
Lunghezza: 6,3 km
Dislivello: 327 m.
Tempo in movimento: 2h
Altitudine max: 1799 m.
Difficoltà: facile
L’escursione alla Malga Colo è una facile ma appagante camminata sul versante dei Lagorai occidentali affacciato alla Valsugana, ideale per una mezza giornata in montagna all’insegna della tranquillità. L’itinerario permette di godere con calma del paesaggio, alternando tratti nel bosco e aperture panoramiche, fino a raggiungere Malga Colo, punto ideale per la pausa pranzo. Avvicinandosi a Malga Colo l’ambiente si fa più ampio e luminoso, con prati in quota e una lunga cornice di montagne sia a nord e a sud. Abbiamo anche esplorato la zona che sta sopra la malga seguendo per un tratto il sentiero che va al lago delle Careze. Il ritorno avviene sul tracciato dell'andata con una piccola variante una volta arrivati a malga Trenca. In inverno a seconda delle condizioni della neve si consigliano le ciaspole o i ramponcini

Come arrivare: partendo dal centro di Roncegno Terme il tragitto per raggiungere il Rifugio Serot è lungo circa 12,7 chilometri e richiede mediamente 26 minuti di guida. La strada principale da percorrere è la strada provinciale SP65, che sale verso la montagna con un dislivello significativo fino alla località Serot. La strada è asfaltata ma tipicamente montana, con diversi tornanti. Poiché la strada finale è stretta, si consiglia di guidare con prudenza, specialmente nei mesi invernali o in caso di maltempo

Il rifugio Serot è la "porta d'accesso" principale per questa porzione di Lagorai occidentale. È una struttura storica, molto amata perché è una delle poche della zona a restare aperta non solo d'estate ma anche in inverno durante i fine settimana. Un tempo era una semplice malga, trasformata poi in rifugio per accogliere escursionisti e amanti della tranquillità. Si trova in una posizione panoramica che spazia sulla Valsugana e sotto la catena che comprende il monte Fravort, l'Habonti e il monte Cola. In estate è il punto di partenza ideale per il "Giro dei Sette Laghi", un itinerario che tocca spettacolari specchi d'acqua alpini e in inverno per le gite scialpinistiche verso il monte Cola
3 febbraio 2025

Lasciamo il rifugio Serot dove abbiamo parcheggiato. Sullo sfondo si vede il monte Fravort 2347 m. È la cima più nota e imponente del gruppo, ben riconoscibile per la sua forma a piramide. Domina la testata della valle e funge da spartiacque tra la Valsugana e la Val dei Mocheni. È una montagna "di confine", non solo geografico ma anche storico; durante la Grande Guerra assieme alla Panarotta era un punto d'osservazione strategico e ancora oggi, tra la neve, si possono scorgere i resti di trincee e baraccamenti

Lasciamo momentaneamente il sentiero principale per seguire una scorciatoia. Quando ritorniamo sul 323 (un segmento del sentiero della pace) siamo in vista di malga Trenca situata alle pendici del monte Cola, una meta classica per chi pratica in inverno scialpinismo o escursioni con i ramponcini partendo dal Rifugio Serot. La sua dorsale sud è ampia e soleggiata, il che la rende spesso sicura anche quando il manto nevoso è abbondante

Situata poco sopra il Serot, malga Trenca è famosa per i suoi pascoli, che sono tra i più estesi di tutta la provincia di Trento. È una malga molto attiva nel periodo estivo e viene prodotta una varietà di formaggi d'alpeggio e un burro molto rinomato. La gestione è collettiva fra i proprietari del bestiame ospitato presso la struttura. A fine stagione il formaggio viene distribuito proporzionalmente al latte prodotto dalle vacche dei singoli proprietari

L'uscita dalla scorciatoia sul 323

Assieme allo Hoabonti, il Fravort e il Cola formano un anfiteatro che protegge la zona delle malghe dai venti freddi del nord, creando un microclima che rende l'escursione a Malga Colo piacevole e soleggiata anche in pieno inverno

