Rifugio e santuario di Santa Croce di Latzfons


Lunghezza: 15 Km
Dislivello: 898 m
Tempo: 4h20
Altitudine max: 2389 m
Difficoltà: facile


Se fatta in una giornata con il cielo terso e con il sole ricorderete questa facile escursione per lo straordinario panorama che offre sui principali gruppi dolomitici dell'Alto Adige e non solo. Adatta a tutti, si svolge per la maggior parte del percorso su una larga e comoda forestale che solo nel tratto finale (50') diviene ripida. Ci sono due punti di ristoro, uno lungo il percorso (Rifugio Chiusa al Campaccio/ Klausner Hütte) e uno in cima (rifugio Santa Croce/ Schutzhaus Latzfonserkreuz) vicino ad una splendida chiesetta che è anche uno dei più alti luoghi di pellegrinaggio in Europa. Volendo in un'ora si può salire in vetta al vicino monte San Cassiano con un panorama ancora più vasto. Noi ci siamo limitati a salire fino al vicino passo del Lucolo (Luckl Scharte) da dove si apre un bel panorama sulla Val Sarentino e sull'Alpe di Villandro

Come arrivare: all'uscita dalla A22 a Chiusa si seguono le indicazioni per Velturno e Latzfons. Un volta in paese si continua su strada asfaltata fino al maso Kühhof dove si trova un ampio parcheggio libero
Il parcheggio a quota 1560 m. e l'inizio della forestale 
E' una splendida fresca giornata di settembre e la visibilità è ottima così che non è difficile scorgere già da qui il santuario (nel cerchietto rosso)
Si sale su una larga forestale, segnavia 1, dove ogni tanto passa qualche macchina, suppongo siano proprietari di masi e terreni agricoli
Ci troviamo in uno splendido angolo delle alpi sarentine, tra ampi pascoli e boschi di conifere
Verso est il gruppo del Sassolungo e Sassopiatto
Su questo cartello si legge: "l'agricoltura di montagna non ha futuro con il lupo". Veniamo così a sapere che anche qui ci sono stati degli attacchi al bestiame da parte di branchi di lupi. Pensavamo fosse solo un problema del Trentino ma a quanto pare il fenomeno interessa ormai tutto l'arco alpino
Dopo un'ora e mezza di tranquilla camminata in leggera salita raggiungiamo la Klausner Hütte, il rifugio Chiusa al Campaccio 1920 m.

 

Nei pressi del rifugio c'è un tratto di recinzione elettrificata e Artax si prende una bella scossetta, per fortuna senza conseguenze.
Un po' sopra il rifugio sopra un dosso si trovano questi due splendidi masi 
Da qui il santuario e il vicino rifugio non sono più tanto lontani ma ci aspetta la parte più ripida da affrontare lungo il versante sud-est del monte Ritzlar 
La scritta sul frontone della Saltner Hütte dice che siamo a quota 2001 m. Il santuario si trova circa 300 m. più in alto a un'ora circa di cammino. Poco dopo questi due masi inizia la Via Crucis che ci accompagnerà con le sue 15 stazioni nell'ultimo ripido tratto 

Sull'altra baita c'è tutta la segnaletica in tedesco. La scritta Heilig kreuz in Ritzlar significa "Santa Croce sul Ritzlar"
Un  tipico capitello dell'Alto Adige. Sullo sfondo i verdi prati della Kühbergalm, l'Alpe delle Vacche

In un avvallamento passiamo questo piccolo guado e per Artax è un'occasione per bagnarsi le zampe, rituale d'obbligo nei ruscelli di montagna
Sullo sfondo le Odle e in basso i due masi  visti nelle foto precedenti
Inizia il tratto più ripido

Una delle 15 stazioni della Via Crucis
Raggiungiamo una larga radura (Kessel) posta nelle vicinanze della chiesa dove si trova un'importante crocevia di sentieri. Nelle leggende locali era luogo di incontro di streghe e mostri di montagna


Al centro della radura campeggia un imponente crocifisso 
Escursionisti in marcia lungo il Kessel
Ed eccoci al Santuario della Santa Croce di Latzfons (Kreuzkirchlein). La sua storia è interessante e si può leggere in questa pagina. Ogni anno  la statua lignea del Signore Nero (Schwarzen Herrgottdalla chiesa parrocchiale di Latzfons dove dimora durante l'inverno viene portata con una processione che si svolge il penultimo sabato di giugno nella chiesetta-santuario. A metà ottobre viene riportata in paese
L'interno della chiesa Latzfonser Kreuz in stile neogotico con il Cristo Nero
Troviamo il vicino rifugio Santa Croce molto affollato ma con una giornata così non poteva essere altrimenti. Siamo a quota 2306 m. Troviamo un tavolo libero e ordiniamo anche noi qualcosa. Il personale è giovane e molto gentile

Do un'occhiata all'interno del rifugio, piccolo ma accogliente


Ma lo spettacolo più bello è offerto da questo straordinario orizzonte
Questa è solo una parte del panorama che si gode dal terrazzo del rifugio
Dopo aver pranzato decidiamo di fare due passi salendo al passo del Lucolo
Il rifugio è stato ricostruito nel 1952 dopo un periodo di abbandono ed è gestito dalla parrocchia di Latzfons

Raggiungiamo in 40' e con poco sforzo il  passo del Lucolo  a 2370 m. Da lassù si apre il panorama sull'Alpe di Villandro e la val Sarentino
Dopo esserci riempiti gli occhi di tanta bellezza ritorniamo a valle lungo lo stesso percorso
Neve permettendo l'escursione può essere fatta anche in inverno 
La discesa al parcheggio dura 1h30 circa 

Scarica la traccia gps da Wikiloc 

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