Malga Strino



Lunghezza: 6,5 Km
Dislivello: 322 m
Tempo in movimento: 2h10
Altitudine max: 1950 m
Difficoltà: facile

La val Strino si trova a ridosso del passo del Tonale. Vi si può accedere sia dal passo che dalla statale SS42. Al suo imbocco si trovano i resti di tre forti austriaci (Strino, Mero e Zacarana) a ricordarci che questa zona, venendosi a trovare dopo il 1849 a ridosso del confine tra il Regno d'Italia e l'Impero Austriaco, venne militarizzata dagli austriaci ben prima del 1914. 
La facile e breve ciaspolata conduce fino a malga Strino, splendidamente affacciata sulla Presanella. La valle è piuttosto solitaria e selvaggia soprattutto in inverno. E' popolata dal larice che ha rinverdito i suoi versanti dopo la devastazione della grande guerra ed è attraversata dal rio Strino. Durante tutto il percorso possiamo ammirare il maestoso quadro del gruppo della Presanella immersi nel silenzio e nella bellezza del paesaggio invernale. 
Il percorso è semplice e sicuro.
Dopo aver posteggiato lungo la statale SS42 all'altezza di forte Strino ci incamminiamo lungo il sentiero 137 che dopo un ripido ma breve tratto nel bosco va a collegarsi ad una tranquilla forestale (SM1). Quando la sterrata esce in una larga radura incontriamo il bivio per forte Mero e Zacarana che noi tralasciamo. Seguiamo ora la traccia lungo il pascolo in leggera salita e attraversato  un ponticello ci portiamo sull'altro versante andando a intercettare la forestale che risale la valle sul suo versante orografico destro. Ora su neve via via più alta seguiamo la traccia fino a raggiungere la malga ai piedi del monte Redival.
Il ritorno si effettua sul percorso dell'andata.
In alternativa a questo itinerario possiamo posteggiare in un slargo posto 800 m. dopo Forte Strino e imboccare la sterrata diretta alla malga (3,5 km), la stessa che  si incontra dopo il ponticello.
7/3/2023 




Come arrivare: in Val di Sole sulla statale SS42 del Tonale, superato il paese di Vermiglio si prosegue in direzione del passo. Percorsi 5,6 km si raggiunge Forte Strino. Parcheggio gratuito lungo la statale






Il posteggio si trova lungo la statale per il passo del Tonale ai piedi del Forte Strino



Nella mappa si vedono i  6 forti costruiti dagli austriaci a difesa del confine che passava al passo del Tonale



La mappa dei sentieri; SM significa strada militare



Forte Strino fu costruito dagli austriaci tra il 1860 e 1861 a difesa della strada militare tra Vermiglio e passo del Tonale nei pressi del confine con il Regno d'Italia. Durante la guerra 1914-18  il forte però 
venne disarmato in quanto ritenuto inadeguato 



Negli anni Trenta fu gravemente danneggiato dai recuperanti che ne asportarono la parti metalliche. Restaurato dalla Provincia di Trento nel 1995 ora ospita reperti e cimeli della guerra provenienti da collezioni private 



Nei mesi estivi il forte ospita mostre temporanee, rappresentazioni teatrali e spettacoli incentrati sul tema della guerra



Era dotato di generatore di corrente, telefono, segnalatori ottici e acqua potabile che proveniva dal rio Strino. Era armato con 4 cannoni da 12 cm e 4 cannoni da 10 cm



Ci incamminiamo sul sentiero 137 che parte dietro il forte



Raggiungiamo presto questa strada forestale (SM1 sulla mappa) che  risale nel bosco il versante orografico sinistro della valle. Il percorso è ben segnalato 



Usciti dal bosco ci fermiamo ad ammirare la maestosa Presanella che con i suoi 3558 m.  risulta essere la più alta vetta del Trentino. Oggi si nasconde parzialmente dietro le nuvole



Attraversiamo la vasta radura sulla traccia che ricalca il percorso della forestale 



La SM2 permette di raggiungere altri due forti posti all'imbocco della valle a quote più elevate, Forte Mero a 1827 m. e Forte Zacarana a 2096 m. Il primo fu costruito tra il 1911 e 1913, il secondo tra il 1907 e 1913. Forte Zacarana dominava tutta la valle e l'insellatura del passo; era il più moderno e strategico dei forti del Tonale. Noi invece proseguiamo sulla traccia in direzione nord



Raggiugiamo il ponticello che si vede sulla sinistra e passiamo sul versante destro della valle. Poco sopra ci immettiamo sulla forestale proveniente dal parcheggio sulla statale posto a 800 m. a monte di Forte Strino



La forestale si riduce ben presto ad una traccia che segue il sentiero che porta alla malga ormai vicina



La malga a quota 1950 m. si trova non lontano dal torrente in posizione panoramica sulla valle. In estate è monticata e ospita vacche da latte con vendita di prodotti caseari



Durante la guerra la malga fu usata come struttura militare. Poco sopra sorgeva un cimitero di guerra che raccoglieva i caduti della prima linea del fronte



La malga è composta da uno stallone, una casera e dagli alloggi dei casari. Sul tetto in lamiera dello stallone si possono leggere i nomi dei casari che vi hanno lavorato e gli anni della loro permanenza. La malga è stata ristrutturata nel 1977



Dalla malga seguendo sempre il sentiero 137 si raggiungono i due magnifici laghi di Strino 2593 m. e 2601m. posti in alto sulla destra alla base del monte Redival 2973 m. 
Salendo ancora si arriva alla Bocchetta di Strino 2848 m. e da lì si scende in Val di Pejo al rifugio Fontanino. Girando invece a sinistra sul sentiero137a si arriva alla Città Morta 2477 m., un villaggio austro-ungarico completamente smantellato a fine guerra. Dopo avere raggiunto la sella del monte Tonale Orientale si può scende al passo del Tonale per il Sentiero degli Austriaci



Il ritorno è molto piacevole. Il tempo è migliorato e le tonalità di grigio cedono la scena al giallo dei larici e al pallido azzurro delle nevi della Presanella



Durante la guerra questa valle subì un collasso ecologico ma la vigoria del larice l'ha riportata col tempo al suo aspetto naturale. Questa tenace conifera decidua molto presente nei boschi trentini può vivere fino a 2500 m. di altitudine, raggiungere 40 m. di altezza e vivere fino ad 800 anni!



Nel punto più stretto della valle si cammina accanto al rio Strino



Raggiungiamo di nuovo la radura attraversata dalla forestale



Finalmente la montagna si scopre per intero regalandoci un momento di pura bellezza



Ultima discesa ripida ma breve nel bosco e rieccoci a Forte Strino. 
Anche per questa escursione non abbiamo indossato le ciaspole perché non si sprofondava ma si sa che in marzo la neve può tradire soprattutto nelle ore pomeridiane quindi sarebbe prudente portarle  o almeno indossare le ghette.  






Scarica  la traccia gps da Wikiloc

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