
Lunghezza: 9,11 km
Dislivello: 171 m.
Tempo in movimento: 2h35
Altitudine max: 415 m.
Difficoltà: facile
Dislivello: 171 m.
Tempo in movimento: 2h35
Altitudine max: 415 m.
Difficoltà: facile
Merano è una ridente cittadina dell'Alto Adige (40.000 abitanti, metà di lingua tedesca e metà italiana) con un bel centro storico medioevale. Gli edifici in stile liberty sorti nella seconda metà dell'800, il periodo d'oro della città (chiamato la belle époque), ne hanno trasformato profondamente l'aspetto, conferendole lo status di centro termale e di vacanza per il turismo d'élite.
A quel tempo vi soggiornavano gli Asburgo (l'imperatrice Sissi ci venne quattro volte) con l'aristocrazia viennese, poi vi giunse la borghesia europea, attirata dal suo clima mite, dall'aria salubre e dalle cure termali. Ancora oggi Merano è turisticamente molto attrattiva con una clientela internazionale.
La nostra visita parte dall'inizio della promenade Tappeiner, la più famosa delle passeggiate meranesi, posto fuori città, all'altezza di un tornante sulla strada per Tirolo. Un provvidenziale parcheggio gratuito di soli tre posti si trova a pochi passi dall'entrata.
Nel primo tratto si cammina tra i vigneti che sovrastano la periferia di Merano. La stradina, asfaltata, ben curata e pianeggiante, offre ampi scorci sulla valle e le montagne circostanti. Scesi in città ci si inoltra ben presto nelle trafficate vie dello shopping, si fiancheggiano l'elegante Kurhaus e il teatro Puccini e si passeggia lungo le due romantiche promenade poste sulle due rive del Passirio, quella invernale sul lato sinistro e quella estiva sul più soleggiato lato destro. Le due promenade sono collegate dal Ponte Romano, il passaggio più antico sul Passirio. Ci addentriamo poi nel suo centro medioevale facendo un po' di struscio in via dei Portici, l'antica e ricca via commerciale della città.
Dietro al duomo di S.Nicola, anch'esso meritevole di una visita, inizia la ripida ma breve scalinata che ci riporta sulla Tappainerweg. A questo punto del giro, prima di ripercorrere la promenade nel senso opposto, vale la pena compiere una breve digressione fino alla Torre delle Polveri, un'antica polveriera e punto panoramico sulla città vecchia. Da qui, tra le chiome delle palme, Merano appare nella sua più felice prospettiva. Lungo il ritorno possiamo cogliere l'ultimo punto di interesse della nostra visita: l'Orto delle erbe aromatiche, vasto giardino che raccoglie una grande varietà di specie locali, regionali e mediterranee.
Questo percorso di scoperta della città ricalca in gran parte il tracciato suggerito da Fausto Carlevaris nel suo CipputiBlog.


L'ingresso della promenade Tappeiner (Tappeinerweg). Prende il nome da Franz Tappeiner (1816-1902) medico, botanico e antropologo vissuto a Merano. L' illustre personaggio diede un grande contributo alla sua realizzazione arrivando a pagare di tasca propria una parte dei lavori

La promenade contorna pressoché in piano il versante sud del Monte di Merano (Küchelberg) a circa 100 m sopra la città. Tra andata e ritorno è lunga 6 km con un dislivello di soli 110 m.

