Lunghezza: 10,29 km
Dislivello: 656 m
Tempo: 3 h
Altitudine max: 1992 m
Difficoltà: facile
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Dislivello: 656 m
Tempo: 3 h
Altitudine max: 1992 m
Difficoltà: facile
Qualche giorno fa degli amici mi hanno portato della ricotta affumicata e del formaggio da malga Zocchi dicendomi che si erano fermati a pranzo e si erano trovati bene. Non sapevo che lì si facesse da mangiare e che la malga fosse anche un agritur così quando mi si è presentata l'occasione ho voluto dare un'occhiata di persona. Io non ho mangiato ma ho comprato solo del buon formaggio di malga. Continuando sono arrivato fino sul monte Testo, la montagna posta sopra la malga, dove c'è un bel panorama sul Pasubio anche se quel giorno c'era foschia. Il ritorno è avvenuto scendendo al rifugio V.Lancia e poi giù fino al pian del Cheserle lungo il 101 fino al parcheggio
Come arrivare: da Piazza Podestà a Rovereto si prende la S.S.46 in direzione di Vicenza e quindi si seguono le indicazioni per il rifugio Lancia. Superato l'abitato di Giazzera si continua su strada asfaltata fino a raggiungere Pian del Cherserle dove si parcheggia in uno degli spiazzi lungo la strada
Dal parcheggio continuo un po' lungo la strada diventata sterrata fino a raggiungere sulla destra il segnavia del sentiero 122 a quota 1407 e lo risalgo per circa 40' prima nel bosco e poi sul pascolo di malga Zocchi 1632 m
Ecco come si presenta attualmente la malga gestita dalla famiglia Iseppi. L'agritur è aperto tutti i giorni dal 15 giugno al 2 ottobre.
Malga Zocchi, assieme a malga Valli e al rifugio Lancia sono i soli punti di ristoro in quota sul Pasubio. Diversamente dall'Alto Adige dove l'abbinamento malga-agritur è molto più frequente, in Trentino questo è abbastanza raro. Giusto per portare un esempio recentemente mi è capitato di passare per malga Oberkaser nel gruppo di Tessa sopra Merano e apprezzare il buon gusto della struttura nonché il servizio di ristoro senza togliere nulla alle caratteristiche della malga. Certo per attirare la gente ci vogliono un ambiente pulito, personale adeguato, prodotti genuini nonché un'accoglienza all'altezza, cose che non mancano a malga Zocchi
Durante la grande guerra la malga divenne sede del comando militare di zona austriaco e fu qui che Cesare Battisti e Fabio Filzi furono interrogati per la prima volta dopo la loro cattura avvenuta sul vicino Corno di Vallarsa il 10 luglio 1916. Certo l'aspetto del luogo doveva essere ben diverso: sul pascolo sottostante si notano ancora i numerosi avvallamenti dovuti allo scoppio delle granate
Dopo aver fatto provvista di formaggio e ricotta affumicata continuo il mio giro risalendo il pascolo fino alla Bocchetta dei Foxi 1772 m. da dove si gode una grande visuale sulla Vallarsa e sul versante nord-orientale del gruppo del Carega. Un segnavia indica i diversi itinerari possibili. Il sentiero 102 porta verso Sella Battisti e la Bocchetta delle corde, itinerario già percorso da me svariate volte. Oggi seguirò invece il 102a che porta sul Monte Testo, una modesta elevazione a 1980 m. di quota
Il sentiero disegna due lunghi traversi in diagonale in pendenza costante; dopo 40' sono già sulla sommità del monte Testo segnata da degli ometti di pietra
Proprio sotto il Testo c'è Corno Battisti, già Corno di Vallarsa, in penombra e coperto dalla vegetazione. Il monte Testo, dapprina italiano, divenne un importante caposaldo austriaco in seguito all'attacco del 19 luglio 1916 e restò tale fino alla fine del conflitto. Il monte fu fortificato con trincee, appostamenti per l'artiglieria e una rete di gallerie. Dalle loro postazioni gli imperiali potevano controllare la Vallarsa e il Pasubio e contrattaccare con truppe e intensi tiri di mortaio gli attacchi degli italiani che tentarono nel luglio 1916 la conquista del Corno.
Sul Testo fu anche realizzato un osservatorio con un riflettore per l'illuminazione notturna. Divenne postazione di seconda linea quando la guerra si spostò più avanti sul Pasubio, tra il Dente Italiano e il Dente Austriaco.
Veduta sulla Vallarsa e il Carega
Veduta sul Pasubio con l'Alpe di Cosmagnon
Verso il Col Santo, l'Alpe Pozze e la dorsale del Roite
L'entrata delle gallerie porta la seguente iscrizione in tedesco: "La forza dell’uomo sta nell’obbedienza. Quella dei comandanti nella chiarezza delle loro intenzioni". La rete dei tunnel è stata di recente resa agibile ed attrezzata dal gruppo grotte "E.Roner" della SAT di Rovereto. Le gallerie sboccano in punti di osservazione strategici
Scendo dal monte e a questo incrocio seguo ancora il 102a
Quest'altro mi permetterebbe di scendere a Pozza Rionda con il Sentiero delle zie che attraversa uno splendido bosco ma questa volta voglio passare per il rifugio Lancia e quindi continuo sul 102
Sono in vista del Rifugio Lancia, caro a tutti gli amanti della zona e punto d'appoggio per gli escursionisti che percorrono il sentiero europeo E5 che parte dal Passo del Tonale e arriva sulla Marmolada
Scendendo per la strada forestale sentiero 101 in località Pozza Rionda ritrovo la fine del sentiero delle Zie
Un po' sotto Pozza Rionda, nascosta in una rientranza della roccia si trovano una sorgente e sette abbeveratoi scolpiti nella roccia, da cui il nome di Sette Albi
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