Lunghezza: 13,5 Km
Dislivello: 693 m.
Tempo in movimento: 4h15'
Altitudine max: 1493 m.
Difficoltà: media
Questa piacevole escursione si svolge ai piedi della catena del Baldo ed è una delle più note tra quelle che visitano le malghe della zona. Il quadro è bucolico, rari sono gli incontri lungo il sentiero e il silenzio invita alla contemplazione della natura. Complice una carente segnaletica abbiamo affrontato il giro in senso antiorario, affrontando così il tratto più duro nella parte finale e con il senno di poi direi che è meglio compiere l'escursione nell'altra direzione per evitare il salitone finale con le gambe fiacche. Nella parte iniziale prevalgono i tratti pianeggianti su strada forestale cui segue una breve salita che porta nelle vicinanze di malga Artilone, il punto più elevato del giro; dopo malga Acquenere si inizia a scendere in val Domenegal attraversando una bella faggeta lungo il sentiero 652 che conduce all'Albergo "Rifugio del Baldo" e all'attiguo Albergo Alpino, due strutture ricettive entrambe aperte durante la bella stagione. Dopo una visita alla vicina chiesetta della Madonna della Neve si risale la Valle dei Rii prima seguendo per un tratto la strada provinciale e poi su un ripido sentiero scalinato che raggiunge il pascolo di malga Dossioli e infine Prà Alpesina da dove eravamo partiti
Come arrivare: da Rovereto si seguono le indicazioni per Mori-Brentonico. Lasciato il paese, ad un successivo incrocio si seguono quelle per S. Giacomo e poi S.Valentino. Si procede quindi sulla strada diretta al rifugio Graziani e raggiuntolo si continua sulla carrozzabile "G.Graziani" che costeggia interamente il tratto orientale del Monte Baldo fino a raggiungere Prà Alpesina e un ampio parcheggio nei pressi della seggiovia. E' raggiungibile anche da Avio, tramite la strada che risale la Val Aviana fino a Pra da Stua e quindi sale fino al paese

Il nostro parcheggio nei pressi della stazione di partenza della seggiovia. Situata ad una quota di 1.518 m Pra' Alpesina è la località più elevata del Baldo settentrionale

Da Prà Alpesiana scendiamo lungo la strada asfaltata per 200 m diretta a Pra da Stua e imbocchiamo sulla destra il sentierino che porta a malga Dossioli 1435 m. La malga è anche un punto di ristoro ma il gestore al momento del nostro arrivo è assente. Desiderosi di sapere dove inizia il sentiero delle malghe indugiamo sul da farsi poi alla fine passante ci indica un cartello situato sul bordo di un prato sottostante la malga
Scendiamo lungo il pascolo
Ecco il cartello che cercavamo
La sterrata che seguiamo è una strada di servizio che collega le varie malghe. Dopo un primo tratto ombroso in leggera discesa esce sul pascolo di malga Trembari 1387 m. La malga è gestita e pascolata con ovini
Segue un tratto abbastanza lungo in salita che ci porta nelle vicinanze di malga Artilone 1538 m. senza però arrivarci
Il sentiero ora attraversa una vasta radura prativa pianeggiante situata tra malga Artilone e malga Artiloncino. La prima è aperta e ospita 40 bovini in lattazione mentre la seconda è chiusa. L'erba del suo pascolo è destinata allo sfalcio effettuato alla fine di luglio
Malga Artiloncino
Sullo sfondo il passo del Cerbiolo, più in basso si scorge malga Acquenere dove faremo pausa pranzo. Il passo, posto tra il monte Cerbiolo a sinistra e la più alta cima delle Redutte a destra, era sul confine tra l'Austria e la Serenissima e successivamente tra Impero austro-ungarico e Regno d'Italia. Ora segna quello tra Trentino e Veneto
Intorno a malga Acquenere vediamo delle giovani mucche al pascolo. I gestori della malga non sono presenti tutti i giorni
Artax mal sopporta il sole cocente del mezzogiorno e allora l'ombrellino di Maurizio è provvidenziale
Scendiamo ora in val Domenegal inoltrandoci di nuovo nel bosco
Il bivio con il sentiero 652 che ora seguiremo in discesa. Il lungo sentiero parte da sopra Avio e porta al monte Telegrafo attraversando una grande varietà di ambienti. La parte che sta sopra la strada del Generale Graziani è di competenza del CAI di Verona
All'incrocio c'è questa mappa indicante un giro delle malghe del Baldo lungo 16 Km
Attraversiamo, alternando tratti in discesa a qualche breve salita, una bellissima faggeta caratterizzata da piante ad alto fusto. La canopea lascia filtrare una piacevole luce zebrata
Il sentiero è chiamato Via de l'Or
Al bosco segue il pascolo di malga Domenegal. Anche qui l'erba è alta
Accanto a malga Domenegal, anch'essa chiusa, crescono due grosse piante che sembrano proteggerla
Nei pressi della malga ci sono il ristorante rifugio "Monte Baldo"...
