Monte Luppia


Lunghezza: 9,76 km
Dislivello: 364 m
Tempo: 1h45
Altitudine max: 407 m
Difficoltà: facile


Il monte Luppia 413 m. in realtà è poco più di una collina situata tra punta S.Vigilio e Garda. Sul suo versante sud ci sono alcuni strepitosi viewpoint sul lago e la falesia sottostante è una rinomata palestra di roccia. Oltre ad offrire splendide vedute l'anello ci fa scoprire delle interessanti incisioni rupestri (graffiti) incise su alcune rocce. La parte bassa del percorso, quella dei graffiti, è comune ad un'altra escursione fatta in questa zona l'anno scorso


Come arrivare: sulla Gardesana orientale si arriva a punta S.Vigilio nei pressi di Garda. L'ingresso alla località si trova su una curva sinistrorsa ed è poco visibile. Dopo aver posteggiato lungo il vialetto d'ingresso si ritorna sulla strada gardesana e la si attraversa con prudenza (attenzione: poca visibilità). Fatti alcuni passi in direzione nord si scavalca il guard-rail e si segue un sentiero che prima attraversa un uliveto adibito nella stagione turistica a posteggio e poi sale nel bosco sboccando su via Castei. Da lì si seguono i segnali marron per il Monte Luppia e i graffiti. In alternativa dal posteggio si può procedere verso Garda per 700 m., girare a sinistra per via Castei e seguire le indicazioni per i graffiti


Il sentiero proveniente dall'uliveto porta ad un belvedere sulla punta san Vigilio e la baia delle Sirene
Il sentiero quindi continua nel bosco in salita verso nord
Passiamo davanti a questa lastra di calcare levigato dall'azione erosiva dell'antico ghiacciaio. La placca chiamata "La pietra delle Griselle" è un libro di storia dove in diverse epoche antichi pastori, cercatori di metalli e pellegrini hanno inciso immagini e simboli. Le più recenti risalgono all'800
Grisella è la scaletta di corda che serve per arrampicarsi sugli alberi dei velieri. La scoperta delle incisioni risale agli anni '60 quando il prof. M.Casotti, vedendo le incisioni relativamente recenti fece ripulire la placca allora coperta di terra, portando così alla luce quelle più antiche. Confrontandole con altre simili tipologicamente e di cui si conosceva l'età fu possibile farle risalire al primo millennio a.C.

Più sopra lungo il sentiero un'altra placca, la pietra dei Cavalieri, riporta le figure stilizzate di 12 cavalieri armati. Purtroppo non siamo riusciti a individuarla

Qui una foto di archivio

Le figure sono rivolte verso sud da dove provenivano le invasioni dei romani e dei celti per le popolazioni retiche del Benaco. Pare che l'uso del cavallo risalga al primo millennio a.C. Per l'incisione venivano usate delle pietre più dure come il serpentino o la quarzite secondo la tecnica della martellinatura

La parte del sentiero con i graffiti finisce andando a sbucare su una sterrata che in piano taglia le pendici del monte Luppia in direzione nord. Alla vegetazione densa del bosco succedono uliveti e campi coltivati. Si torna a rivedere il lago da una prospettiva più alta. Oggi le sue acque sono di un intenso azzurro per via del vento che ha soffiato la notte





Il monte Pizzocolo 1565 m. e Toscolano Maderno
Arriviamo in contrada Sorte dove sulla destra parte il sentiero per il monte Luppia
Il bivio. La direzione del sentiero in modesta salita ora va verso sud
In breve raggiungiamo la cima del monte Luppia 413 m. La fitta vegetazione purtroppo impedisce la vista sul lago. Questa è la visuale verso la pianura
Dalla cima scendiamo attraverso il bosco che appare talvolta molto fitto, altre volte più diradato. Il sentiero passa sul versante est del monte Are e poi sul versante sud-est del monte Bre, entrambi di modeste elevazioni
Raggiungiamo un bellissimo belvedere su Garda e la sua Rocca e decidiamo di fare la pausa pranzo
La parte del sentiero che segue è piuttosto scoscesa e rovinata dall'acqua. Si arriva ad un altro punto panoramico questa volta sopra punta S.Vigilio. Continuiamo nella discesa fino ad incrociare il sentiero dell'andata  e chiudere così l'anello
Ritorniamo al terrazzo panoramico della mattina. Uno sguardo all'indietro per vedere  da dove siamo discesi
Non si può terminare il giro senza visitare punta di S.Vigilio, estremo lembo del monte Baldo. Dal parcheggio un vialetto tra secolari cipressi penetra all'interno di un bellissimo parco privato e conduce al cancello della splendida villa cinquecentesca di proprietà dei conti Guarienti di Brenzone. La villa fu luogo di soggiorno d’illustri ospiti, tra cui Napoleone, Maria Luisa d’Austria, lo zar Alessandro II, Winston Churchill, gli attori Laurence Olivier e Vivien Leigh, Carlo d’Inghilterra e Juan Carlos di Borbone. Natura ed arte si sposano perfettamente in questo luogo affascinante. Ma già in epoca romana il luogo era noto e cantato da poeti come Catullo e Virgilio. Un tempietto era dedicato a Benàco, divinità pagana
La villa di proprietà dei conti Guarienti di Brenzone

Arrivati al cancello della villa si gira a sinistra e si percorre questa stradina che porta al porticciolo. Sulla penisola ci sono anche una chiesetta dedicata a S.Vigilio, una locanda del '400 e sul lato nord il Parco Baia delle Sirene, una bellissima insenatura con spiaggia (ingresso a pagamento in stagione)



Il porticciolo di punta S.Vigilio

Scarica la traccia gps da Wikiloc


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