Cima Bocche

Lunghezza: 13,8 Km
Dislivello: 1113 m.
Tempo: 5 h
Altitudine max: 2751 m
Difficoltà: media

La catena di Bocche separa la Val di Travignolo dalla val S.Pellegrino; parte dal Passo Valles per finire sopra Predazzo. E' costituita da rocce porfirico-vulcaniche come i  vicini Lagorai. Cima Bocche ne è la sua più alta elevazione (2745 m). Altre cime sono Juribrutto, Laste di Lusia e Cima Viezzena. I panorami dalla cima sono vastissimi. La cima è conosciuta dagli sci-alpinisti perché permette sciate sicure su pendii morbidi. Anche per i ciaspolatori è una meta interessante anche se la salita può risultare un po' noiosetta. Una volta in cima però non ci si può non entusiasmare per i grandiosi panorami a 360°
Come arrivare: giunti a Predazzo si prende la strada per passo Rolle. Superato Paneveggio si prende a sinistra la strada provinciale 81 per passo Valles. Fatte poche centinaia di metri si posteggia in un piccolo slargo in corrispondenza di una forestale che parte sulla sinistra (presenza di un segnale di pericolo per strada sdrucciolevole)
Salgo lungo la forestale nella valle ancora in ombra. Tra gli alberi del parco di Paneveggio riesco a intravvedere ogni tanto le vicine Pale di S.Martino
Dopo circa mezz'ora di  tranquilla salita esco dal bosco. La traccia ora attraversa il vasto pascolo di malga Bocche. Lontano lassù scorgo la meta di oggi, cima Bocche
Malga Bocche (1946 m) domina il vasto pascolo  
Dopo il tratto pianeggiante la traccia risale con stretti tornanti questo dosso boscoso per poi sbucare su un altro vasto ripiano
Mi trovo ora sopra il dosso. Sull'altro versante della valle il profilo affilato del Colbricon fa da prua alla lunga catena dei Lagorai
Eccomi a circa metà salita. Mi giro per vedere il percorso già fatto. Malga Bocche è ora appena visibile. Si vedono bene le vaste terrazze intervallate da tratti più ripidi che creano il profilo di questa immensa dorsale
Zoom sul Colbricon e il piccolo Colbricon a destra
Arrivo al crocevia da dove si può scendere al sottostante lago di Bocche che avevo visitato lo scorso inverno salendo da malga Bocche. Questa zona vide sanguinosi scontri durante la grande guerra, soprattutto nel biennio 1915-16. Dappertutto si trovano trincee, reticolati, baraccamenti e fortificazioni. La montagna era una roccaforte austriaca che fu attaccata più volte dall'esercito italiano senza successo. Sull'Agnelezza di Bocche, fra il lago di Bocche e la testata della val Miniera in una piccola conca ci sono un cimitero italiano e un obelisco eretto a memoria dei tragici eventi
Nella seconda parte della salita la traccia invernale corre a ridosso del profilo roccioso della montagna e permette di scorgere la  gola che separa cima Bocche da cima Juribrutto. In una precedente escursione l'avevo risalita fino all'omonimo passo, in ladino "sforcela Grana" (2381m). Intravvedo un camoscio che scende a rotta di collo tra le rocce, troppo veloce perché lo possa immortalare
Cima Bocche (a sinistra) e Cima Juribrutto 
Due sci-alpinisti affrontano l'ultima parte della salita sempre su pendenze tranquille
Pochi passi alla vetta
Eccomi sulla cima. Lo guardo va verso le Pale di S.Martino nello splendore accecante del mezzogiorno. Sotto, in mezzo, la val Venegia
Il Rosengarten da cima Bocche (2745 m.), Cimon de Boce in ladino
Zoom sul Rosengarten
Il vasto panorama verso est
La Val San Pellegrino e la catena di Costabella. Sullo sfondo la parete sud della Marmolada (3343 m)

Passo S.Pellegrino (1918m) con gli alberghi e gli impianti di risalita. Da questo versante la montagna scende verticalmente
Il gruppo del Sassolungo e Sassopiatto
La prospiciente Cima Juribrutto, anch'essa classica meta sci-alpinistica
Lontano verso est: da sinistra l'Antelao, il Pelmo e l'immensa parete nord del Civetta
Le Pale di S.Martino da qui sembrano piuttosto modeste
1500 metri più in basso ecco Moena
Lascio la cima e scendo spostandomi un po' sulla destra per raggiungere il sottostante bivacco Renato Jellici dove farò la pausa pranzo

All'interno trovo sul pavimento della neve portata dal vento. Apro le imposte per lasciare entrare un po' di luce e godermi un panorama già incorniciato 
L'interno molto rustico del bivacco. La riserva di legna è ridotta al minimo, d'altronde in zona non c'è vegetazione

Dopo la lunga pausa riprendo a scendere incontrando alcuni sci-alpinisti. Cima Bocche è un percorso classico di sci alpinismo ma in settimana è ben poco frequentato
Artax sembra apprezzare queste rocce 
Rieccomi in vista di Malga Bocche dall'alto del ripido tratto boscoso, l'unico di tutta l'escursione
Un gruppo di sci-alpinisti attraversa l'ultimo tratto di pascolo nelle vicinanze di malga Bocche. Scoprirò poi che non hanno idee molto chiare su come ritornare al loro parcheggio
Arrivo all'auto quando in alto c'è ancora il sole così decido di fare un salto al vicino passo Rolle per assistere al tramonto. Questi sono il Cimon della Pala e cima Vezzena

Valeva la pena fare qualche km in più quando ci sono montagne come queste.


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