Lunghezza: 15,2 Km
Dislivello: 1070 m.
Tempo in movimento: 3h40
Altitudine max: 2011 m.
Difficoltà: medio
Tempo in movimento: 3h40
Altitudine max: 2011 m.
Difficoltà: medio
Questo suggestivo e interessante anello si svolge in gran parte all'interno della profonda valle che scende dal gruppo dello Sciliar verso il paese di Siusi, solcata dal torrente Rio Freddo o Rio Nero (Schwarzgriessbach). Nel 2006 la provincia di Bolzano ha approntato un percorso geologico ("Sentiero dei Geologi") che la risale fino a raggiungere malga Prossliner, situata sul prativo margine occidentale dell'Alpe di Siusi. Lungo il sentiero geologico sono state poste 10 targhe che ci informano succintamente sulla composizione delle varie rocce che si incontrano.
Lasciato il parcheggio situato nei pressi dell'hotel Bad Ratzes, 1210 m., seguiamo il sentiero 1/1a, attraversiamo il ponte sul Rio Freddo e ci portiamo sulla sinistra orografica della valle cominciando a risalire la gola immersi in un'ombrosa foresta e passando ai piedi di un splendida cascata.. Arrivati ad un bivio nei pressi di una piccola un'area di sosta (tavolo da pic-nic)) lasciamo il percorso geologico (1a) che ritroveremo nel corso della discesa e affrontiamo il tratto più impegnativo dell'escursione risalendo un ripido costone boscoso dove nei punti più scoscesi sono stati poste delle protezioni.
L'orizzonte si apre uscendo dal bosco in vista della Malghetta Sciliar (Schlernboden-Hütte), 1693 m., posta su una bella radura ai piedi delle incombenti guglie dello Sciliar. Possibilità di ristoro. Seguono tratti in leggera salita alternati ad alcuni saliscendi. Assecondando il profilo sinuoso della valle incisa da diversi torrenti attraversiamo dei corsi d'acqua ai piedi di belle cascate. Arrivati ad un bivio abbandoniamo il sentiero 1 diretto al rifugio Bolzano ("Sentiero dei turisti") e scendiamo sul sentiero 10 verso il ponte sullo Schwarzgriessbach per poi risalire sull'altro versante e raggiungere in breve malga Prossliner, 1740 m. La malga è monticata ed è situata in magnifica posizione su un balcone naturale rivolto verso la valle di Siusi e il gruppo dello Sciliar. Possibilità di ristoro.
Proseguiamo e saliamo verso l'Alpe di Siusi seguendo la carrareccia e un sentiero non marcato fino a giungere sui pascoli dell'Alpe in vista del Sassolungo del Sassopiatto e delle Odle. Ritornati a malga Prossliner riprendiamo in discesa il sentiero geologico (1a) dove si susseguono le tavole informative, stando attenti nell'attraversamento di alcuni tratti esposti. Più in basso passiamo su un aereo ponte affacciato sulla forra che ci riporta sul versante orografico sinistro e poco dopo raggiungiamo il bivio con il tavolo da pic-nic che avevamo incontrato al mattino. Da qui al parcheggio si ripercorre il sentiero dell'andata. Il percorso, a causa dei tratti scoscesi ed esposti, a differenza di quanto si dice in alcuni siti non mi sembra adatto a famiglie con bambini
Escursione effettuata il 10/6/2021
Come arrivare: All'uscita della A22 a Bolzano Nord si seguono le indicazioni per l'Alpe di Siusi. Arrivati a Siusi allo Sciliar si seguono quelle per l'hotel Bad Ratzes (Bagni di Razzes) distante dal centro del paese 3,4 Km (7 min.). Posteggio gratuito sotto l'albergo. Raggiungibile anche in autobus da Siusi (n° 5)

L'albergo Bad Ratzes come appare uscendo dal parcheggio
Nei pressi dell'albergo Bagni di Razzes (Bad Ratzes), nell'Oasi della Quiete sgorga un'acqua sulfurea dalle proprietà benefiche nella cura di alcune malattie della pelle. La stazione termale era conosciuta già nel XVIII secolo per le sue acque ferruginose e sulfuree provenienti da due diverse sorgenti. Nel 2002 la sorgente ferruginosa è stata quasi completamente sotterrata da una frana. Quella sulfurea sgorga da un cavità rocciosa nei pressi del Rio Freddo. La sua acqua è stata captata e convogliata tramite una tubazione lunga 800 m. fino all'Oasi

Attraversiamo il ponte sul Rio Freddo seguendo le indicazioni per il sentiero 1/1a

Sul ponte incontriamo la prima delle 10 targhe del Sentiero dei Geologi (Geologensteig). Queste targhe, piuttosto laconiche, non spiegano l'orogenesi dello Sciliar ma si limitano a definire la composizione delle rocce

Il Rio Freddo chiamato anche Rio Nero (Schwarzgriessbach)