Arriviamo ad un antico belvedere ma la vista da qui della città è un po' deludente perché in parte ostacolata dalla vegetazione. A parte ciò il paesaggio dalla promenade è molto bello e vario. Oltre che sulla città lo sguardo può andare molto lontano lungo la valle dell'Adige e sulle alte montagne che sovrastano la città a nord. La città è immersa nel verde che in novembre si veste delle calde tonalità autunnali conferendo ancora più fascino a tutta la città

A nord l'inizio della val Venosta. Merano si trova al crocevia di tre valli, la val Passiria attraversata dal fiume Passirio, la Val Venosta e la val d'Adige attraversate dal fiume omonimo



Lungo la soleggiata stradina esposta a sud cresce una ricca vegetazione mista, con molte specie tipicamente mediterranee (pinoli, cedri, sugheri, eucalipto, bambù, magnolie, agave, aloe e fichi d'India ecc.) e aghifoglie come il pino domestico o il cedro dell'Himalaya

Ad un bivio abbandoniamo la Tappainerweg per scendere in città lungo la salita Silvana dove si può ammirare questa curiosa facciata. A Merano esiste una grande varietà architettonica che convive armoniosamente

Scesi in città ci troviamo a percorrere la bella via Verdi situata in una zona residenziale e immersa in una vegetazione dai colori sgargianti. Sia il verde pubblico che quello privato sono molto curati così come la pulizia delle strade


Via Verdi. Sullo sfondo il monte Muta (Mutspitz) 2294 m.

Giriamo a sinistra per via G. Galilei. Questa è villa Marchetti, costruita nel 1911 dall'architetto Hans Hoffman. Nel 1914 vi nasce Silvius Magnago, il futuro presidente della Provincia di Bolzano.

Vista verso nord dal Ponte della Posta. Sullo sfondo la Cima di Tell (Zielspitze) 3009 m. avvolta dalle nuvole

All'inizio della promenade, in fondo ad un prato, si erge solitaria la statua raffigurante Elisabetta di Baviera (1837-1898), conosciuta dal suo popolo con il nome di Sisi o Sissi

La statua trasmette il carattere forte ma al contempo fragile e solitario dell'imperatrice che a Merano fece lunghi soggiorni per staccare dalla vita di corte e per curare la sua salute

Sissi arrivò a Merano accompagnata da un seguito di 102 persone. Fra il 1870 e il 1871 la principessa malata vi si trattenne per ben nove mesi. La sua presenza attirò su Merano l'attenzione del turismo d'elite e contribuì al lancio internazionale della città

Lungo la promenade d'estate si sente costantemente lo scroscio delle acque del Passirio. Si chiama così perché si snoda lungo il lato più ombroso del fiume e in estate garantisce frescura

L'autunno è la stagione ideale per apprezzarne la sua grande bellezza

Il comune di Merano conserva un catasto degli alberi presenti lungo le promenade e nei parchi cittadini. Il parco arboreo conta 200 tipi di piante e circa 10.000 esemplari. Alcuni di essi sono particolarmente pregiati per le loro dimensioni, vetustà o rarità e sono repertoriati in uno specifico elenco

Qui la grande varietà di vegetazione (aceri, olmi, tassi, sequoie, bagolari, tigli, cedri ecc.) diffonde colori e ombre con diverse tonalità e sfumature


Questa deliziosa villetta d'epoca attira la nostra curiosità

La pavimentazione della passeggiata è in cubetti di porfido e non mancano le panchine

Un tempo su questa riva del fiume le donne lavavano e stendevano il bucato ma quando la città divenne famosa come luogo di cura il sindaco Haller ebbe l'idea di abbellirla creando uno spazio coperto, ideale per le passeggiate e il relax degli ospiti di Merano

La Wandelhalle (ovvero portico adibito al passeggio) è un lungo elegante porticato sorretto da una slanciata struttura in ferro in stile liberty dove tra aiuole fiorite, panchine e piante rampicanti trovano posto dei caffè e una serie di grandi quadri di pittori tirolesi che ritraggono le bellezze dei paesaggi altoatesini. Nella bella stagione vi si tengono concerti e manifestazioni culturali. A Merano è forse il luogo dove più si respira l'aria della belle époque

Ritroviamo il ponte della Posta e girando a destra ci avviamo verso la Porta di Bolzano e la Merano medioevale

