Monte Altissimo di Nago

Lunghezza: 9,35 Km
Dislivello: 885 m
Tempo: 4h
Altitudine max: 2087 m
Difficoltà: media
Ciaspole

Il monte Altissimo di Nago (2078 m) è una meta alpinistica molto frequentata anche in inverno. Lungo la salita ma in particolare dalla cima il panorama è eccezionale: sull'altopiano di Brentonico, il Pasubio, il Gruppo del Carega, i Lessini, il Lago di Garda, i Monti del Garda, le Alpi di Ledro e il BrentaVi si trova il rifugio Damiano Chiesa, chiuso in inverno tranne che nei week-end quando il tempo lo consente. Questa escursione parte da S.Giacomo (1200 m.), piccolo villaggio situato ai suoi piedi. Intraprendere l'escursione solo con neve assestata
Come arrivare: da Mori, comune posto tra Rovereto e Riva del Garda, dirigersi verso l'altopiano di Brentonico. Superato il paese, ad un successivo incrocio girare a destra in direzione di S.Giacomo. Posteggio gratuito di fronte all' "Hotel S.Giacomo"
Dal parcheggio oltrepasso l’albergo e seguendo una strada sterrata raggiungo il punto iniziale del sentiero, segnavia 622, che sale in direzione ovest su prato e un rado bosco


L'inizio del sentiero 622 si trova a ridosso di  un' abitazione privata
Raggiungo un prato sul cui limitare si trovano un cartello e il mio segnavia. Da qui parte il tratto dell'escursione nel bosco che dura circa un'ora
Il cartello e il segnavia

Il tratto nel bosco
Uscito dal bosco passo lungo un traverso che taglia un ripido costone. Arrivo al tornello che indica l'inizio del pascolo di malga Campo, sovrastata dall'omonimo monticello
Dalla malga seguo la traccia di due sci-alpinisti che con una serie di zig-zag salgono sulla ripida dorsale nord-est dell'Altissimo in direzione di Bocca Paltrane. La neve è un po' bagnata e ben assestata. Le ciaspole oggi sono indispensabili altrimenti c'è il rischio di affondare o scivolare. Quando raggiungo la fine della salita malga Campo è ormai molto piccola sotto di me. Oltre la malga si scorge il rilievo del  monte Campo dove è posta una croce
Bocca Paltrane mi accoglie con una sferzata di vento gelido che sale dalla sottostante Val del Parol. Ora lassù il rifugio è ben visibile. Resta ancora quest'ultimo tratto per raggiungere il crinale e da lì il rifugio
L'ultimo tratto
Panoramica sulla val del Parol
L'ultimo tratto lungo il crinale prima del rifugio 

Il rifugio Damiano Chiesa ancora assediato dalla neve. Il rifugio è di proprietà della SAT di Mori. Fu costruito tra il 1889 e il 1891 e successivamente ampliato
Il minuscolo locale d'ingresso del rifugio. Sul lato destro a mezza altezza c'è anche il bivacco invernale
A poche decine di metri dal rifugio si trova la cima da dove si gode la spettacolare veduta sul lago di Garda e sulle innumerevoli montagne vicine e lontane
Tra cima dell'Altissimo (2078 m.) e il lago (65. m) ci sono circa 2000 m. di dislivello

La chiesetta nella neve sembra ora ancora più solitaria
La catena del Baldo di cui fa parte anche il monte Altissimo si formò nel corso di un lungo processo di sollevamento della crosta terrestre (orogenesi alpina) circa 35-40 milioni di anni fa che andò a creare una lunga fossa tettonica occupata prima dal ghiacciaio e successivamente dal lago. 

Sulla cima resto poco perché tira un vento molto freddo così dopo le foto di rito e un panino al volo scendo seguendo la traccia dell'andata. 






Commenti

  1. C'è un'imprecisione. Il minuscolo ingresso non è l'unico locale invernale del rifugio. Sul lato destro, a mezza altezza, c'è il bivacco invernale. Dovrebbe avere 8 posti letto.

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