Il lungo sentiero escursionistico n°1 parte del centro di Siusi allo Sciliar a1004 m., passa da Bagni di Razzes 1210 m. e sale fino al rifugio Bolzano 2457 m. Noi lo seguiremo per il primo tratto del nostro anello

Questa porta vegetale sarà il punto di inizio e d'arrivo del nostro cammino

Iniziamo a salire in questo bellissimo bosco accompagnati dal fragore delle acque del Rio Freddo

Passiamo ai piedi di questa suggestiva cascata che rivedremo più da vicino nel ritorno. In alto Punta Santner 2414 m che sovrasta il paese di Siusi


Sul ripido e boscoso fianco della valle il sentiero di fa più impegnativo. Anche qui è passata la tempesta Vaja e dagli alberi tagliati per liberare il sentiero uno scultore ignoto si è divertito a ricavarne dei volti ispirati agli spiriti del bosco


Alcuni tratti del sentiero più esposti all'erosione sono stati protetti con gradinate e passamani


Quello che resta di una recente grandinata

Il sentiero sale imperterrito e la vista di una panchina è una piacevole sorpresa







Nella radura dietro il malghetto c'è una cappella dedicata agli alpinisti caduti su queste montagne


Continuiamo alternando leggere salite a saliscendi. Affrontiamo un tratto ancora innevato senza grandi problemi

Un altro torrente che scende dallo Sciliar crea questa bella cascata

Dobbiamo fare attenzione a non scivolare nell'attraversare il greto del torrente dove l'acqua scorre abbondante

Finalmente siamo in vista della nostra malga situata sull'altro versante della valle al limitare del bosco e come adagiata su un tappeto verde


Giunti a questo bivio abbandoniamo il sentiero 1 diretto al rifugio Bolzano e iniziamo a scendere sul sentiero 10

Attraversiamo il ponticello sull'impetuoso Rio Freddo...

Nell'ultima parte il sentiero è stato calpestato dal passaggio del bestiame e bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi!

In breve raggiungiamo malga Prossliner (Prossliner Schwaige) 1740 m. inserita in un quadro bucolico. Il suo pascolo è ricco di piante medicinali

Come molte malghe dell'Alpe di Siusi è anche punto di ristoro
Si paga solo in contanti!


Riprendiamo quindi a salire sulla strada di servizio della malga sempre sul sentiero 10


L'altopiano dello Sciliar con le Punte Santner e Euringer, in basso malga Prossliner

La salita si fa progressivamente meno dura e l'orizzonte si allarga ulteriormente

L'Alpe di Siusi è il più vasto alpeggio d'Europa ed ha una quota altimetrica tra i 1680 m. e il 2350 mm


Il monte Bullaccia e località Compaccio (Compatsch) dove arriva la cabinovia che sale da Siusi

Soddisfatti di aver raggiunto questo punto panoramico nonostante la fatica si faccia sentire iniziamo la discesa a valle ritornando a malga Prossliner dove ritroveremo il sentiero geologico che avevamo abbandonato


Malga Prossliner è a quest'ora deserta. Una signora taciturna ci serve delle birre fresche e subito dopo iniziamo la discesa sul sentiero geologico (1a)


Scendiamo su stretti tornanti e traversi che tagliano il ripido versante della montagna. Nei punti pericolosi come questo sono state poste delle protezioni in legno. Un segnale di caduta sassi avverte del pericolo

Le targhe poste lungo il sentiero forniscono descrizioni succinte e si sente la mancanza di una o più tabelle divulgative che forniscano un narrazione più vasta dell'orogenesi dello Sciliar. Lungo il sentiero si possono vedere affiorare le differenti rocce che costituiscono le dolomiti dello Sciliar come le rocce sedimentarie con i vari calcari e le arenarie. Le rocce vulcaniche sono invece caratterizzate da tonalità più scure e testimoniano di un periodo convulso della Terra quando le lave incandescenti dei vulcani infiltrarono i depositi calcarei emersi dai fondali marini. Una storia che risale a più di 200 milioni di anni fa

L'ardito sentiero ad un certo punto attraversa il greto di un torrente che compie sopra le nostre teste un magnifico salto. Qui si possono notare delle placche di rocce vulcaniche intrusive

In una calda giornata estiva è un piacere ricevere sulla pelle il fresco aerosol portato dal vento

Un altro punto esposto sulla gola
Arrivati quasi sul fondo della forra attraversiamo questo aereo ponte che ci riporta sul lato sinistro della valle. Lo spettacolo della forra sotto i nostri piedi è abbastanza impressionante

Un'altra delle 10 targhe del sentiero

Raggiunta la sosta pic-nic con il tavolo ripercorriamo il percorso dell'andata passando sotto a quest'altra splendida cascata già vista al mattino

Il passaggio sotto il grosso tronco capovolto segna la fine della nostra escursione

Il verde brillante del tappeto di muschio che copre le rocce è l'ultima immagine di questa splendida escursione, che consiglio di fare preferibilmente durante una torrida giornata estiva. Un'alternativa per la discesa è quella di raggiungere da malga Prossliner località Compaccio (Compatch) e scendere a Siusi con l'autobus
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