Entriamo nel nucleo medioevale passando sotto la Porta di Bolzano, una delle quattro porte di accesso della città. Da qui partiva la strada per il capoluogo della provincia. A partire dal XIII secolo Merano si dotò di una cinta muraria che comprendeva anche la Torre delle Polveri e che servì anche da difesa contro le piene del fiume non avendo il Passirio degli argini

Arrivati in piazza Duomo giriamo a sinistra e ci infiliamo in Via dei Portici, la più antica e più importante via commerciale della città. Qui si passeggia sempre all'ombra di antichi portali


A metà novembre a Merano si respira già un'atmosfera natalizia. Merano ospita un mercatino di Natale molto frequentato



Dietro al Duomo questa ripida ma breve scalinata (Tirolersteig) ci riporta sulla promenade Tappainer

Una volta ritornati sulla passeggiata giriamo a destra per andare a scoprire il punto più panoramico sulla città vecchia. Passiamo accanto a delle rocce che mostrano striature verticali, segni dell'azione abrasiva del ghiacciaio che modellò la valle dell'Adige

La nostra promenade termina sotto le mura della Torre delle Polveri, un'antica polveriera. Il mastio deve il suo nome al fatto che a Merano durante la Guerra dei Trent'anni erano state accumulate delle grandi scorte di polvere da sparo che vennero trasferite nella torre del castello Ortenstein onde evitare esplosioni. Il castello venne poi demolito ma la Torre delle Polveri rimase e divenne parte della cinta muraria della città

La Torre è alta 22 m. ed è visitabile ma anche stando solo sul piazzale si può ammirare uno splendido panorama sulla città medioevale






L'orto delle Erbe Aromatiche ospita una grande varietà di erbe e piante medicinali locali, regionali, e mediterranee

Poco distante si trova la stele che ricorda il dottor Franz Tappeiner, il grande promotore della promenade e cittadino illustre di Merano



Le piante lungo il percorso hanno un cartellino che le identifica. Questa è un'agave americana

Si è alzato un vento freddo e questa casetta lungo la passeggiata diventa il posto ideale per la nostra pausa pranzo
Questo percorso di scoperta della città ricalca in gran parte il tracciato suggerito da Fausto Carlevaris nel suo CipputiBlog.
19/11/2023

Come arrivare: giunti a Merano seguiamo le indicazioni per i quartieri Laurin e Quarazze da dove sale una stradina stretta ma asfaltata diretta a Tirolo. Al terzo tornante, all'altezza dell'inizio della Tappainerweg, si trova un minuscolo parcheggio gratuito con soli tre stalli. Nel caso fossero occupati bisognerà proseguire parcheggiando appena possibile. Parcheggiando invece alla stazione dei treni si può prendere l'autobus 236 che ha una fermata proprio all'entrata della Tappainerweg

Come arrivare: giunti a Merano seguiamo le indicazioni per i quartieri Laurin e Quarazze da dove sale una stradina stretta ma asfaltata diretta a Tirolo. Al terzo tornante, all'altezza dell'inizio della Tappainerweg, si trova un minuscolo parcheggio gratuito con soli tre stalli. Nel caso fossero occupati bisognerà proseguire parcheggiando appena possibile. Parcheggiando invece alla stazione dei treni si può prendere l'autobus 236 che ha una fermata proprio all'entrata della Tappainerweg


L'ingresso della promenade Tappeiner (Tappeinerweg). Prende il nome da Franz Tappeiner (1816-1902) medico, botanico e antropologo vissuto a Merano. L' illustre personaggio diede un grande contributo alla sua realizzazione arrivando a pagare di tasca propria una parte dei lavori

La promenade contorna pressoché in piano il versante sud del Monte di Merano (Küchelberg) a circa 100 m sopra la città. Tra andata e ritorno è lunga 6 km con un dislivello di soli 110 m.

