Laghi di Lusia


Lunghezza: 19,52 km 
Dislivello: 983 m.
Tempo in movimento: 5h45 
Altitudine max: 2423 m 
Difficoltà: media

Questa escursione si svolge nella zona tra passo Lusia e malga Bocche. E' uno splendido paesaggio alpino dove la parte predominante è rappresentata dal pascolo. Si attraversa anche la zona alta della foresta di Paneveggio, dove il bosco non è mai fitto ma lascia spazio a radure e permette allo sguardo di cercare le cime lontane. Due sono i punti più belli: i laghi di Lusia e il pascolo di malga Bocche, ma il giro offre grandi visuali su gruppi dolomitici come il Latemar e il Catinaccio  (dal passo Lusia), sulle Pale di S.Martino e sui Lagorai lungo tutto il percorso. Escursione semplice anche se un po' lunga

Da Predazzo in val di Fiemme si gira a destra sulla strada per il passo Rolle. Superata la località di Bellamonte si prende a sinistra la strada asfaltata che porta agli impianti di risalita situati in località Castelir (1553 m.), dove si parcheggia. Da lì chi vuole può accorciare di 1h15' circa il giro servendosi dell'impianto di risalita di Morea e portarsi subito a quota 1970, per poi rimettersi sul sentiero che porta da malga Canvère  a passo Lusia. L'alternativa  a piedi consiste nel seguire la stradina che sale sotto i piloni della cabinovia.
Noi abbiamo preferito un percorso più vario salendo dapprima lungo il sentiero per malga Canvère (parte direttamente dal piazzale degli impianti) e arrivati in località Ciocchi seguendo un sentiero-traccia che, dopo aver attraversato un torrente, va a ricongiungersi all'altezza dell'hotel Bucaneve con la stradina che segue gli impianti

L'hotel Bucaneve


Superato l'hotel e arrivati ad un bivio si gira a sinistra e si attraversa un vasto pascolo dove appaiono dei caratteristici baiti (tabià). I baiti erano abitati durante tutto il periodo della fienagione dai Fiemmesi che scendevano in paese solo la domenica per la messa
La stradina che porta al passo Lusia

In località Ciamp de le Strie (Campo delle Streghe) sorge l'omonimo rifugio-chalet il cui arredamento interno si ispira alla leggenda di re Laurino. Superato il rifugio la nostra stradina va a ricongiungersi con il sentiero 660 proveniente da Bellamonte e raggiunge su un vasto pascolo (pista da sci in inverno) e senza problemi il passo Lusia
Il rifugio al passo Lusia
Il passo Lusia dal sentiero 633

Eccoci al passo Lusia (2055 m.), dove sorge l'omonimo rifugio. Il passo è situato sulla dorsale Cima Bocche (est) - Viezzena (ovest), tra la valle di S. Pellegrino e la Val Travignolo. Dal punto di vista geologico il passo segna il punto di contatto tra le due diverse conformazioni della catena di Bocche. Verso est inizia la placca porfirica, verso ovest troviamo invece il calcare del monte Viezzena. Il passo Lusia (pass del Lujia in ladino) è' raggiungibile anche in auto su strade sterrate sia da Bellamonte che da Moena
Nei pressi del rifugio sorge un monumento ai caduti  della Grande Guerra
   Dal passo si segue il sentiero 633 per i  laghi di Lusia
Il Rosengarten dal sentiero 633
Come appare il Latemar salendo lungo il 633
La mulattiera di guerra sale su prati aperti tagliando le coste di Cima Lastè e Cima Lusia
Si raggiungono  le due caratteristiche baite del Lastè (2327 m.) e si cominciano a intravvedere le Pale di S.Martino


Le baite sono usate solo come ricovero di emergenza
Da qui inizia un tratto più duro che porta  ad una forcella chiamata "La Trincea"  (2425 m.) parola che ci ricorda che tutta la catena di Bocche fu teatro di aspri combattimenti durante la Grande Guerra
Siamo nel punto più alto del percorso, direttamente sopra la conca dei laghi di Lusia
La conca dei 3 laghi di Lusia come appare dalla "Trincea". A sinistra del lago il monte Gronton, a destra in alto Cima Bocche (2745 m.). Il sentiero 633 continua risalendo la valletta, portandosi alla Sforcela delle Bocche e quindi sulla sommità di cima Bocche.
Sul bordo del lago inferiore è già visibile il bivacco "Sandro Redolf"



L'interno del bivacco, sempre aperto: non ci sono materassi ma una stufa, un po' legna e un tavolo con panche. Un bivacco essenziale


Il verde tenero della valletta si riflette nel lago. E' ora di tirare fuori i panini e fare una sosta
Ora comincia la bella discesa verso la foresta di Paneveggio e malga Bocche lungo il 621. Il sentiero attraversa una valletta a fianco del torrente "Rif de Castagnela" emissario del lago e poi sbocca sui vasti prati che sovrastano la foresta di Paneveggio

La meravigliosa conca della foresta di Paneveggio, con le Pale al centro e i Lagorai sulla destra
Si entra nella foresta secolare di abete rosso e cirmolo 
Alla fine del bosco si vanno ad incrociare il sentiero 623 (direzione Passo Lusia) e il 626 (direzione Paneveggio); a 200 metri a sinistra dal crocevia sorge malga Bocche
Malga Bocche si trova su un ampio dosso prativo,  meraviglioso balcone naturale per ammirare le Pale di S.Martino

Malga Bocche è anche un agritur, punto di arrivo e di partenza per numerose escursioni. Ci si arriva anche dalla stazione forestale di Paneveggio ed è luogo molto frequentato in stagione. Vicino alla malga c'è un bivacco, chiuso durante il periodo estivo
La catena dei Lagorai da malga Bocche, a sinistra il Colbricon
Si ritorna al crocevia e si prosegue sul 623 su strada sterrata in leggera salita. Appaiono i pascoli di malga Canvère
Baiti nei pressi di malga Canvère
Da malga Canvère proseguendo si arriva di nuovo al passo Lusia ma noi  ad un incrocio prendiamo a sinistra un sentiero non numerato che scende verso Castelir

Le Pale al tramonto
Da malga Canvère a Castelir il sentiero attraversa prima una zona di pascolo e poi un bel bosco con ampie e frequenti radure per giungere infine al parcheggio di Castelir

Scarica la traccia gps da Wikiloc


Commenti

  1. Il fondo stradale del passo Lusia è sterrato ? Vorrei passare di lì da Passo Rolle a Moena , è fattibile ? Grazie a chi mi risponderà

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