Dalla Rosta al Cornetto del Bondone














Lunghezza: 11,43 Km
Dislivello: 815 m
Tempo in movimento: 3h30
Altitudine max: 2024 m
Difficoltà: media

Ci troviamo nella Riserva naturale delle tre cime del monte Bondone (Cornetto, Dosso d'Abramo e Cima Verde). Dal parcheggio delle Viote (1500 m.) seguiamo nella neve la traccia che risale la val d'Eva, tra la Rosta del Bondone e il Cornetto







Vista dall'osservatorio astronomico

La salita è leggera e in breve si giunge a Bocca Vaiona (1700 m.). Da lì si può già ammirare un panorama molto vasto che va dal lago di Garda fino al Brenta. Mettiamo le ciaspole e saliamo sulla destra verso la Rosta del Bondone, un panettone erboso che delimita ad ovest l'altopiano delle Viote proprio di fronte al monte Palom. Vi sono diversi tracciati sulla neve ma  la direzione da prendere è intuitiva e non pone problemi. Superati alcuni dossi e tratti pianeggianti si giunge facilmente sulla sommità della dorsale (1836 m. - 1h30 dalla partenza). Il termine rosta ha qui l'accezione di dirupo, forte dislivello: infatti sia ad ovest che a nord le pareti della montagna scendono scoscese sulla Valle dei Laghi.
Il Brenta e in primo piano la Rosta

Il panorama che si può godere dalla cima è di quelli a cinque stelle, con il gruppo del Brenta e la Valle dei Laghi in primo piano. E' un posto dove mi piacerebbe venire all'alba o al tramonto, senza questa luce dura e azzurrina  che impone l'uso degli occhiali da sole e annulla le mezze tinte. Occupiamo i pochi spiazzi d'erba sulla cima assieme a un gruppo  di "seniores" del CAI di Verona. Scattate le solite 50 foto scendiamo. Ritornati a Bocca Vaiona e vedendo che è ancora presto per tornare alle Viote, decidiamo di risalire la traccia che porta al Cornetto lungo il sentiero 618. Visto che i "seniores" stanno già salendo non possiamo essere da meno. Ma la salita, a differenza della Rosta, ora è piuttosto ripida così che, giunti al crocevia con il  sentiero 607 proveniente dalla Viote, una parte del gruppo decide di ritornare al rifugio
La salita sulla Costa dei Cavai
Continuiamo a risalire la panoramica Costa dei Cavai che si affaccia  ad est sulla selvaggia e ombrosa val del Merlo fino a giungere all'inizio delle roccette sottostanti la cima del Cornetto




Il sentiero ora è stretto e corre tra due ripidi pendii. Delle belle rocce color rosso vivo affiorano nel candore accecante della neve. La cima non è lontana, siamo a quota 1997 (la cima del Cornetto è a quota 2179) ma avanzare significherebbe dover mettere i ramponi e con i cani appresso diventa rischioso. Decidiamo di scendere. E' passata un'ora e un quarto da quando abbiamo lasciato Bocca Vaiona. Nella discesa ci rilassiamo e approfittiamo di una luce più clemente per fotografare questo splendido paesaggio
Il percorso
Anche il Palom, pur deturpato dai ripetitori e dagli impianti di risalita, da qui è bellissimo con quel profilo simmetrico che sembra quello di un antico vulcano

Ritroviamo lo chalet delle Viote giusto in tempo per goderci gli ultimi raggi di sole in compagnia di una birretta con gli amici.

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