
Lunghezza: 9,9 km
Dislivello: 962 m.
Tempo in movimento: 3h40
Altitudine max: 2634 m.
Difficoltà: medio
L'anello si svolge nelle Maddalene, tra le Valli di Non, di Sole e la Val d'Ultimo. Il gruppo è caratterizzato da cime non troppo alte, spesso erbose e da un ambiente abbastanza selvaggio.
Partiamo da malga Bordolona di sotto 1817 m. sul sentiero 136 e raggiungiamo 200 m. più in alto malga Bordolona di sopra 2093 m. Continuiamo sul 136 che salendo compie un lungo traverso sulla testata della Valle del Vento lungo gli erbosi versanti meridionali di cima Tuatti e cima del Lago. Arriviamo così a passo Alplahner (Alplahner Scharte) 2424 m., valico di collegamento tra la val di Non e la Val d'Ultimo (Ultental). Poco sotto il passo, in una vasta conca color ocra, ci sono due laghi di un azzurro incredibilmente intenso e saturo. In realtà i laghi sono tre ma il più piccolo non si vede dal passo. Il primo è anche il più grande. L'orizzonte è delimitato dalle glabre montagne della val d'Ultimo tra le quali spicca L'Orecchia di Lepre 3257 m. (Hasenhnörl). Dopo la pausa pranzo nei pressi del lago sotto uno triangolo d'ombra gettato da uno sperone roccioso lascio i miei amici e ritorno al passo da dove parte il sentiero 14a (segnalato solo da una croce dipinta su una pietra). Salgo con la vista della valle del Vento a destra e un orizzonte che si fa sempre più vasto fino ad arrivare ad una ampia conca pietrosa a 2500 m. che delimita cima Trenta a sud. Il sentiero la aggira stando sul suo bordo e concede una prima vista sulla val Clapa (Klapfbergtal) che attraverserò nella discesa a valle. Con un ultimo strappo raggiungo il crinale di cima Trenta 2634 m. (Welscher Berg) dove appaiono in successione tre ometti di pietra. L'ultimo rappresenta il punto più alto dell'escursione. Dal crinale si vedono i tre laghi Alplahner da un lato e dall'altro la val Clapa che è una laterale della val d'Ultimo. Più in là lo sguardo può spaziare a 360° dalle vicine Maddalene al Brenta al più lontano gruppo dell'Ortles-Cevedale.
La discesa avviene inizialmente con qualche passaggio esposto su roccette che necessita attenzione fino ad una insellatura prativa a 2500m. tra cima Trenta e cima Kachelstube. Da qui il sentiero diventa una traccia labile che scende portandosi prima nei pressi di un laghetto scomparendo poi a tratti nell'attraversamento dei declivi prativi sotto cima Trenta. Decido di non scendere ulteriormente per raggiungere il sentiero che sale dal fondovalle fino al passo ma di compiere un libero traverso verso sud, a tratti smarrendo la traccia e cercando di non perdere troppa quota, in direzione del visibile passo di Val Clapa 2295 m. (Klapfbergjoch). Dal valico solitario scendo in un'erbosa valletta sul sentiero 112 fino all'intersezione con il 133 (Sentiero Bonacossa). Dall'incrocio continuo la discesa passando accanto ai ruderi di malga Scalet di Sopra 2140 m. Portatosi sotto il ripido costone del Doss de Sparaver il sentiero rientra in un bosco di radi larici e abeti per sbucare sul versante della val Del Vento. Malga Bordolona di Sotto è ormai visibile sul fondovalle. Non mi resta che seguire il 112 che raggiunti i ruderi di malga Scalet di Sotto 1895 m. cala sul fondovalle con una serie di zeta. Attraversato il rio Barnes raggiungo malga Bordolona di Sotto dove ritrovo i miei amici intenti a consumare una copiosa merenda.
11/09/2023
Come arrivare: in val di Non superato Cles al ponte di Mostizzolo si gira a destra e si seguono le indicazioni per il paese di Bresimo. Attraversato il paese si seguono quelle per malga Bordolona di Sotto (8 km dal paese). Posteggio gratuito nei pressi della malga
A Malga Bordolona di Sotto 1806 m. prendiamo il rituale caffè prima di metterci in cammino. Ci accoglie una simpatica ragazza siciliana arrivata fin qui non si sa come. La malga è anche un agritur e questa è la sua ultima settimana di apertura estiva

