Rifugio Somator da Patone

Lunghezza: 11,13 Km
Dislivello: 710 m
Tempo in movimento: 4h
Altitudine max: 1310 m
Difficoltà: facile

Da Patone, paesino alle pendici del monte Stivo, una stradina si dirige verso Lenzima. La seguiamo fino ad un incrocio in vista di Castel Corno. Prendiamo sulla destra una stradina asfaltata che ci porta sui terrazzamenti prativi di Nagustel. Ora su sterrata e in un bosco molto fitto raggiungiamo l'incrocio con la strada che da Bordala va a malga Somator. Dieci minuti ci bastano per raggiungere il posto di ristoro che troviamo a sorpresa aperto anche se, nel rispetto delle disposizioni dell'emergenza sanitaria, è possibile mangiare solo all'aperto. Nel ritorno scendiamo  lungo il ripido sentiero 642 chiamato "la direttissima " che ci riporta a Patone passando per località Nandrom e per un fitto bosco avaro di punti panoramici. In caso di pioggia fare molta attenzione al terreno scivoloso!
Come arrivare: da Rovereto si prende la strada per Isera e Patone. Un posteggio si trova nella piazza della chiesa e un altro più avanti sulla strada per Lenzima. Dalla piazza della chiesa con una piccola scalinata si raggiunge la stradina per Lenzima che seguiremo fino a Castel Corno
Troviamo da parcheggiare in piazza del paese vicino alla chiesa. Da lì c'è una scaletta che ci porta sulla strada per Lenzima
La strada per Lenzima. Più avanti alla fine del paese c'è un  ampio parcheggio
Patone è una frazione del comune di Isera con una popolazione di 276 abitanti. E' punto di partenza per numerose passeggiate. Sullo sfondo la Val Lagarina  
Dopo meno di mezz'ora arriviamo ad un incrocio. Noi prendiamo a destra. Continuando a sinistra invece si va verso Castel Corno e Lenzima
La stradina è stretta ma asfaltata
Raggiungiamo un primo terrazzamento ai cui margini crescono grossi faggi


Continuiamo a salire fino ad un incrocio dove lasciamo la stradina asfaltata per seguire una sterrata che ci porta a Nagustel, un ridente pianoro in parte coltivato dove incontriamo altri escursionisti e mtb
La sterrata compie un ampio tornante destrorso su pendenze moderate ed entra poi in un bosco molto fitto dove ancora si notano le ferite inferte dalla tempesta Vaia
Alla sella del monte Somator arriviamo all'incrocio con la strada che collega passo Bordala con malga Somator. Giriamo a sinistra e percorriamo l'ultimo breve tratto in saliscendi
Malga Somator è  facilmente raggiungibile con tutti i mezzi per cui è meta frequentata. Anche oggi nonostante il tempo incerto ci sono molti escursionisti ma anche amanti della moto e della bici. Si ordina all'ingresso e si mangia sui tavoli all'aperto o sulle panchine del prato vicino



Dalla malga il bel panorama verso sud con la Val Lagarina e lo Zugna in primo piano. Il tempo sta mettendosi al brutto e dopo un delizioso spuntino annaffiato da un ottimo Marzemino decidiamo subito per il ritorno
La bella faggeta nelle vicinanze della malga
Seguiamo il cammino dell'andata fin dopo l'incrocio dove ad un bivio ci aspetta una forestale con le indicazioni per Patone 
In località Nandrom abbandoniamo la sterrata e giriamo a sinistra sul sentiero 642
In fondo a questa proprietà coltivata a vite all'interno della quale scende il nostro sentiero è stata posta una recinzione (?) che bisogna sormontare
Il sentiero 642 che collega Patone ai terrazzamenti di Somator è  decisamente ripido e per questo viene chiamato "la direttissima". Anche qui la vegetazione è coprente e dobbiamo fare molta attenzione a non scivolare sui massi resi viscidi dalla pioggerella che ha cominciato a cadere da quando abbiamo lasciato la malga
Il sentiero porta dritto in paese. Si esce dal bosco in prossimità di un acquedotto e si continua  su una stradina interpoderale. 
Via Belvedere con la segnaletica del sentiero
Sono le tre, il paese sta facendo la siesta, non c'è nessuno in giro. Per una stradina e una serie di scalinate raggiungiamo la piazza dove una fontana fa la felicità di Artax


Scarica la traccia gps da Wikiloc

Vedi la mappa di tutte le escursioni del blog




Commenti