
Lunghezza: 12,7 Km
Dislivello: 897 m.
Tempo in movimento: 4h25
Altitudine max: 2839 m.
Difficoltà: facile
Il Picco di Vallandro, Dürrenstein in tedesco, è in assoluto una delle più panoramiche vette dolomitiche. Sul web le pagine dedicate a questa montagna non si contano. Si trova tra la val di Landro e la Val di Braies. L'impervio e proibitivo versante nord precipita sulla val di Landro mentre il versante sud è alla portata di tutti, si tratta solo di superare gli 800 m. di dislivello che separano Prato Piazza dalla cima. C'è solo un passaggio un po' esposto tra l'anticima e la vetta ma è messo in sicurezza da una catena.
La partenza avviene da Prato Piazza a quota 2000 m. a cui si può accedere in auto prima delle 10 altrimenti si sale con il servizio navetta. Quando ci siamo andati noi, era il 13 settembre, abbiamo dovuto pagare un pedaggio all'inizio della strada che da Ponticello porta a Prato Piazza (10 Km).
Da qui il sentiero da seguire è il 40 che rimonta il vasto versante sud con un lungo e facile traverso. Si supera prima la zona del pascolo poi una larga fascia rocciosa a cui segue una serie di zig zag con pendenze più accentuate che portano ad un pulpito panoramico e quindi all'anticima. Superata in discesa una forcella un po' esposta ma assicurata da una catena si raggiunge la vicina vetta da dove lo sguardo può spaziare a 360° sulla Croda Rossa d'Ampezzo, le Tofane, le Tre Cime di Lavaredo, il gruppo del Cristallo e le Dolomiti di Sesto. Si capisce perché la montagna sia molto frequentata, lo spettacolo è grandioso! Godersi un'alba da qui non ha prezzo!
Nel ritorno sullo stesso sentiero, al bivio seguiamo il sentiero 33 che porta al rifugio Vallandro affacciato splendidamente sulla valle di Landro e sul gruppo del Cristallo. Il ritorno a Prato Piazza avviene su una larga forestale


Verso ovest un po' nascosta dalla nuvolaglia si erge l'imponente mole della Croda Rossa d'Ampezzo 3140 m, chiamata così per il colore della sua roccia quando è illuminata dal sole. E' la più alta cima delle dolomiti di Braies
Dietro il Berggasthof Plätzwiese parte il sentiero 40, il nostro
Iniziamo il nostro cammino attraversando in leggera salita in direzione est il pascolo di malga Almhütte Plätzwiese
Arrivati all'incrocio con il sentiero 33 il nostro vira in direzione nord






Si rimane impressionati dalla vastità del panorama che si offre da quassù. Sullo sfondo al centro il gruppo del Cristallo










Uno sguardo verso la val di Braies e la Val Pusteria. La cima a destra è il Monte Lungo (Lungkofel) 2280 m.

















La strada ci porta vicino all'Hotel Hohe Gaisl situato non lontano dal Berggasthof Plätzwiese

La luce del tramonto illumina ancora per poco il Picco di Vallandro. Dovremo per forza tornare lassù per goderci un'alba o un tramonto, promesso.
Comincia un lungo traverso tra magri pascoli e sassi che ci fa salire di 300 m. in costante e moderata pendenza. A quota 2400 m. il sentiero gira a destra e affronta un tratto più ripido
Con una serie di zig-zag su terreno roccioso ci avviciniamo lentamente alla sommità
Raggiungiamo la cresta e poco dopo da un pulpito panoramico vediamo il panorama allargarsi considerevolmente verso sud-est. All'orizzonte tra le nuvole fanno la loro comparsa le tre cime di Lavaredo
Dall'altra parte, verso ovest, si distingue La Croda del Becco (a destra), Cima Dieci e Cima Nove (a sinistra) nelle dolomiti di Fanes
Lo sperone roccioso in primo piano è la Grosse Pyramide 2711 m
A sinistra delle cime di Lavaredo si vedono le dolomiti di Sesto. Purtroppo la visibilità oggi non è delle migliori. Si può scorgere a sinistra la Punta dei Tre Scarperi, la cima più alta del gruppo 3132 m.
L'anticima e dietro la cima
Queste strane formazioni ricordano le scaglie di un gigantesco drago addormentato
Prima di affrontare l'ultimo tratto sommitale su terreno detritico c'è un passaggio un po' esposto, una specie di forcella
Una solida catena permette di attraversarlo in sicurezza
L'anticima con il passaggio esposto visti dalla cima
Sotto di noi ad est il monte Casamuzza 2320 m. Sul fondovalle si scorge Dobbiaco da dove inizia la val di Landro
La croce di vetta a 2839 m. porta la scritta Im Kreust Ist Heil (Nella croce c'è la salvezza)
Nuvole vanno e vengono lasciando al sole qualche tempo per colorare il paesaggio
Oggi i colori dominanti sono il grigio e il blu. Sotto di noi la val di Landro che collega Dobbiaco a Cortina d'Ampezzo
Un paesaggio da Signore degli Anelli
Verso sud il gruppo del Cristallo. Un profondo vallone divide il Piz Popena (a sinistra) dal Monte Cristallo (a destra) 3221 m. la massima elevazione del gruppo. Dietro c'è Cortina
Nella discesa incrociamo un biker in sella a un rampichino. Le mountain-bike sono ormai una costante del paesaggio anche d'alta quota
Arriviamo all'incrocio con il sentiero 33. Lo seguiamo e ritroviamo il pascolo
Ora il Cristallo sembra molto più vicino. A sinistra il monte Cristallino
Questi due escursionisti osservano il Picco di Vallandro, forse la loro prossima meta
In breve siamo al rifugio Vallandro dove ci concediamo una pausa contemplando il magnifico paesaggio. Sulla destra si scorge un forte austriaco, conosciuto come Forte Prato Piazza la cui costruzione risale agli ultimi decenni dell'800. Nel corso della Grande Guerra fu bombardato degli italiani posizionati sul Cristallo
Il Picco di Vallandro dal rifugio omonimo
Il rifugio Vallandro. La struttura serve da punto di sosta per la prima tappa dell'Alta Via n.3 delle Dolomiti che parte da Villabassa, villaggio situato nei pressi di Dobbiaco
E' ora di ritornare al parcheggio. Scendiamo lungo questa larga forestale
I pascoli di Prato Piazza
Scarica la traccia gps da Wikiloc
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