Malga Campei da Festa di Brentonico



Lunghezza: 9,3 Km
Dislivello: 512 m.
Tempo in movimento: 3h
Altitudine max: 1471 m.
Difficoltà: facile


Malga-Rifugio Campei è situata alle pendici settentrionali del monte Altissimo di Nago su uno splendido balcone panoramico che si affaccia sulla Val Lagarina. Diversi sentieri la raggiungono. Il nostro parte da Festa, una frazione di Brentonico a 880 m di quota. Il sentiero 650 chiamato anche sentiero delle Oche si inerpica con costante pendenza nel bosco fino ad uscire sul pascolo di malga Campei di Sotto dove si unisce alla forestale Frugnoni che sale dal versante nord e che prenderemo nel ritorno. Continuiamo ora sul sentiero 624 che risale un ampio costone fino al Rifugio-Malga Campei di Sopra a 1470 m.. Il panorama che si gode da lì ripaga ampiamente la faticosa salita. Se non si è ancora stanchi si può allungare l'escursione fino al vicino monte Varagna dove c'è un grande panorama sul lago di Garda. Ritornati sul pascolo di malga Campei di Sotto possiamo scendere sul sentiero dell'andata o, come abbiamo fatto noi, lungo la forestale Frugnoni, meno ripida ma più lunga che in 5 km ci riporta a Festa



Come arrivare: da Mori seguire le indicazioni per Brentonico e senza entrare in paese continuare per qualche centinaio di metri lungo la provinciale SP3 fino a trovare le indicazioni sulla destra per località Festa, distante circa 2Km. Ampio parcheggio gratuito



Dal parcheggio seguiamo le indicazioni per il sentiero 650 che troviamo dopo aver percorso un tratto di stradina che costeggia dei terreni agricoli. La pendenza del sentiero è costante con tratti più accentuati ma senza pause

 
Il sentiero 650 è un lungo sentiero (10,7 Km) che prende il nome di Sentiero attrezzato delle vipere. Parte da S. Valentino di Brentonico, risale con un tratto attrezzato le Crone di Bes e raggiunge la Bocca del Creer; di lì gira a destra e con un tratto pianeggiante perviene a Malga Campo calando poi verso Malga Campei di Sotto e quindi a Festa. Noi ne percorriamo il suo tratto finale



Qualcuno prima di noi è salito al rifugio disseminando ogni sorta di rifiuti, buste di plastica e molte bottiglie di birra. Il rispetto della natura non è per certi personaggi qualcosa di scontato e naturale





Il sentiero non concede tregua ed è avaro di scorci sulla valle



Con un senso di liberazione usciamo sul pascolo di malga Campei di sotto 1306 m. Qui lasciamo il 650 che gira a sinistra e proseguiamo sul 624



Il pascolo di malga Campei di sotto



Poco più avanti incontriamo la forestale proveniente dal fondovalle  che qui va a confluire con il 624. Dal pascolo pianeggiante verso est si apre un vasto panorama con a sinistra il gruppo della Vigolana, il Pasubio e la Zugna al centro e il margine settentrionale dei Lessini a destra



Ritorniamo ad salire lungo due ampi dossi punteggiati da radi e maestosi faggi. Abbiamo ancora 150 m. da macinare. Il tracciato della forestale e questo tratto del 624 sono stati battuti da un mezzo meccanico così che non abbiamo necessità di indossare le ciaspole



Man mano che si sale l'orizzonte si fa più ampio. Quella di fronte a noi è la catena dello Stivo-Bondone con la val di Gresta e il Biaena. La nuvolaglia invece ci nasconde a sinistra la vista dei ghiacciai dell'Adamello-Presanella e del gruppo del Brenta



La Val Lagarina è coperta da una coltre brumosa



In alto scorgiamo il nostro rifugio, ormai vicino



Dopo un ultimo strappo siamo al rifugio Campei di sopra 1470 m.  Qui i vandali, probabilmente in preda all'alcol, hanno lasciato ancora acceso un ceppo e abbandonato una maglietta e una bottiglia di plastica



Deponiamo le nostre cose su un provvidenziale tavolo pieghevole



Dopo aver mangiato il suo non vegetariano pasto Artax inizia il suo turno di guardia sulla valle



Il magnifico balcone naturale di malga Campei è molto frequentato soprattutto in estate anche grazie ai numerosi percorsi in mtb che vi transitano





Il tempo non è un granché e non ci invita a restare a lungo



Le pendici del monte Altissimo di Nago. Dal rifugio di può giungere in vetta con i sentieri 624 e 601 in circa 3 h



Per far provare le ciaspole ad una nostra amica abbandoniamo la traccia per la neve fresca





Scendendo liberamente nella rada faggeta ritroviamo la forestale Frugnoni e decidiamo di usarla per il ritorno. E' decisamente più lunga del 650 ma più agevole (2.3 km contro i 5 km della forestale). La strada scende sul versante della montagna che dà sul lago di Loppio, dapprima compiendo stretti tornanti a cui segue un lungo traverso. Alla fine va a congiungersi con la forestale Brentegana e infine giunge a Festa. Più generosa di scorci del 650 e molto più agevole si rivela comunque piuttosto noiosa



Lungo il percorso troviamo ciuffi di pelo di una lepre che è stata attaccata probabilmente da una volpe. Poco lontano giace la sua carcassa. A causa dell'innalzamento della temperatura siamo obbligati a rimettere le ciaspole per non affondare



La Brentegana con un tratto finale pianeggiante ci riporta a Festa

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