Val Sadole nei Lagorai



Lunghezza: 9,4 Km
Dislivello: 478 m.
Tempo in movimento: 3h
Altitudine max: 1944 m.
Difficoltà: medio

Questa escursione tardo-autunnale nei Lagorai ci ha fatto scoprire una valle incantevole. L'obiettivo di raggiungere passo Sadole non è stato però raggiunto a causa delle condizioni del terreno nell'ultima parte della salita. 
Dopo aver risalito la valle in auto e parcheggiato lungo la strada forestale raggiungiamo in breve il rifugio Sadole 1600 m. ormai chiuso e la vicina malga. Continuiamo ora sulla mulattiera (sentiero 320) seguendo una traccia fresca e dopo aver attraversato il ponticello sul rio Sadole raggiungiamo il vasto pascolo pianeggiante delle Maddalene a 1712 m., sovrastato dalla cima Busa Alta e dalla Pala del Cardinal, due belle montagne che si staccano con ripidi versanti dal fondovalle. Sempre in moderata pendenza raggiungiamo più avanti il Baito del Marino 1817 m, situato all'inizio della testata della valle. Da lì il sentiero si fa più ripido. Dopo alcuni tornanti raggiungiamo il Pian del Maseron a 2027 m. dove il bosco lascia spazio ad una caotica distesa di grossi massi, ricordo di antiche frane. Raggiungiamo quindi un crocevia : sulla destra la nostra mulattiera è sbarrata da un cartello di divieto di transito (pericolo di valanghe) mentre sulla sinistra c'è la variante della nuova mulattiera. Peccato perché la vecchia mulattiera aveva un percorso più semplice invece dobbiamo imboccare la variante più stretta e poco visibile nella neve. Per fortuna c'è una traccia fresca che ci farà da guida. Dopo aver superato alcuni avvallamenti raggiungiamo una vasta zona franosa costituita da massi di grandi e medie dimensioni, il Pian del Maseron. E' un tipico ambiente che nei Lagorai spesso si incontra  alla base delle montagne. Avanzare tra di essi diventa però rischioso perché la neve nasconde gli anfratti tra i massi e cede sotto il nostro peso. Si rischia di farsi male. A malincuore ritorniamo quindi verso il fondovalle ma prima di tornare al rifugio facciamo la nostra pausa pranzo seduti su un grosso masso isolato nei pressi di un baitello. La splendida vista delle montagne illuminate dal sole ci consola!
In novembre questa solitaria e incassata valle non riceve molta luce e quindi bisogna tener conto di dover camminare a lungo nell'ombra. Merita comunque per la vista affascinante delle sue incombenti e severe montagne che, disposte in fila ma separate da profonde forcelle, la delimitano a nord: Cadinon, Canzenagol, Busa Alta, Cardinal, Cauriol Piccolo e Cauriol. Di queste montagne le due ultime sono le più note per essere state teatro di sanguinose battaglie nel corso della prima guerra mondiale.
In inverno la strada viene chiusa e bisogna superare un dislivello di 600 m. a piedi (2 h di cammino) per arrivare al rifugio con partenza da Ziano di Fiemme. Quel giorno sulla strada ancora accessibile la neve era poca ed abbiamo potuto avvicinarci molto al rifugio. Nella stagione invernale il rifugio è aperto nei fine settimana a partire da fine gennaio (2023/2024). Bisogna prenotare sia per mangiare che per dormire: 0462.836002, oppure cell. 3482422737

6/11/2023



Le montagne che delimitano a nord la val Sadole (foto Agh)




Come arrivare: si esce dalla SS48 a Ziano di Fiemme e, attraversato il ponte sull'Avisio, alla rotatoria si procede verso la frazione Bosin (a sinistra) fino ad incontrare le indicazioni per Sadole e la sua malga. La strada è asfaltata per 3 Km poi diventa sterrata fino al parcheggio nei pressi della malga (4 Km). Nella stagione invernale la strada viene chiusa





Risaliamo in auto la valle sulla strada innevata riuscendo ad arrivare a 1,5 km dal rifugio. Parcheggiamo lungo la strada e iniziamo il cammino. Mentre le cime sono già al sole tutta la valle è ancora immersa nell'ombra e fa abbastanza freddo. Al centro appare l'originale profilo della Pala del Cardinal o semplicemente Cardinal 2481 m. 