Arriviamo ad un antico belvedere ma la vista da qui della città è un po' deludente perché in parte ostacolata dalla vegetazione. A parte ciò il paesaggio dalla promenade è molto bello e vario. Oltre che sulla città lo sguardo può andare molto lontano lungo la valle dell'Adige e sulle alte montagne che sovrastano la città a nord. La città è immersa nel verde che in novembre si veste delle calde tonalità autunnali conferendo ancora più fascino a tutta la città
Merano e la val d'Adige a sud

A nord l'inizio della val Venosta. Merano si trova al crocevia di tre valli, la val Passiria attraversata dal fiume Passirio, la Val Venosta e la val d'Adige attraversate dal fiume omonimo

Merano è circondata dalle alte montagne del gruppo di Tessa che la proteggono dai venti freddi del nord garantendole un clima mediterraneo ma riducendo pure la piovosità. A Merano si contano più di trecento giorni di sole in un anno

Nella zona di Merano si producono ottimi vini quali il Lagrein e la Schiava. I vigneti coprono tutte le zone basse della conca

La promenade, considerata una delle più belle passeggiate d'Europa, inizia in località Quarazze e termina sopra il duomo di Merano

La promenade, considerata una delle più belle passeggiate d'Europa, inizia in località Quarazze e termina sopra il duomo di Merano

Lungo la soleggiata stradina esposta a sud cresce una ricca vegetazione mista, con molte specie tipicamente mediterranee (pinoli, cedri, sugheri, eucalipto, bambù, magnolie, agave, aloe e fichi d'India ecc.) e aghifoglie come il pino domestico o il cedro dell'Himalaya

Ad un bivio abbandoniamo la Tappainerweg per scendere in città lungo la salita Silvana dove si può ammirare questa curiosa facciata. A Merano esiste una grande varietà architettonica che convive armoniosamente
Le torrette sono tipiche delle case signorili
I tetti mansardati sono molto comuni

Scesi in città ci troviamo a percorrere la bella via Verdi situata in una zona residenziale e immersa in una vegetazione dai colori sgargianti. Sia il verde pubblico che quello privato sono molto curati così come la pulizia delle strade


Via Verdi. Sullo sfondo il monte Muta (Mutspitz) 2294 m.

Giriamo a sinistra per via G. Galilei. Questa è villa Marchetti, costruita nel 1911 dall'architetto Hans Hoffman. Nel 1914 vi nasce Silvius Magnago, il futuro presidente della Provincia di Bolzano.
Un altro palazzo d'epoca. Finita via Galilei entriamo in una zona pedonale riservata allo shopping

Ad un incrocio, quando siamo già in vista del teatro Puccini, giriamo a sinistra in via Corso della Libertà. Questo è il celebre Kurhaus costruito nel 1874 e successivamente ampliato. Realizzato in un periodo di grande sviluppo per la città, fu pensato come luogo di cura termale e di ritrovo per gli ospiti. E' in stile liberty. Nei suoi soggiorni a Merano l'imperatrice Sissi vi veniva quasi ogni giorno

Al suo interno si trova la grande sala del Kursaal, il cuore elegante della struttura dove si svolgono grandi eventi pubblici come congressi ed esposizioni ma anche balli e concerti

Un elegante palazzo ottocentesco in piazza della Rena ora sede dell'Inps

Ad un incrocio, quando siamo già in vista del teatro Puccini, giriamo a sinistra in via Corso della Libertà. Questo è il celebre Kurhaus costruito nel 1874 e successivamente ampliato. Realizzato in un periodo di grande sviluppo per la città, fu pensato come luogo di cura termale e di ritrovo per gli ospiti. E' in stile liberty. Nei suoi soggiorni a Merano l'imperatrice Sissi vi veniva quasi ogni giorno

Al suo interno si trova la grande sala del Kursaal, il cuore elegante della struttura dove si svolgono grandi eventi pubblici come congressi ed esposizioni ma anche balli e concerti