Il percorso si snoda dolcemente lungo i versanti ondulati che guardano verso la Valsugana, offrendo ampi spazi aperti che permettono di osservare la catena di cima Dodici dall'altra parte della Valsugana

Poco prima di arrivare in località Trenca abbandoniamo il 323 diretto al lago delle Careze per seguire la traccia diretta a malga Colo


Troviamo lo stallone di malga Colo assediato dalla neve

La struttura di Malga Colo è considerata un esempio così significativo della vita rurale trentina che il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina (San Michele all'Adige) le ha dedicato ben quattro sale espositive, ricostruendo i suoi ambienti (la casèra per il latte, lo stallone, il casèl per il burro)

Rispetto al Serot, si trova in un'area più aperta e selvaggia. In inverno diventa un anfiteatro di neve perfetto per chi cerca il silenzio assoluto, lontano dalle zone più frequentate

Prima di fermarci per la pausa pranzo decidiamo di dare un'occhiata al laghetto situato sopra la malga

Assieme allo Hoabonti, il Fravort e il Cola formano un anfiteatro che protegge la zona delle malghe dai venti freddi del nord, creando un microclima che rende l'escursione a Malga Colo piacevole e soleggiata anche in pieno inverno

Il percorso si snoda dolcemente lungo i versanti ondulati che guardano verso la Valsugana, offrendo ampi spazi aperti che permettono di osservare la catena di cima Dodici dall'altra parte della Valsugana

Poco prima di arrivare in località Trenca abbandoniamo il 323 diretto al lago delle Careze per seguire la traccia diretta a malga Colo


Troviamo lo stallone di malga Colo assediato dalla neve

La struttura di Malga Colo è considerata un esempio così significativo della vita rurale trentina che il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina (San Michele all'Adige) le ha dedicato ben quattro sale espositive, ricostruendo i suoi ambienti (la casèra per il latte, lo stallone, il casèl per il burro)

Rispetto al Serot, si trova in un'area più aperta e selvaggia. In inverno diventa un anfiteatro di neve perfetto per chi cerca il silenzio assoluto, lontano dalle zone più frequentate

Prima di fermarci per la pausa pranzo decidiamo di dare un'occhiata al laghetto situato sopra la malga

Il lago del Colo o Lago Grande serve per l'abbeveraggio del bestiame. Nel maggio del 1916 fu teatro di una disputa sanguinosa tra italiani e austro-ungarici. Nel 2017 per una fortuita combinazione di fattori ci fu una fioritura eccezionale di alghe che lo tinse per molti giorni di rosso



Passeggio per un pò nei dintorni del lago, non lontano dal lago delle Careze. Tornerò in questi luoghi quando deciderò di fare l'anello Cola Hoabonti

Il Cola e l'Hoabonti visti da una diversa prospettiva

Ritorno verso malga Colo. Dall'altra parte della valle si vede la catena che separa la Valsugana dall'altipiano dei Sette Comuni

E' tempo di aprire gli zaini per il pranzo. Si sta proprio bene qui e la temperatura è decisamente primaverile

Oltre il pascolo e la valle emerge dal profondo azzurro la catena di cime tristemente note per i fatti bellici della grande guerra: cima Mandriolo, Portule, cima Dodidi, Ortigara, Incudine...

Facciamo amicizia con una coppia di escursionisti anch'essi amanti dei luoghi poco frequentati

Dopo una pausa che si è allungata oltre il previsto decidiamo di rimetterci in marcia per il ritorno

E' tempo di aprire gli zaini per il pranzo. Si sta proprio bene qui e la temperatura è decisamente primaverile

Oltre il pascolo e la valle emerge dal profondo azzurro la catena di cime tristemente note per i fatti bellici della grande guerra: cima Mandriolo, Portule, cima Dodidi, Ortigara, Incudine...

Facciamo amicizia con una coppia di escursionisti anch'essi amanti dei luoghi poco frequentati

Dopo una pausa che si è allungata oltre il previsto decidiamo di rimetterci in marcia per il ritorno
Scarica la traccia gps da Wikiloc
Vedi la mappa di tutte le escursioni del blog
Home 🏠



Commenti
Posta un commento