Ci incamminiamo sul sentiero 136 che taglia obliquamente l'ondulato pascolo in direzione di malga Bordolona di Sopra

Il pascolo è segnato dalla strada di servizio che collega le due malghe

A Malga Bordolona di Sopra invece non troviamo nessuno ma c'è il cane del pastore in libertà che poi deciderà di seguirci fino al lago. La malga è un crocevia di sentieri infatti di qui passa il 133 "Angelo Bonacossa" e il 133b. Da qui attraverso passo Palù è possibile scendere in val di Rabbi

Il nostro lago è messo a 1h15 da qui

Malga Bordolona di Sopra. Noi continuiamo sul 136

Il sentiero si porta sotto le erbose pendici di Cima Tuatti ...

... e poi compie un lungo traverso in direzione di passo Alplahner. Artax ci precede in compagnia del cane del pastore

La valle del Vento è la parte alta della val di Bresimo

Il sentiero ora taglia il versante meridionale della Cima del Lago portandosi sotto passo Alplahner. Sul valico passa il confine tra la provincia di Trento e quella di Bolzano

Dopo due ore di cammino siamo a passo Alplahner 2424 m. La vista dei laghi Alplahner o laghi Trenta dal passo è una vera sorpresa.
L'intensità del blu delle loro acque da questa prospettiva è stupefacente e risalta ancor più nel contrasto con il paesaggio circostante, dominato dall'ocra dell'erba.
Unico segno umano presente sul passo è questo capitello votivo. Il valico mette in comunicazione la val di Bresimo con la val d'Ultimo

I laghi, di origine glaciale, sono tre e il primo che si incontra è anche il più grande. Tra di loro ci sono delle zone torbose.
Sullo sfondo le cime della val d'Ultimo (Ultental) tra le quali spicca sulla destra l'Orecchia di Lepre (Hasenhörl) 3257 m.



Facciamo la nostra pausa pranzo all'ombra di una delle poche rocce presenti nella zona

Dopo aver deciso di ritrovarsi alla malga lascio i miei amici e avanzo un po' lungo il sentiero che affianca sulla destra i laghi
Arrivo a questo crocevia dove sono indicati due sentieri che salgono verso cima Trenta. Il 12 sale ad un'insellatura posta a nord sotto cima Trenta. Il 14a invece parte dal valico. Ritornato al passo non trovo altra indicazione del sentiero se non una visibile croce rossa dipinta su un masso. Comunque il sentiero che sale è ben visibile e inizio la salita

Su questa mappa è segnato solo il lago più grande. Su altre mappe i sentieri sono solo segnalati ma non numerati

Verso sud ovest ci sono la valle del Vento e le due malghe Bordolona

Il sentiero è abbastanza ripido ma ben segnalato

In lontananza a sinistra le due cime Sternai 3443 m, poste tra la val di Rabbi e la val d'Ultimo. Al centro cima Gioveretto 3439 m. posta tra la val d'Ultimo e la val Martello

Il sentiero raggiunge una vasta conca ondulata posta sotto cima Trenta e la contorna seguendone il bordo
Sotto di me la valle del Vento. Lungo la dorsale che la delimita a sud ovest spiccano Castel Pagano 2609 m. (a destra) e cima Zoccolo 2561 m. (a sinistra)

Le Maddalene mi ricordano per alcuni aspetti i Lagorai. Sono montagne che superano raramente i 2700 m., piuttosto solitarie, dalle curve morbide dove l'elemento dominante non è la roccia ma l'erba

Le Maddalene mi ricordano per alcuni aspetti i Lagorai. Sono montagne che superano raramente i 2700 m., piuttosto solitarie, dalle curve morbide dove l'elemento dominante non è la roccia ma l'erba
Salendo la val Clapa si svela mano a mano con i suoi due diversi versanti, uno erboso e vocato al pascolo e l'altro ricco di boschi