Un elegante palazzo ottocentesco in piazza della Rena ora sede dell'Inps
Attraversiamo il Ponte Della Posta sul Passirio. Alla sinistra l'antica Porta di Bolzano

Il fiume Passirio con le due passeggiate, d'inverno a sinistra e d'estate a destra. Il percorso del fiume lungo la città è diventato col tempo una grande area ricreativa. Il Passirio nasce dal Passo del Rombo e si getta nell'Adige

Sulla sponda destra c'è la Wandelhalle costituita da un lungo porticato con punti di ristoro e aiuole che rivedremo nel ritorno

Il fiume Passirio con le due passeggiate, d'inverno a sinistra e d'estate a destra. Il percorso del fiume lungo la città è diventato col tempo una grande area ricreativa. Il Passirio nasce dal Passo del Rombo e si getta nell'Adige

Sulla sponda destra c'è la Wandelhalle costituita da un lungo porticato con punti di ristoro e aiuole che rivedremo nel ritorno

Vista verso nord dal Ponte della Posta. Sullo sfondo la Cima di Tell (Zielspitze) 3009 m. avvolta dalle nuvole

All'inizio della promenade, in fondo ad un prato, si erge solitaria la statua raffigurante Elisabetta di Baviera (1837-1898), conosciuta dal suo popolo con il nome di Sisi o Sissi

La statua trasmette il carattere forte ma al contempo fragile e solitario dell'imperatrice che a Merano fece lunghi soggiorni per staccare dalla vita di corte e per curare la sua salute

Sissi arrivò a Merano accompagnata da un seguito di 102 persone. Fra il 1870 e il 1871 la principessa malata vi si trattenne per ben nove mesi. La sua presenza attirò su Merano l'attenzione del turismo d'elite e contribuì al lancio internazionale della città

Lungo la promenade d'estate si sente costantemente lo scroscio delle acque del Passirio. Si chiama così perché si snoda lungo il lato più ombroso del fiume e in estate garantisce frescura

L'autunno è la stagione ideale per apprezzarne la sua grande bellezza

Il comune di Merano conserva un catasto degli alberi presenti lungo le promenade e nei parchi cittadini. Il parco arboreo conta 200 tipi di piante e circa 10.000 esemplari. Alcuni di essi sono particolarmente pregiati per le loro dimensioni, vetustà o rarità e sono repertoriati in uno specifico elenco

Qui la grande varietà di vegetazione (aceri, olmi, tassi, sequoie, bagolari, tigli, cedri ecc.) diffonde colori e ombre con diverse tonalità e sfumature

In alto la Torre delle Polveri che visiteremo più tardi


La passeggiata d'estate finisce al Ponte Romano che attraversiamo

L'antico ponte fu più volte distrutto dalle inondazioni del fiume. Prima del 1935 si chiamava Ponte di Pietra. Collega il quartiere di Maia Alta con il quartiere Steinach

Procediamo ora lungo la promenade d'inverno, più soleggiata


La passeggiata d'estate finisce al Ponte Romano che attraversiamo

L'antico ponte fu più volte distrutto dalle inondazioni del fiume. Prima del 1935 si chiamava Ponte di Pietra. Collega il quartiere di Maia Alta con il quartiere Steinach

Procediamo ora lungo la promenade d'inverno, più soleggiata

Questa deliziosa villetta d'epoca attira la nostra curiosità

La pavimentazione della passeggiata è in cubetti di porfido e non mancano le panchine

Un tempo su questa riva del fiume le donne lavavano e stendevano il bucato ma quando la città divenne famosa come luogo di cura il sindaco Haller ebbe l'idea di abbellirla creando uno spazio coperto, ideale per le passeggiate e il relax degli ospiti di Merano