 
Quella che appare a  sinistra è invece Cima Busa Alta 2513 m. Durante la Grande Guerra queste montagne videro aspri combattimenti. La linea del fronte di guerra correva sul loro crinale 



Arriviamo al parcheggio situato a poca distanza dalla malga. Sullo sfondo ora si scorgono il Cauriol 2494 m.e il Piccolo Cauriol 2396 m. L'orientamento della valle è est-ovest  



Il rio Sadole, affluente dell'Avisio, ci accompagnerà lungo tutta l'escursione



Il paesaggio si fa più luminoso quando arriviamo al rifugio Cauriol 1594 m. Le tonalità azzurre dell'ombra hanno ormai lasciato spazio ai colori. Il rifugio, ormai chiuso, è gestito da Tommaso Pacher e dalla sua famiglia 



Di fronte al rifugio ci sono l'agritur malga Sadole e la Baita dell'Alpino





Dopo aver attraversato un ponticello giungiamo al Pian delle Maddalene, ancora in ombra. E' una vasta zona pianeggiante riservata in estate al pascolo. L'imponente montagna al centro è il Cardinal, a sinistra il Vallon del Cardinal con la Busa Alta Italiana 2450 m.


Continuiamo sulla vecchia mulattiera diretta al passo (sentiero 320) approfittando di una traccia fresca. La stradina per secoli ha rappresentato la via più diretta di collegamento tra la val di Fiemme e il Vanoi



Il rosso dei larici è una gioia per i nostri occhi. La valle regala paesaggi incantevoli!






Continuiamo la scoperta della valle sempre in moderata salita spesso a fianco del torrente



Il Baito del Marino 1816 m. segna la fine del fondovalle e l'inizio del tratto ripido che porta al passo (sul segnavia messo a 45'). Il ripido vallone  che si vede alle spalle del baito scende dalla Forcella del Cardinal 



La testata della valle è costituita da accumuli franosi 
e sfasciumi. sinistra il Cardinal e a destra il Cauriol che in dialetto significa capriolo



Dal Baito del Marino seguiamo una ripida traccia che taglia il primo tornante della mulattiera. La coltre di neve ora si è fatta più spessa. Più in alto raggiungiamo un punto dove la mulattiera è sbarrata da un divieto di transito, probabilmente per pericolo di valanghe. Non ci resta che seguire il tracciato della variante sulla sinistra che però più stretto, tortuoso e meno visibile. Per fortuna qualcuno ha tracciato una pista nella neve che noi seguiremo



Superiamo alcuni avvallamenti...


... e arriviamo al Pian del Maseron, un vasto declivio coperto da massi di varie dimensioni. Sul versante opposto del vallone si scorge il tracciato della vecchia mulattiera



Arrivati a quota 1942 m. però ci dobbiamo fermare. Infatti il manto nevoso della prima nevicata di stagione nasconde i profondi anfratti tra un masso ma non sostiene il nostro peso. Rischiamo di infilarci un piede con conseguenze imprevedibili. A malincuore decidiamo di ritornare a valle



Il Pian del Maseron



Ancora un ultimo sguardo al Cauriol prima di scendere al rifugio. Ci rivedremo presto



Al Pian delle Maddalene le Dolomiti in lontananza danno una grande profondità al paesaggio. La luce è quella che precede il tramonto e i larici fanno di tutto per mettersi in evidenza



Sullo sfondo il Rosengarten con il Catinaccio d'Antermoia e cima Scalieret, in primo piano il monte Toac e la Cima da Ciamp



L'imponente mole del Cardinal sovrasta la Piana delle Maddalene. 

Durante la prima guerra mondiale la sua vetta vide aspri combattimenti (assieme al vicino monte Cauriol) tra le truppe italiane e quelle austroungariche durante i quali persero la vita circa 200 militari austriaci.
Fu conquistata dagli alpini il 23 settembre 1916



A malga Sadole si può vedere questo monumento dedicato ai caduti in guerra su queste montagne. Il rifugio Cauriol invece ospita un piccolo museo della guerra con molti cimeli e documenti



Malga Sadole, sullo sfondo da sinistra Canzenagol, Cima Busa Alta e Cardinal

Speriamo di tornare presto in questa bellissima valle dei Lagorai e arrivare in cima al Cauriol!  

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