Cisterna-Potrich

Lunghezza: 8,84 Km
Dislivello: 549 m
Tempo: 2h30
Altitudine max: 1170 m
Difficoltà: facile


Questa facile escursione parte dall'abitato di Cisterna ai piedi del monte Finonchio e passando sui selvaggi salti rocciosi della val di Terragnolo ci porta al paesino di Potrich. 
Nel ritorno si attraversa di nuovo la zona delle falesie ma stavolta camminando alla loro base. 
La zona è selvaggia e popolata da ungulati e ultimamente anche da lupi. Il dislivello è contenuto. Visto che il percorso non ha una sua segnaletica e ci si può facilmente sbagliare è meglio munirsi della traccia gps
Come arrivare: prendere da Rovereto la strada per il paese di Noriglio. Superato il paese sulla strada di Terragnolo prendere a sinistra la strada per Cisterna-Moietto, località situata a meno di 10 km da Rovereto. A Cisterna, vicino ad un ampio parcheggio, parte il sentiero F6-Sentiero dei Pinteri che anche noi seguiremo nella parte iniziale
L'inizio del sentiero a Cisterna
Dopo circa un km si giunge in vista di un capitello malconcio. Siamo ai Pinteri, un agglomerato di poche case ormai in rovina. Il capitello porta una data, il 1673. All'inizio della primavera, durante il rito delle rogazioni che si svolgeva all'alba, al termine di una processione proveniente dal Moietto, la gente si riuniva intorno al capitello per ascoltare le preghiere del prete. Si supplicava il Signore di risparmiare questa terra e i suoi abitanti dalle calamità. Un faggio secolare vi è cresciuto accanto frantumandolo nella parte sommitale e arrivando a minacciarne la stabilità
Le poche case diroccate dei Pinteri, Il luogo, posto in posizione soleggiata, è solitario e affascinante
Dopo Pinteri si lascia il sentiero F6 e si continua dritti in direzione del paese di Potrich
In un bosco misto di pini neri e arbusti il sentiero comincia a salire, inizialmente abbastanza ripido per poi addolcirsi  e seguire il profilo tortuoso della montagna. Si giunge così ad una piazzola panoramica dove si scorge meglio la valle   
Le pendici del monte Finonchio nel versante sulla val di Terragnolo sono caratterizzate da salti di roccia franosa e ripidi valloni dove la vegetazione fatica a insediarsi 
Il sentiero in questa zona corre abbastanza vicino al bordo degli strapiombi ma senza mai presentare particolari problemi di sicurezza, è sufficiente solo un po' d'attenzione. Nelle zone ombrose si possono incontrare tratti innevati
Dopo un'ora e mezzo di cammino si giunge in vista della frazione di Potrich. Questa gola si trova sopra il paese. A destra i resti di una calchèra
Gli orti erano zone coltivate soleggiate e riparate dal vento, situate non lontano dal paese 
Il paesino di Potrich, che conta ora pochissimi abitanti. A sinistra la graziosa chiesetta. Sullo sfondo il Pasubio
Da Potrich, come da Dieneri e Scottini ogni giorno partivano gruppi di donne, le Teragnole, che aiutandosi con delle gerle appese a dei bastoni scendevano a Rovereto per vendere le loro mercanzie (latte, legna, frutti di bosco ecc.) 
Da Potrich si prende il sentiero di ritorno che ora scende passando sotto le pareti rocciose che avevamo prima visto dall'alto 
Sotto di noi passa la strada provinciale che si inoltra nella valle di Terragnolo, incisa dal lavoro millenario del torrente Leno

Le pareti  evidenziano  stratificazioni sedimentarie. Qui non è difficile scorgere branchi di camosci  intenti a prendere il sole o saltare da una balza rocciosa all'altra
La costante discesa si alterna a brevi tratti in salita lungo i fianchi della montagna e di tanto in tanto la visuale si apre sulla valle. Si giunge così ad un vasto prato situato sotto ai Pinteri dove si notano abbondanti tracce di ungulati. Nelle vicinanze c'è una fonte. Il prato e alcuni campi limitrofi sono circondati da un faggeta e da muretti a secco. Su un pennone, issato da chissà chi, spesso si vede sventolare una bandiera. Da qui un sentiero scende a Senter, altra frazione di Terragnolo
Una panoramica della Val di Terragnolo che sul versante sinistro  è selvaggia e quasi disabitata. Nella valle vivono circa 700 persone in più di 30 frazioni poste perlopiù sul versante destro, meno ripido e più soleggiato 

In mezzo ad un campetto c'è un vecchio albero dove un picchio in cerca di insetti ha scavato numerosi buchi.

Lasciato il prato si segue in saliscendi un sentiero limitato da muretti che ci riporterà in breve di nuovo a Cisterna.
Escursione effettuata il 14 febbraio 2018

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