Giro delle malghe di Proves


Lunghezza: 15,5 Km
Dislivello: 686 m
Tempo: 5h
Altitudine max: 1925 m
Difficoltà: facile

La Catena delle Maddalene è un gruppo montuoso che si trova fra il Trentino e l'Alto Adige, al confine fra la Val di Non, la Val di Rabbi e Val d'Ultimo. Il nome della catena trae origine dal mondo dell'agricoltura: in passato era abitudine indicare con questo termine alcune località della catena montuosa dove si era soliti iniziare a falciare l'erba non prima del 22 luglio, giorno di commemorazione di Santa Maria Maddalena (Wikipedia)

Si estendono dal Passo delle Palade, in Alta Val di Non, fino al Passo di Rabbi, in Val di Rabbi. Sebbene siano vicine al gruppo Ortles-Cevedale raramente superano i 2700 m.. Il loro paesaggio estivo fatto di praterie fiorite e alpeggi offre molti sentieri per il trekking, tutti ben contrassegnati: in inverno invece sono frequentate dai ciaspolatori e dagli scialpinisti



Questo giro che si situa nella parte più alta della val di Non è molto noto e accessibile a tutti. Sul percorso vi sono 6 malghe che in estate offrono servizio di ristoro. Il giro, lungo 15,5 Km, può essere abbreviato in caso di maltempo. I paesaggi sono quelli magnifici dell'Alto Adige e gli orizzonti spaziano dalla val di Non al Brenta al Rosengarten. Il mese migliore per percorrerlo è la fine di giugno, metà luglio al momento della fioritura dei pascoli. Noi l'abbiamo percorso a metà  giugno per cui le malghe alte erano ancora chiuse e la fioritura non era ancora nel pieno del suo splendore
Come arrivare: Superato Cles in Val di Non si prende la direzione di Revò, si supera l'incrocio con la strada con Proves e si continua in direzione della Val d'Ultimo. Si oltrepassa una prima breve galleria e si parcheggia subito dopo nell'ampio parcheggio Hofmahd situato all'imboccatura del lungo tunnel che unisce la Val di Non alla Val d'Ultimo. Il sentiero parte dal parcheggio sulla destra
Seguiamo il 26, in direzione di malga Lauregno, la prima delle sei malghe
Il sentiero attraversa un bel bosco in modesta salita e a tratti pianeggiante
In circa 45 minuti arriviamo a malga Lauregno 1780 m. che troviamo aperta
La stagione dell'alpeggio sta per iniziare e non tutte le malghe sono ancora monticate; questa invece è già in piena attività
C'è un servizio di ristoro e vendita dei prodotti della malga e della valle. Questa caratteristica è comune a tutte la sei malghe. Questa malga è dotata anche di un'area giochi per i più piccoli 
Sopra la malga al crocevia prendiamo sulla destra il sentiero n.3 
I pascoli della malga Lauregno. Sullo sfondo uno scorcio sulle Maddalene
In 40'  di sentiero nel bosco su terreno pianeggiante e leggermente in discesa attraversando bellissime radure e abetaie giungiamo in località Prieda del Gial (pietra del gallo cedrone) contraddistinta da un caratteristico masso isolato

Giriamo a sinistra sulla forestale 157 che sale lentamente tra boschi e la vasta torbiera del monte Sous verso la località Prà del Signor
La torbiera e sullo sfondo il monte Monticolo
Il Monticolo sulle cui pendici sale il sentiero che prenderemo tra poco
Giungiamo a Prà del Signor in 35'. Continuiamo in direzione di passo Castrin che si raggiunge in 10' su strada pianeggiante. Fino a qui il dislivello  del percorso è davvero modesto   
A pochi minuti dal passo, alle pendici del monte Luco sorge malga Castrin 1813 m.
La malga è ancora chiusa, aprirà tra qualche giorno

Scendiamo e ritorniamo al passo Castrin dove prendiamo sulla destra il sentiero 133 verso il Malghetto di Cloz. Il 133 prende il nome di Sentiero Aldo Bonacossa e attraversa tuttta la catena delle Maddalene stando in quota, dal passo Palade al passo di Rabbi
Il passo Castrin e sullo sfondo il gruppo del Brenta

Inizia qui il tratto più ripido dell'escursione che vede la salita sulle pendici del Monticolo
Vista sulla Val di Non e il Brenta. Il villaggio che si vede in basso è Provés o Proveis
Dopo 30' di buona salita raggiungiamo i ruderi del malghetto di Cloz. Siamo all'inizio della fioritura ma già i prati sono pieni di ranuncoli
Ora la nostra prossima malga è malga Kessel alta 
Il sentiero  attraversa radure e un bosco molto bello
Attraversiamo un torrentello
Dopo circa un'ora raggiungiamo malga Kessel alta1917 m. posta in un vallone tra il monte Ometto e la Vedetta Alta. Anche questa malga è ancora chiusa



Con questo simpatico sistema self-service possiamo gustarci una birra freschissima. Ottima idea, complimenti!
Panorama sulle Maddalene da malga Kessel alta. Su quelle lingue di neve alcuni camosci si stanno esercitando in esercizi acrobatici
Camosci che si divertono su un residuale colatoio di neve. Dai versanti del monte Ometto si staccano spesso delle valanghe che vanno a minacciare i masi sottostanti e in casi eccezionali arrivano a lambire la strada per la Val d'Ultimo. Un cantiere che lavora solo in estate sta procedendo anno dopo anno alla sistemazione di reti fermaneve 


Zoom sul Rosengarten
Seguiamo la forestale/sentiero 11 che porta verso valle e in 30' giungiamo a malga Kessel bassa, 1670 m. molto accogliente. E' aperta e vediamo già qualche escursionista ai tavoli


Nel proseguire bisogna ora stare attenti perché una recinzione per tenere lontane le mucche dalla casa ostruisce parzialmente la vista del sentiero che continua a fianco della malga in direzione est
Ancora circa 40' di saliscendi ed arriviamo in vista della malga di Revò, anch'essa aperta. Un bel cane osserva il nostro Artax
La malga di Revò 1732 m., già aperta ma che troviamo momentaneamente chiusa al pubblico. Forse sono intenti alla mungitura
Vista dai pascoli della malga Revò
A poco più di 10' di distanza ecco l'ultima malga del giro, la malga di Cloz. Poco sopra la stalla c'è la malga, anch'essa posto di ristoro 
Il Brenta
Zoom sul Brenta
Dalla malga di Kloz il sentiero scende con alcuni tornanti e in pochi minuti ci riporta al parcheggio

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