Lunghezza: 6,75 Km (ferrata: 2,4 Km)
Dislivello: 100 m la ferrata, 190 m il sentiero
Tempo in movimento: 4h (circa 2h30 la ferrata, 1h30 il sentiero)
Altitudine max: 543 m
Difficoltà: facile
Altitudine max: 543 m
Difficoltà: facile
Sulla riva trentina del lago d'Idro, nei pressi del paese di Baitoni (TN) c'è il piccolo porto turistico di Cammarelle. Qualche chilometro più a sud, sulla riva orientale e in provincia di Brescia, un altro paesino si affaccia sul lago: Vesta. La frazione è collegata a Baitoni da un antico aereo sentiero chiamato "dei Contrabbandieri", recentemente rimesso a nuovo. L'altro unico modo per raggiungere Vesta per via di terra consiste nel percorrere la ferrata delle Sasse che costeggia la riva scoscesa del lago. All'inizio taglia in saliscendi la boscaglia con tratti talvolta tecnici, altre volte un po' noiosi ma quando nella seconda parte si avvicina a bordo lago regala emozioni e splendidi scorci panoramici. Per la relativa facilità e per il suo modesto dislivello, solo 100 m., è perfetta per chi desidera avvicinarsi al mondo delle ferrate. Nella salita finale viene richiesto un maggiore impegno ma il lungo tratto verticale è comunque ben attrezzato con numerose staffe e cordino. La ferrata può essere percorsa in entrambi i sensi e il ritorno di solito si fa sul soprastante Sentiero dei Contrabbandieri o utilizzando il servizio di battello che in estate unisce i due paesini. Lungo la ferrata in caso di necessità vi sono tre punti di uscita che prevedono il recupero tramite un natante. Trovandosi a bassa quota è praticabile in tutte le stagioni
Come arrivare: da Riva del Garda si sale in val di Ledro e superato il passo del Caffaro si scende nella Valle del Chiese. Passato Storo si seguono le indicazioni per Baitoni e Cammarelle, il suo porticciolo, dove si parcheggia. Il sentiero parte alla fine del lungolago dove si trovano le indicazioni per la ferrata.
Una panoramica del lago d'Idro
In rosso sono segnati la ferrata Sasse e il Sentiero dei Contrabbandieri
L'escursione comincia e finisce sempre su questo sentiero che parte dal lungolago di Cammarelle
Dopo la salita iniziale si continua su questo tratto quasi pianeggiante
L'indicazione della ferrata
La prima parte vede tratti in salita, traversi e cali di quota nel bosco con scarsa visibilità sul lago per via della rigogliosa vegetazione
La riva trentina del lago. Sullo sfondo Ponte Caffaro
Un tratto traverso. Lungo la ferrata troviamo alcuni fittoni staccati dalla roccia con conseguente cavo penzolante
Un tratto in discesa
Un traverso in salita
La ferrata è ben attrezzata ma il kit da ferrata è d'obbligo non fosse altro per le possibili cadute di sassi provenienti dal superiore Sentiero dei Contrabbandieri
Qui sembra di essere in un fiordo norvegese
Un altro passaggio divertente
Ora si scende verticalmente per attraversare il ponticello
Il ponte tibetano segna l'inizio della parte più bella del percorso
Si attraversa per circa 200 m. una cengia stando quasi a pelo d'acqua tanto che volendo si potrebbe approfittare per fare un bagno. I riflessi di luce nell'acqua immobile, il silenzio e la splendida natura circostante creano un ambiente di grande fascino. Scorgiamo molti pesci grandi e piccoli che nuotano incuranti del nostro passaggio
Alla fine della lunga cengia naturale ci aspetta il punto più impegnativo della ferrata, un tratto verticale abbastanza tecnico che conduce ad una placca panoramica che segna la fine del percorso attrezzato

Sulla terrazza naturale, il dosso della Madonnina, troviamo questa piastra metallica dove con delle frecce sono indicati i nomi delle montagne circostanti
Sulla terrazza naturale, il dosso della Madonnina, troviamo questa piastra metallica dove con delle frecce sono indicati i nomi delle montagne circostanti
Da qui si gode una bella vista sul lago. Ci togliamo l'attrezzatura e poi cerchiamo, senza trovarla, una scorciatoia che dovrebbe intercettare più in alto il sentiero dei Contrabbandieri accorciando così il cammino ed evitando di perdere quota
Dopo aver provato a seguire alcune tracce senza fortuna ci rassegniamo a scendere verso il paese di Vesta per intercettare il Sentiero dei Contrabbandieri. Lo ritroviamo più in basso a questo bivio e lo seguiamo
Superato un iniziale tratto in salita il sentiero diventa perlopiù pianeggiante e contorna scoscesi valloni che precipitano sul lago con pareti verticali come in questo punto
In una nicchia nella roccia c'è questo cartello che con l'aiuto di una mappa illustra la storia del Sentiero dei Contrabbandieri. Si parla del commercio clandestino, soprattutto di tabacco e zucchero, tra Austria e Regno d'Italia lungo la linea di confine che separava i due paesini. Successivamente abbandonato e invaso dal bosco, il sentiero è stato recentemente ripristinato diventando un'attrazione escursionistica
In alcuni tratti esposti il sentiero è attrezzato con un cordino e bisogna fare attenzione a dove mettere i piedi
Un punto panoramico dove si vede quasi il fondo del lago
Siamo ormai in vista del porto ma ancora abbastanza alti. Il sentiero ora scende ripidamente
Attraversiamo l'antico confine, stabilito con il Trattato di Rovereto del 1752 e restato immutato fino alla prima guerra mondiale. Non lontano da questo cartello raggiungiamo un tavolo da picnic dove facciamo una pausa
Raggiungiamo nel primo pomeriggio Cammarelle. Ad aspettarci ci sarà una pregevole birra rossa di Storo nel primo bar sul lungolago
Scarica la traccia gps da Wikiloc
Vedi la mappa di tutte le escursioni del blog
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