I laghi di Lamar

 

Lunghezza: 10,4 Km
Dislivello: 347 m.
Tempo in movimento: 3 h
Altitudine max: 935 m.
Difficoltà: facile

In questa breve escursione di mezza montagna si attraversano tre ambienti: i vasti prati ai piedi della Paganella nell'andata (località Prada), il bosco misto di faggi, betulle, larici e abeti e infine i laghi di Lamar sulla via del ritorno. La stagioni migliori per andarci sono la primavera e l'autunno, la prima per la fioritura dei colchici sui prati, la seconda per il magnifico foliage che accende il bosco. Dei due laghi quello di Lamar  è sicuramente il più bello: circondato da un bosco di faggi secolari e da una parete rocciosa, con un prato che funge da spiaggia, è un luogo di grande bellezza ed armonia. La zona è molto frequentata in estate dai trentini in cerca di frescura e relax. La breve escursione ha un dislivello modesto ed è alla portata di tutti
Come arrivare: da Trento si seguono le indicazioni per la Valle dei Laghi. Superato l'abitato di Cadine si seguono le indicazioni sulla destra per il paese di Terlago e successivamente per Monte Terlago, frazione ai piedi della Paganella. Si attraversa in salita il paese per andare a parcheggiare in località Prada in uno slargo da dove partono diversi sentieri
Il parcheggio in località Prada 695 m. si trova appena sopra il paese di Monte Terlago. Da lì partiamo seguendo il sentiero 682 per il lago di Lamar
All'inizio incontriamo dei lavori sulla stradina che aggiriamo in qualche modo
Prada come dice il suo nome è un altopiano caratterizzato da vaste radure frammiste a bosco. Ci troviamo al limite della valle dei Laghi, tra la Paganella, visibile sulla sinistra e il monte Soprasasso che la separa dalla valle dell'Adige 
La nostra stradina è pianeggiante, talvolta in leggera salita e permette di ammirare in pieno relax i sovrastanti bastioni rocciosi della Paganella
In mezzo ad un prato notiamo una larga pozza formatasi dopo le recenti piogge. Artax si è già messo a scorrazzare felice su un prato così curato da sembrar far parte di un terreno da golf. La presenza di 7 laghi (Lamar, Santo, Terlago, Santa Massenza, Toblino, Lagolo e Cavedine)  fa sì che la valle che da Terlago scorre fino alla basso Sarca si chiami appunto "Valle dei Laghi" 
E' ancora presto, il sole stenta a farsi strada tra le nuvole e i colori del bosco sono ancora un po' spenti. La Paganella è parzialmente avvolta dalle nebbie
Attraversata Prada entriamo nel bosco giungendo presto a questo bivio in località Daiole Prada a  quota 820 m. Il sentiero sulla destra scende al lago ma noi tiriamo dritto sul 682
Proseguiamo per circa 2 km in più marcata salita in un bel bosco misto dove i grossi faggi predominano per numero e grandezza sulle altre specie arboree

Arrivati a questo bivio a 935 m., il punto più alto dell'escursione, abbandoniamo il 682 (Sentier dei Pontesei) diretto a Fai della Paganella e scendiamo lungo questo sentiero di raccordo che andrà poi a confluire nel 681 diretto al lago di Lamar. Un segnale di pericolo indirizzato ai bikers segnala una forte pendenza
Raggiungiamo una radura dove è stato posto il cartello che avverte della possibile presenza di orsi nella zona. Nel 2017 un uomo è stato aggredito tra Lamar e Terlago da un orso. Il fatto ha avuto larga eco nella stampa locale e nazionale. Questo video, realizzato da una persona informata dei fatti,  parla della vicenda mostrando anche le bellezze di questo angolo del Trentino
Questa radura è il Prà della Bedòla, punteggiata da alcuni massi erratici. Da qui il sentiero affronta una ripida discesa su fondo cementato che conduce al lago di Lamar
Sulla riva del lago il 681 va ad incontrare il sentiero 627, parte del cammino di S.Vili che da Trento arriva a Madonna di Campiglio. Sulla sua riva ovest c'è questo bel prato che funge da spiaggia mentre sul lato est il lago è delimitato da un anfiteatro roccioso e dal bosco
La frequentazione estiva delle sue rive da parte dei trentini che qui giungono numerosi per trovare refrigerio nella calde giornate estive giustifica questa elegante postazione per bagnino
Il lago riempie una conca creata dall'erosione dell'antico ghiacciaio ed è interessato da fenomeni carsici. Le sue acque, profonde in media 4 m., sono molto pulite e pescose
Sulla sponda orientale, a circa 30 m. di altezza rispetto al lago, si apre una profonda cavità di origine carsica, l'abisso di Lamar che ospita numerose specie di pipistrelli
Il bar-pizzeria "Ai tre faggi". Nei pressi c'è anche un campeggio
Continuando sul sentiero 627 si attraversa una zona di depositi alluvionali lunga 150 m. che separa il lago di Lamar dal vicino lago Santo. Entrambi hanno la stessa origine ed evoluzione 
Il lago Santo è più profondo (16 m.) e più esteso del lago di Lamar. I colori caldi della faggeta che lo circonda si riflettono nelle sue acque color smeraldo. Anche i canneti ai margini con giunchi e ninfee creano contrasti cromatici
I due laghi  ospitano numerose specie di pesci come il luccio, la carpa e l'anguilla
Rientriamo nel bosco e per un po' seguiamo la stradina che porta al parcheggio ma giunti all'altezza di un prato giriamo a sinistra spostandoci sull'altro versante della valletta e continuiamo seguendo un sentiero che costeggia un muretto di grossi sassi e una recinzione
Risalito un dosso scendiamo in località Le Vallene, zona residenziale dove tra le villette troviamo una zona verde con una panchina utile alla nostra pausa pranzo. Ora non ci resta che scendere al vicino bivio e risalire a Monte Terlago e infine al parcheggio.

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