La Wandelhalle (ovvero portico adibito al passeggio) è un lungo elegante porticato sorretto da una slanciata struttura in ferro in stile liberty dove tra aiuole fiorite, panchine e piante rampicanti trovano posto dei caffè e una serie di grandi quadri di pittori tirolesi che ritraggono le bellezze dei paesaggi altoatesini. Nella bella stagione vi si tengono concerti e manifestazioni culturali. A Merano è forse il luogo dove più si respira l'aria della belle époque

Ritroviamo il ponte della Posta e girando a destra ci avviamo verso la Porta di Bolzano e la Merano medioevale

Entriamo nel nucleo medioevale passando sotto la Porta di Bolzano, una delle quattro porte di accesso della città. Da qui partiva la strada per il capoluogo della provincia. A partire dal XIII secolo Merano si dotò di una cinta muraria che comprendeva anche la Torre delle Polveri e che servì anche da difesa contro le piene del fiume non avendo il Passirio degli argini

Arrivati in piazza Duomo giriamo a sinistra e ci infiliamo in Via dei Portici, la più antica e più importante via commerciale della città. Qui si passeggia sempre all'ombra di antichi portali


A metà novembre a Merano si respira già un'atmosfera natalizia. Merano ospita un mercatino di Natale molto frequentato

Con i suoi 400 m. di lunghezza via dei Portici è la strada porticata più lunga del Tirolo. Si divide in due tratti: i Portici di montagna e i Portici d'acqua. La via nasce con la città (XIII secolo). Gli stili delle abitazioni che vi si affacciano sono vari perché risalgono a diverse epoche. Inizia da Piazza del Duomo e finisce in Piazza del Grano

Ritorniamo in piazza del Duomo. Il campanile, alto 83 m., è uno dei più alti del Tirolo e la sua costruzione richiese quasi tre secoli


Ritorniamo in piazza del Duomo. Il campanile, alto 83 m., è uno dei più alti del Tirolo e la sua costruzione richiese quasi tre secoli

E' dedicato a S.Nicolò ed è uno dei primi monumenti in Tirolo in stile completamente gotico


Dietro al Duomo questa ripida ma breve scalinata (Tirolersteig) ci riporta sulla promenade Tappainer

Una volta ritornati sulla passeggiata giriamo a destra per andare a scoprire il punto più panoramico sulla città vecchia. Passiamo accanto a delle rocce che mostrano striature verticali, segni dell'azione abrasiva del ghiacciaio che modellò la valle dell'Adige

La nostra promenade termina sotto le mura della Torre delle Polveri, un'antica polveriera. Il mastio deve il suo nome al fatto che a Merano durante la Guerra dei Trent'anni erano state accumulate delle grandi scorte di polvere da sparo che vennero trasferite nella torre del castello Ortenstein onde evitare esplosioni. Il castello venne poi demolito ma la Torre delle Polveri rimase e divenne parte della cinta muraria della città

La Torre è alta 22 m. ed è visitabile ma anche stando solo sul piazzale si può ammirare uno splendido panorama sulla città medioevale





Ritorniamo sui nostri passi...

L'orto delle Erbe Aromatiche ospita una grande varietà di erbe e piante medicinali locali, regionali, e mediterranee

Poco distante si trova la stele che ricorda il dottor Franz Tappeiner, il grande promotore della promenade e cittadino illustre di Merano



Le piante lungo il percorso hanno un cartellino che le identifica. Questa è un'agave americana

Si è alzato un vento freddo e questa casetta lungo la passeggiata diventa il posto ideale per la nostra pausa pranzo
A Merano ci sono altre promenade. Una molto famosa è Il Sentiero di Sissi che dal Kurhaus arriva al castello di Trauttmansdorff. Un'altra è la passeggiata della Gilf
Per approfondire:
Merano, una storia romantica
A Merano tra passeggiate e storia
Sulle tracce della principessa Sissi
Per approfondire:
Merano, una storia romantica
A Merano tra passeggiate e storia
Sulle tracce della principessa Sissi
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