...e l'Albergo Alpino, entrambi aperti e dove si respira un'aria molto familiare
Procediamo sul sentiero 653 che per un po' diventa una stradina asfaltata; percorso 1 km arriviamo nei pressi del santuario della Madonna della Neve
Il pannello racconta la storia della chiesetta, punto di raccolta per secoli degli abitanti della zona. Il santuario fu eretto nel '600 per sostituire un precedente luogo di culto ricordato già nel Trecento. E' un edificio molto semplice con una navata unica, priva di decorazioni. Madonna della Neve è uno dei titoli con cui viene chiamata Maria
Al Santuario, complice una carente segnaletica, abbandoniamo il lungo sentiero 653 diretto alla Bocca del Creer e risaliamo a sinistra il versante erboso nei pressi di una casa raggiungendo la sovrastante strada provinciale che sale sul versante sud della Valle dei Rii. Camminiamo per circa 2 km fino a che sulla sinistra ad aspettarci ritroviamo il sentiero delle malghe perso al santuario
La salita della scalinata fatta di solidi gradini in legno è parecchio ripida soprattutto se si affronta a fine escursione con le gambe infiacchite! L'immagine in basso indica la direzione di marcia in senso orario di una gara che si è svolta sul tracciato del giro delle malghe
Arriviamo infine alla recinzione del pascolo di malga Dossioli dove si trova un cancelletto che indica la fine (o meglio l'inizio!) del giro e capiamo perché non l'avevamo potuto vedere la mattina: non un cartello o una semplice freccia a indicarlo, solo due esili paletti quasi invisibili da lontano!
A malga Dossioli ci concediamo una meritata pausa e poi continuiamo fino a Prà Alpesina sotto nuvole minacciose.
Si conclude così questo bel giro rilassante nella splendida natura del monte Baldo da ripetere in autunno sotto le calde tonalità dei faggi.
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Bel resoconto.
RispondiEliminaLe consiglio il giro completo (23km) in cui si toccano tutte le malghe del Comune di Avio presenti sul Baldo (comprese Pian della Cenere, Trattesoli, Lavacchio e Fassole), partendo da Madonna della Neve e proseguendo nella direzione opposta a quella da voi presa, ovvero partendo da Malga Pian della Cenere raggiungendo il passo del Cerbiolo per poi proseguire verso loc. Acquenere.
Colgo l'occasione per alcuni chiarimenti visto alcuni vostri dubbi, Malga Trembarì è gestita e pascolata con ovini, Malga Artillone è aperta e caricata con circa 40 bovini i lattazione, a Malga Artilloncino (privata) l'erba è alta perchè è destinata esclusivamente allo sfalcio a fine luglio e non viene caricata per disposizioni provinciali. Malga Acquenere è aperta e caricata con bovini giovani, i gestori non sono presenti tutti i giorni e stessa identica cosa vale per Malga Val Domenegal Seconda (privata).
Spero di essere stato utile.