
Lunghezza: 18,2 Km
Dislivello: 1061 m.
Tempo in movimento: 6 h
Altitudine max: 2424 m.
Difficoltà: media
L'Alpe Lusia è parte della catena di Bocche, la lunga dorsale che divide la val di San Pellegrino dalla val Travignolo. Si trova al cospetto delle Pale di S.Martino e alle porte del parco naturale di Paneveggio. L'escursione si svolge in senso antiorario con partenza da Castelir, località sciistica sopra Bellamonte e si porta in quota su sentiero non numerato nel bosco raggiungendo il pascolo di malga Canvere. Su strada forestale pianeggiante, sentiero 623, si raggiunge in breve Malga Bocche, posta in splendida posizione di fronte alle Pale. Si continua verso nord sul sentiero 621 che risale ripidamente un impluvio fino a raggiungere il maggiore dei tre laghi di Lusia. Nei pressi si trova il bivacco S. Redolf, sempre aperto. Si continua in direzione ovest sul 633 risalendo in diagonale il versante est del Gronton fino alla Trincea, un piccolo valico che separa la conca dei laghi dai pascoli di Lasté. Si scende di quota e si procede poi su sentiero pianeggiante fino alle due baite di Lasté, in posizione panoramica sulla catena dei Lagorai. Si abbandona poi il sentiero diretto al passo di Lusia scendendo liberamente lungo le balze erbose e poi nel bosco in direzione di malga Canvere. Da lì si ripercorre il sentiero dell'andata fino a Castelir

Come arrivare: Da Predazzo in val di Fiemme si gira a destra sulla strada per il passo Rolle. Superata la località di Bellamonte si prende a sinistra la strada asfaltata che porta agli impianti di risalita situati in località Castelir (1553 m.), dove si parcheggia

Da Castelir parte il sentiero non numerato ma segnalato "malga Canvere" che entra nel bosco e in costante salita raggiunge il pascolo della malga in circa 50'

Un primo scorcio delle Pale

Questi sono i Lagorai, già imbiancati pur essendo solo settembre

Il sentiero fiancheggia alcune baite

Arrivati sul pascolo l'orizzonte si apre

Un rapace, probabilmente un'aquila, volteggia in cerca di una preda. Sullo sfondo la lunga catena dei Lagorai

Le pale dal pascolo di malga Canvere

Vicino alla malga ci sono delle baite

Da qui passa il lungo sentiero 623 che collega malga Vallazza a Passo Lusia

Ci incamminiamo sul 623 che qui attraversa il bel pascolo e poi si inoltra nel bosco di pini cirmoli


Deliziose casette in legno in località Canvere

Dopo un lungo tratto pianeggiante segue una breve salita nel bosco che porta al pascolo di malga Bocche

Il panorama da malga Bocche sulle Pale è splendido

Da destra il Cimon della Pala, cima Vezzana e in mezzo quello che resta del ghiacciaio del Travignolo (foto Maurizio)

E' il primo giorno di chiusura della malga

Il gestore sta raccogliendo il materiale nel suo mezzo. Resterà aperto solo il bivacco visibile sulla sinistra

Lasciamo la malga e ritorniamo sul sentiero fino a ritrovare il crocevia
Seguiamo il sentiero 621che risale la Val dei Laghi alternando dolci ondulazioni, radure e pascoli con un bosco di pini cembri

Questa è una video trappola che probabilmente sta registrando anche il nostro passaggio

Attraversiamo questo ponticello che ci porta sull'altro versante della valle

Il pascolo di malga Bocche si estende in quota

Dopo un largo tornante il sentiero si avvicina al corso del torrente nella parte stretta dell'impluvio

Qui incontriamo due ragazze che stanno scendendo. Preoccupate ci dicono che stavano sedute vicino al lago quando hanno visto un orso sull'altro versante sotto cima Bocche muoversi e poi alzarsi in piedi! Non credevo ci fossero orsi da queste parti. Continuiamo con prudenza

Incontriamo anche delle chiazze di neve che fanno la gioia di Artax

Raggiungiamo senza altri incontri il più grande dei tre laghi di Lusia. Il vicino bivacco Sandro Redolf a 2333 m. è aperto ma l'arredo è spartano, serve solo per ricovero di emergenza. Sullo sfondo Cima Bocche 2745 m.

Nella Val dei Laghi ci sono altri due laghetti non visibili da qui

Tira un vento gelido che ci spinge a ripartire subito. Ora siamo sul 633 che risale un ripido versante verso sud con breve un traverso


Sotto di noi la Val dei Laghi appena percorsa

Raggiungiamo un piccolo valico chiamato la Trincea 2425 m. Tutta la zona, soprattutto sotto cima Bocche e cima Juribrutto fu teatro di guerra


La vasta e dolce dorsale che scende da cima Bocche. In mezzo si vede anche uno dei tre laghi, l'altro si trova in una conca posta sopra il lago maggiore

Verso la foresta di Paneveggio e le Pale di S.Martino

Sceso dalla Trincea il 633 traversa pianeggiante i Lasté di Lusia

Raggiungiamo le due baite di Lasté, luogo ideale per il nostro spuntino


Decidiamo di scendere a malga Canvere tagliando per la vasta brughiera che tappezza la dorsale. Dobbiamo stare attenti a dove mettere i piedi per evitare buchi nascosti ma le difficoltà sembrano limitate


(foto Maurizio)


L'erba e le piante che stanno virando ai colori caldi dell'autunno creano un piacevole contrasto

Facciamo spesso il punto usando il gps per non perdere la direzione ma la difficoltà maggiore è nel trovare la traiettoria più comoda evitando anfratti e punti scoscesi



Ormai in prossimità di Canvere intercettiamo un antico tratturo segnato sulla mappa che si riporta velocemente alla malga

La malga è inondata dalla luce del tramonto. Qualcuno abita in quelle case, vediamo dei cani ed un'auto parcheggiata

Continuiamo la discesa ripercorrendo il sentiero dell'andata

Sulla grande foresta di Paneveggio stanno per scendere le ombre della sera

(foto Maurizio)
(foto Maurizio)


Quando raggiungiamo Castelir è ormai quasi notte
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