Lunghezza: 9 Km
Dislivello: 351 m.
Tempo in movimento: 3 h
Altitudine max: 1194 m.
Difficoltà: facile
Dislivello: 351 m.
Tempo in movimento: 3 h
Altitudine max: 1194 m.
Difficoltà: facile
Ero già andato a malga Cimana ma mai in inverno. Si tratta di una bella escursione adatta a tutti. Il percorso si svolge per la massima parte nel bosco che dopo una nevicata diventa bellissimo. Il percorso parte dal parcheggio del Capitello di Doera, situato all'altezza del bivio che porta all'hotel Lago di Cei, poco prima di giungere al lago. Nel primo tratto si segue per meno di 1 km. la stradina asfaltata che si inoltra nel bosco per poi abbandonarla dove inizia a sinistra il segnalato percorso per Cimana (percorso Cimana B). Si prosegue lungo il lato sinistro della palude risalendo quindi la costa e arrivando al bivio del Capitello di Costole dove giunge il sentiero proveniente dal lago di Cei. Si prosegue in direzione nord passando per località Costole dove si trovano alcune seconde case. Raggiunta la testata del vallone situato sopra Prà dall'Albi (Bocche di Cimana) la traccia si orienta a est e attraverso zone boscose e radure raggiunge il suo punto più elevato spianando poi in vista di malga Cimana. Su un dosso vicino alla malga c'è un punto panoramico sulla Vallagarina. Il ritorno avviene sulla stradina asfaltata che ci riporta a Prà dall'Albi e quindi in località Trasiel dove si trova l'eremo di S. Martino risalente al X° secolo, meritevole di una digressione. Ritorno al parcheggio sulla stradina percorsa nell'andata

Come arrivare: da Rovereto si seguono le indicazioni per il lago di Cei. Poco prima di giungere in riva al lago, in corrispondenza di un bivio (indicazioni per l'hotel lago di Cei) e di un capitello c'è un parcheggio sulla destra
La seguiamo per 900 m. fino all'inizio del sentiero "Percorso Cimana B". Ci troviamo in una riserva naturale, precisamente nel biotopo di Prà dell'Albi-Cei, una zona umida di grande interesse naturalistico
Raggiungiamo in breve Prà dell'Albi o Prato di S.Martino, una delle due vallette comprese nel biotopo. L'altra è quella del lago di Cei, molto più nota per le sue bellezze naturali. Avevo visitato questi luoghi nel corso di una precedente escursione
In fondo alla valletta, oltre il canneto e la zona paludosa si scorgono i masi di Prà dell'Albi. La conca ospita un laghetto intermittente che si riempie solo dopo il disgelo o dopo piogge torrenziali
Questo paesaggio ha visto passare il tempo senza batter ciglio. Chissà chi ha costruito quei masi solitari e chi ci viveva. Nelle vicinanze si trova un maestoso tiglio bicentenario e alto 20 m.
Dopo aver costeggiato il laghetto il sentiero inizia a risalire il versante orografico destro della valletta
Raggiungiamo località Costole, poche seconde case sparse nel bosco e procediamo in direzione nord
La neve fa risaltare il groviglio delle fronde
In alcuni punti la neve ha piegato i rami degli alberi e ristretto il sentiero
In altri per procedere dobbiamo piegarci come questo albero
Il paesaggio è povero di scorci panoramici ma qui l'incanto è rappresentato dagli alberi carichi di neve
Raggiungiamo una prima radura. Il sentiero ora procede in direzione est e alla faggeta subentrano le conifere
Dopo questo bivio posto in una bella radura inizia l'ultimo tratto in salita. Siamo a Bocche di Cimana
Segue un alternarsi di radure e tratti nel bosco
Il paesaggio è incantevole!
Dopo aver raggiunto il punto più alto a 1194 m. il sentiero si fa pianeggiante
Arriviamo a malga Cimana dei Presani 1177 m. dopo circa due ore di cammino
La malga è proprietà del comune di Villalagarina ed è situata sul piccolo altopiano boscoso del Doss Pagano. E' stata ristrutturata per diventare un agritur con possibilità di pernottamento. I Presani sono gli abitanti del paese di Pedersano
Le rosse bacche del sorbo degli uccellatori
Oltre alla ristorazione in estate la malga, gestita da tre ragazze, propone un ricco programma di eventi che vanno dai corsi di yoga alla presentazione di libri
Nello stallone troviamo un angolo dove poter fare una rapida pausa pranzo
Se si vuole continuare, da malga Cimana dei Presani si può raggiungere malga Cimana dei Pomaroli seguendo questo sentieroNel ritorno seguiamo la stradina asfaltata che ci riporterà al Prà dell'Albi e al parcheggio (3 km)
Si scende lungo il versante di una valletta che offre uno scorcio panoramico sulla catena dello Stivo-Bondone
Tracce di lepre
La stradina sbuca nella conca di Prà dall'Albi all'altezza dei masi Pergher dove si trovano secolari faggi e una fontana
Proseguiamo costeggiando per un tratto la palude, habitat propizio a tritoni, rane e salamandre. Lungo la strada si trova anche una calchera
Decidiamo di fare una breve digressione (20') per salire alla chiesetta-eremo di S. Martino in Trasiel, segnalata da un pannello e posta su un'altura poco lontano dalla strada. Non la possiamo ignorare se non fosse altro per la bellezza del luogo su cui sorge. Il romitorio possiede una chiesetta con una facciata in semplice stile romanico ed ha origini molto antiche (X° secolo)
Si pensa che l'eremo per un periodo tra il '600 e '700 fosse abitato da una piccola comunità e che fungesse anche da ospizio per chi si trovava a transitare (il termine trasiel o trasandario può significare transito) lungo i sentieri che collegavano la Val Lagarina e la Valle del Sarca
In epoca medioevale questa zona era frequentata più che il fondovalle, allora ritenuto insalubre e insicuro. Sembra che fosse anche l'unica pieve dove si potesse celebrare il battesimo e che qui fossero portati a battezzare anche i neonati dei paesi della val di Cavedine. Su Youtube c'è un video che racconta in musica la vita dell'eremita Lorenzo qui vissuto
Il panorama sulla Val Lagarina dal terrazzo dell'eremoRiprendiamo il cammino di ritorno aggirando la parte inferiore di Prà dall'Albi che troviamo ghiacciata
Prima di ripartire andiamo a vedere il lago di Cei anch'esso ghiacciato. In situazioni normali ci sarebbe un sacco di gente a pattinare ma in quest'anno di restrizioni (2020) appare così
Scarica la traccia gps da Wikiloc
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