Dosso di Costalta invernale

Lunghezza: 10,5 Km
Dislivello: 495 m.
Tempo in movimento: 4 h

Altitudine max: 1960 m
Difficoltà: facile

Il dosso di Costalta è un'escursione sicura anche dopo forti nevicate. Inoltre il panorama che si gode dalla cima è super panoramico e la camminata adatta a tutte le gambe. Queste tre ragioni lo rendono una meta molto frequentata anche in inverno 
Come arrivare: Da Pergine in Valsugana si prende la strada per Palù del Fersina, in val dei Mocheni. Superata Sant'Orsola e prima di arrivare a Palù si imbocca sulla sinistra la strada per il Passo del Redebus 1455 m. che collega la val dei Mocheni all'Altipiano di Piné. Il passo ha una vasta area di sosta. Il sentiero si trova sulla sinistra a 150 metri circa dal passo in direzione di Bedollo
Essendo la zona dove ha inizio del sentiero in ombra è facile trovare ghiaccio vivo come è capitato a me e fare un bel volo. Meglio mettere il più presto possibile i ramponi!!
L'inizio del sentiero 404. Ci vogliono circa due ore per la salita e un po' meno per la discesa
Il primo tratto parte ripido in un bosco fitto dove la luce stenta a entrare
Incontro ogni tanto tratti ghiacciati ma la neve nel bosco è molto scarsa
In mezz'ora raggiungo Malga Pez 1584 e ho le prime vedute sulla Val dei Mocheni
Scorcio da malga Pez verso nord con le pendici del monte Ruioch
Il pascolo di Malga Pez
Poco sopra la malga ecco un altro scorcio sulla val dei Mocheni e la Valsugana
Sopra la malga il sentiero sale disegnando ampie curve in un bosco abbastanza fitto ma dove la luce riesce a penetrare creando a volte un'atmosfera magica. Per fortuna la segnaletica sugli alberi è ben curata
Alla fine di una breve discesa da un dosso il sentiero ritorna a risalire. Sono ormai in vista di malga Cambroncoi 1705
Malga Cambroncoi, è anche un agritur, spesso aperto in inverno nei fine seytimana ma non oggi
Su un rialzo vicino alla malga è stato eretto un grande crocifisso ligneo, opera di Lunz
Il pascolo di malga Camboncoi. Sullo sfondo il bosco da risalire per raggiungere Dosso Costalta
Il pascolo verso est con  malga Camboncoi
Abbandonato il vasto pascolo risalgo per tornanti su un largo sentiero la costa boscosa della montagna guadagnando altri 150 m.
Alla fine del tratto nel bosco arrivo ad un incrocio. Per il ritorno riprenderò da qui il 404
Comincia l'ultima parte della salita lungo la dorsale dove il bosco sempre più rado lascia spazio al prato 

Nel bosco di larici sempre più radi e piegati dal vento 
Lontano appare la croce
Mi giro per ammirare un panorama già molto vasto. Sullo sfondo la catena dei Lagorai Occidentali
Ormai sono a pochi metri dalla cima 1955. Vi sono dei cumuli di pietre tutt'intorno alla croce
La cima è anche un crocevia di sentieri
Dal Dosso posso scorgere con un solo sguardo una grande porzione del trentino meridionale: in primo piano il lago di Serraia ormai gelato con l'altipiano di Piné, la Vigolana, il Calisio. Più lontano la valle dell'Adige e sullo sfondo il Brenta, la catena del Bondone e quella del Baldo...
Vista sul Brenta 
In fondo la val Padana 
E' una giornata fredda e in cima tira un vento gelido così non indugio e inizio la discesa. Il monte Ruioch sulla destra
Un capanno per la caccia messo ora in bella vista
Arrivato all'incrocio che avevo incontrato nella salita alla fine del bosco riprendo il 404Il sentiero attraversa i prati sommitali e poi si immerge nell'abetaia per sbucare in prossimità dei pascoli di malga Cambroncoi, nei pressi di un camino


A malga Cambroncoi lascio l'ombroso 404 preferendogli la comoda forestale che mi permette di ammirare la valle dei Mocheni e i Lagorai occidentali
Un tratto della catena dei Lagorai
L'alta valle dei valle dei Mocheni con le sue numerose frazioncine
La forestale mi riporta al passo del Redebus già in ombra dal primo pomeriggio. Per il ritorno a casa scenderò verso l'altopiano di Pinè
Arrivo al lago di Serraia ormai tutto ghiacciato e mi fermo un'ultima volta per vedere il dosso di Costalta da una diversa prospettiva. 

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