauro, di un posto di medicazione austriaco. Vi si curavano i soldati affetti da tracoma. Il nome dell'ospedale da campo,"Herta Miller Haus", era intitolato ad una crocerossina austriaca travolta dalla valanga di Valsolero.
Per arrivarci
Si esce dalla statale 47 della Valsugana all'uscita CastelNuovo, si prosegue verso Telve da dove si seguono le indicazioni per la Val Calamento-passo Manghen. Si prende la provinciale 31, si risale la Val Calamento sino all'abitato omonimo. Superato l'albergo Calamento, dopo circa 1 km, oltre la chiesetta ed il piccolo ponte Val Cantieri (m 1269 circa), si parcheggia in un ampio piazzale adibito a deposito di legname.
La salita
Dal parcheggio parte il sentiero E398 che salendo nel bosco per 2.5 km porta alla malga Cere (400 metri di dislivello). In alternativa si può prendere una lunga strada forestale (5 km) che parte poco più in là e che viene intersecata più volte dal sentiero
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Malga Cere |
Malga Cere (1713 m.) si trova sul versate meridionale del monte Setole e - sorpresa! - possiede un bell'agriturismo aperto durante la settimana e i festivi anche in inverno. Una coppia di giovani aiutati da un ragazzo gestisce la struttura. La Malga è diventata anche punto d’appoggio dell’Ippovia del Trentino Orientale ed un edificio è stato attrezzato per il ricovero dei cavalli.
Da malga Cere in su non c'è un vero sentiero (attenzione a non seguire il 389 che porta in Val Maddalena!) ma una traccia evidente che conduce ad un'altra splendida e rustica malga, malga Valpiana (1846 m., a circa due ore dalla partenza), posta in soleggiata posizione sulla valle (chiusa in inverno). Volendo ci si può arrivare seguendo la forestale ma con tempi più lunghi.
Superata la malga si è continuato a salire sui prati soprastanti seguendo un'evidente traccia (non numerata sulle mappe) che sale sotto il costone erboso che separa la val Calamento dalla Val Campelle
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Cima D'Asta |
Poi quasi di sorpresa ci siamo trovati sul crinale in un punto panoramico che segna anche l'inizio del tratto più duro ma più esaltante del percorso, d'un colpo immersi in un panorama fantastico che dal passo di Cinque Croci va a Cima d'Asta fino al gruppo del Rava! Superato il duro ultimo tratto eccoci finalmente sulla cima pianeggiante del Setole (2208 m., un'ora circa da malga Valpiana). Ora il panorama si è ulteriormente allargato verso nord-ovest con in bella evidenza alcune cime famose come la Pala del Becco e la Cima delle Buse
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Panorama verso nord |
Sotto di noi la solitaria Val Montalon. Con lo sguardo cerco qualche segno di vita sui pascoli gialli ma tutto sembra dormire a dispetto della neve che manca. Vedo pochi segni di civiltà e un paesaggio immutato nel tempo, ecco quello che mi piace dei Lagorai.
Il ritorno
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Val Maddalena |
Si è continuato a seguire in discesa il sentiero che dal Setole conduce a forcella Maddalena (2143 m.) intercettando di nuovo il sentiero E398 che porterebbe in breve a Cima Valpiana (30'). Dalla forcella però abbiamo cominciato la discesa lungo i costoni erbosi della incantevole val Maddalena, sorvegliati da un grande rapace non meglio identificato. Scendendo si incontra sulla sinistra un bel laghetto ghiacciato e più sotto, al limitare del pascolo, un ardito capanno per cacciatori a strapiombo sulla valle. Segue un bel tratto di sentiero nella foresta in lieve discesa che riporta infine ai pascoli di malga Cere
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Massi erratici |
E' stato bello scorgere del fumo uscire dal suo camino ed ancora di più poter gustare una buona birra/caffè/crostata in buona compagnia alla fine di un percorso emozionante!
Da malga Cere al parcheggio si è ripercorso il sentiero dell'andata
Tempi: circa 3 h la salita e 2 per la discesa.
Grazie alle provvidenziali splendide foto di Lorenza Miorelli ho potuto documentare questa bella escursione (la mia Canon era stata messa nello zaino sbagliato!).
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Monte setole salito ieri 20.6.19 sentiero tra le genziane in una meravigliosa giornata
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