La val Clapa. Sull'altro versante si vede l'insellatura del passo della Siromba (Schrummscharte) 2407 m. tra cima Stubele 2671 m. (a sinistra) e cima Binasia 2639 m. (a destra). Dal passo si scende in val Lavazzè, nell'alta val di Non

Arrivato sul crinale scopro che ci sono ben tre ometti posti più o meno alla medesima altezza quindi a prima vista è difficile capire quale dei tre sia cima Trenta

Il mio altimetro stabilirà che è l'ultimo ometto prima della discesa a 2634 m.

I tre laghi Alplahner da cima Trenta (Welscher Berg). La montagna che sovrasta il lago è la Cima del Lago 2615 m. da cui scende una dorsale sulla destra. Sopra si vedono tre cime, quella al centro è cima di Quaira 2752 m. All'estrema destra le due cime Sternai. La foschia impedisce di scorgere al centro il gruppo dell'Ortles-Cevedale

Inizio la discesa per arrivare a quella selletta in basso a sinistra

La cima vista dalla selletta. Nella discesa ci sono alcuni passaggi esposti a cui bisogna fare attenzione

Alla selletta arriva il sentiero 12 proveniente dalla conca del lago. Questa montagna che si alza dalla selletta di fronte a cima Trenta è cima Mattonara (Kachelstube) 2658 m. Ora seguirò il sentiero 12 che da qui scende in val Clapa entrando in un vasto pascolo

Il versante est di cima Trenta

Seguendo la traccia raggiungo un sottostante pianoro dove si trovano due pozze usate come abbeveratoio per il bestiame

Vista la buona visibilità decido di non scendere ulteriormente per raggiungere il sentiero che dal fondovalle sale a passo Clapa ma di compiere un traverso lungo i pascoli fino al passo seguendo una debole traccia che ogni tanto perdo ma che inseguito si farà evidente

Passo vicino ai ruderi di una malga. Passo Clapa non è molto lontano e non avendo perso troppa quota non mi attendo una grande salita finale

I fischi delle marmotte hanno messo in agitazione Artax che adesso prepara un improbabile agguato appostandosi all'entrata di una tana

Passo di val Clapa

A passo di val Clapa 2295 m. (Klapfbergjoch) tira un vento freddo per cui mi fermo solo per una foto di rito

La val Clapa è una solitaria valle laterale della val d'Ultimo. Esplorandola sulla mappa si vedono un maso posto a metà della valle dove finisce la forestale (Klapfberg Alm, visibile nella foto e anche punto di ristoro), due altri masi posti sul suo versante orografico destro (Bichl Alm e Schrumm Alm) e uno sul versante sinistro (Londai Alm, punto di ristoro) mentre la parte alta è selvaggia. Sul versante destro, non visibile da, qui si trova il lago della Siromba (Schrummsee) 2182 m

Io continuo sul 112 fermandomi ogni tanto ad ammirare la valle e guardare il cammino percorso

Passo vicino ai ruderi di malga Scalet di Sopra 2140 m.

Subito dopo il 112 entra in un rado bosco di abeti e larici, si porta sotto il versante ripido del Dos de Sparaver e lo contorna sbucando sul versante est della val del Vento. Sul fondovalle ora scorgo il lungo stallone di malga Bordolona di Sotto

Non mi resta che continuare la discesa che avviene con una serie di tornanti passando nei pressi dei ruderi di malga Scalet di Sotto 1895 m. Alla fine attraverso su un ponticello il rio Barnes poco prima di arrivare a malga Bordolona di Sotto. Alla malga ritrovo i miei amici già intenti a consumare una copiosa merenda.
Questo splendido anello nelle Maddalene sarà molto apprezzato dagli amanti delle escursioni solitarie in ambienti naturali incontaminati dove l'impronta umana è appena percepita
Scarica la traccia gps da Wikiloc
Commenti
Posta un commento