Vallorsara


Lunghezza: 10,3 Km
Dislivello: 476 m
Tempo: 2h50
Altitudine max: 1633 m.
Difficoltà: facile

Questo semplice anello nei boschi dell'alpe cimbra si rivela essere molto rilassante e ideale per chi è stressato e vuole semplicemente passeggiare nella natura senza porsi ambiziose mete. E' adatto a tutte le scarpe. Il percorso inizialmente si svolge nel bosco e poi continua nei pascoli di malga Vallorsara 1510 m., una delle malghe storiche di Folgaria situata in uno dei luoghi più belli e incontaminati dell'altopiano cimbro. Raggiunta Bocca di Vallorsara 1610 m. si scende a Passo Coe. Dal passo continuando sulla strada per Folgaria si prende la prima strada sulla destra diretta al rifugio Stella d'Italia per poi ad un bivio entrare nel fitto bosco lungo una forestale che ci condurrà prima a malgo Ortesino o poi  all'Hotel omonimo
Come arrivare: sopra Folgaria, giunti al bivio di passo Sommo si prende sulla destra la strada diretta ai Fiorentini e si continua per qualche km fino al posteggio presso l’hotel Ortesino. Il sentiero parte dal posteggio in direzione sud
Si lascia l'auto nel grande parcheggio di fronte all'hotel Ortesino, a pagamento durante la stagione invernale 
Questa grande mappa è situata all'inizio del percorso e permette di capire esattamente dove ci si trova. Il paesaggio dell'altopiano in questa parte è fatto di valloni boscosi dove è facile perdere l'orientamento se si esce dal sentiero, quindi è meglio avere con sè una mappa o il gps anche se il segnale spesso manca. La segnaletica dei sentieri è comunque adeguata

La segnaletica è chiara
Iniziamo a salire su questa sterrata che inizialmente attraversa il bosco
Usciamo ben presto dal fitto bosco sui pascoli della malga sempre in leggera salita. Siamo sull'altopiano cimbro, un vasto e boscoso territorio con una storia molto interessante dal punto di vista etnico e linguistico. Vi si parla tuttora una lingua germanofona, il cimbro, o zimbar e sussiste ancor oggi nella popolazione della magnifica comunità degli altipiani cimbri (Folgaria, Lavarone e Luserna) un'identità culturale che affonda le sue radici in tempi antichi ed è stata preservata grazie all'isolamento di questi territori montani  E' la lingua di cui parla spesso nei suoi libri lo scrittore Mario Rigoni Stern  nato ad Asiago, terra cimbra
Siamo presto in vista di malga Vallorsara (40' dalla partenza). Presumo che il toponimo indichi la presenza dell'orso, almeno in tempi antichi, anche se il plantigrado sull'altipiano si è fatto recentemente vedere in questi boschi da quando è stato reintrodotto nel Trentino
Malga Vallorsara
Malga Vallorsara a 1510 m. è anche un agritur. Durante la stagione estiva ospita le 60 mucche di maso Engher di Folgaria presso il quale viene conferito il latte per la successiva lavorazione

Nella locandina del rifugio l'orso non appare mentre tra gli animali che abitano la zona compare il lupo, proveniente dai Lessini e ormai insediatosi stabilmente sull'altopiano
Lasciamo malga Vallorsara dopo aver bevuto un buon caffè e raccolto dal gestore alcune notizie sull'agritur 
Il pascolo di malga Vallorsara. Sullo sfondo il Cornetto di Folgaria e il Becco di Filadonna
Ad un bivio procediamo dritti su una traccia ben evidente.
Bastano pochi minuti per guadagnare altri 100 m. di quota e giungere a bocca di Val Orsara dove il nostro sentiero intercetta il sentiero europeo E5 o 124 proveniente dal passo della Borcola via Monte Maggio e diretto a Forte Cherle e Carbonare

Dopo aver attraversato la magnifica e solitaria Val Orsara scendiamo verso passo Coe da dove sentiamo provenire lo spiacevole rumore delle auto di passaggio sulla Fogaria-Tonezza. La costruzione che si vede sulla sinistra è una specie di skilift di nuova generazione
Noto che dall'ultima volta che sono stato qui sono sorte nuove costruzioni, piccole per fortuna e in legno così che il paesaggio non è molto mutato. Passo Coe è il punto di partenza di un noto anello di sci da fondo. In estate è frequentato dai bikers che qui trovano molte piste predisposte per loro e dagli escursionisti perlopiù diversamente giovani com'è il nostro caso. Lasciamo passo Coe percorrendo per qualche centinaio di metri la strada che scende verso Folgaria fino ad intercettare sulla destra la strada sterrata dei Francolini che porta al rifugio Stella d'Italia e al passo Sommo
La seguiamo per circa 1 Km fino a questo cartello sulla destra indicante la direzione per il ritorno a Malga Vallorsara
Scendiamo lungo questa bella strada forestale sino a raggiungere un bivio: la strada a destra riporta a malga Vallorsara mentre quella a sinistra scende lungo il vallone dove è situata malga Ortesino. Decidiamo per quest'ultima direzione 
Mentre scendiamo notiamo gli effetti della tempesta dello scorso autunno sui boschi di conifere, notoriamente prive di radici profonde. Il vento ha duramente colpito alcune zone lasciandone intatte altre

Il vallone sbocca in un'ampia radura dove ci sono cataste di tronchi pronti per essere trasportati a valle. Su suo versante sinistro imbocchiamo il sentiero che porta a malga Ortesino, posta su un'altura e che troviamo stranamente chiusa nonostante attorno ci siano mucche al pascolo. Facciamo qui la nostra pausa pranzo mentre Artax annusa la tana di qualche animale, probabilmente una talpa e si mette a scavare


Da malga Ortesino si distingue in lontananza e al centro la mole di Cima d'Asta 2847 m., la montagna più alta della catena dei Lagorai e sulla destra quella di Pizzo Levico  o Cima Vezzena 1908 m.

Finita la pausa non ci resta che scendere per alcuni tornanti lungo il sentiero sottostante la malga per raggiungere l'Hotel Ortesino dove prenderemo l'ultimo caffè che andrà a suggellare la piacevole gitarella di oggi.

Scarica la traccia gps da Wikiloc





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