Lunghezza: 12,7 Km
Dislivello: 851 m
Tempo: 4h15
Altitudine max: 2429 m
Difficoltà: media
Altitudine max: 2429 m
Difficoltà: media
Nel parco Adamello-Brenta si contano 51 laghi quasi tutti di origine glaciale. Nel gruppo di Brenta i laghi, per via del fenomeno carsico, sono molto pochi ma piuttosto grandi (Molveno, Tovel, e pochi altri); nel settore occidentale dell'Adamello invece, dove il granito è la roccia più comune e gli avvallamenti lasciati dal ritiro dei ghiacciai molto frequenti, è concentrato il maggior numero di laghi, seppur di dimensioni modeste.
Dopo aver percorso il famoso giro dei 5 laghi che parte dal lago di Nambino sopra Madonna di Campiglio e arriva a malga Ritort possiamo esplorare un'alta zona limitrofa con questo anello chiamato "Giro dei 6 laghi", meno frequentato del primo ma altrettanto bello. L'escursione si sviluppa nella zona sopra passo Campo Carlo Magno. A differenza del primo, facile e accessibile a tutti, questo prevede un tratto abbastanza esposto e attrezzato sulla cresta del monte Zeledria. L'attrezzatura da ferrata non è strettamente necessaria ma sono richiesti un piede fermo e assenza di vertigini
Come arrivare: superata Madonna di Campiglio si sale al passo Campo Carlo Magno che segna il passaggio dalla Val Rendena alla Val di Sole. Si gira a destra per la prima stradina a sinistra (via Zeledria) e si seguono le indicazioni per "Cascina Zeledria", località dove si trovano un ristorante, una malga e dove si parcheggiaPartenza da Cascina Zeledria
Seguiamo il 265 per il rifugio Viviani-Pradalago
Il sentiero entra nel bosco e poco dopo sbuca poco sopra su un prato usato come pista da sci. Lo attraversiamo fino alla confluenza con questa forestale che ci porta al rifugio Pradalago (50' dalla partenza)
Il primo lago del giro a 2084 m. e posto vicino al rifugio
Preso da questa parte il lago ha un tutt'altro fascino
Seguiremo ora il sentiero 267 denominato sentiero attrezzato Umberto Bozzetto, dedicato al famoso disegnatore e regista milanese. Si tratta di uno degli itinerari più panoramici nelle vicinanze di Madonna di Campiglio. Parte un po' sopra la stazione di arrivo delle telecabina e sale sulla dorsale del monte Zeledria
La stazione a monte della telecabina. Sullo sfondo il Brenta e Madonna di Campiglio
Il sentiero sale subito abbastanza ripido tra grossi sassi e zolle erbose lungo il crinale o stando nelle sue vicinanze, con qualche breve tratto esposto parzialmente attrezzato
Il lago di Nambino, da dove parte l'altro famoso giro, quello dei Cinque Laghi
La dorsale del Zeledria attraversata dal 267. In basso a sinistra il Lago delle Malghette
Senza grande fatica arriviamo sotto della cima del monte Zeledria, 2426 m., da cui si gode una delle migliori viste sul gruppo di Brenta e dove faremo una pausa panino
Vista verso la Presanella, 3558 m., la seconda cima da sinistra
In questa zoomata si vede meglio
Sotto di noi il Lago Scuro, e più lontano, il lago delle Malghette, l'ultimo del giro
Dopo aver toccato la cima il sentiero continua in direzione del monte Nambino scendendo sul versante che dà sul lago omonimo per aggirare alcuni bastioni rocciosi e affrontando un tratto attrezzato con alcune scalette e qualche staffa
Il 267 poi si riporta sul crinale all'altezza della Bocchetta del Lago Scuro
La foto non rende la bellezza del panorama sul Brenta
Zoom sul Brenta Centrale e la Val Brenta. Il cielo si sta parzialmente coprendo
Superata la Bocchetta di Lago Scuro, da dove parte la più diretta deviazione (267b) verso i Tre laghi e il lago delle Malghette, si risale sulla vicina sporgenza oltre la quale inizia il tratto più impegnativo che aggira il più impervio tratto del crinale. Il tratto si affronta la discesa di una paretina con una scaletta
Un ricognitore di sentieri al lavoro. Ogni sentiero viene controllato all'inizio di stagione dai volontari del CAI
Arriviamo alla Bocchetta dei Tre laghi, dalla quale si scende verso con il sentiero 267a . Sono passate circa 3h dalla nostra partenza
Il Lago Scuro, che noi però vedremo solo da lontano
Arriviamo in breve su sentiero pianeggiante ai Tre Laghi, molto vicini tra loro ma su altezze diverse. Il sentiero li costeggia disegnando una curva sinuosa. Questo è il primo che vediamo, con un colore che va dal verde alga della riva al blu cobalto del suo centro. Poi tutto dipende dalla luce del momento. Anche qui si impone una pausa relax
Macchie di rododendri anche sulle isolette, quest'anno la loro fioritura è esplosa a tutte le quote
Il primo lago visto da un'altra prospettiva. I tre laghi sono posti a quote diverse che vanno dai 2257 m. ai 2280 m.
Il sentiero prosegue perdendo un po' di quota
A 2158 m. ecco apparire il Lago Alto di Cima Artuic, così chiamato perché a monte del Lago delle Malghette
Il Lago Alto
Ora il sentiero, superata una strettoia, scende dolcemente verso il Lago delle Malghette attraversando un costone boscoso molto bello
A quota 1950 il 267a incrocia il 201 diretto al rifugio Orso Bruno e alla Val di Sole
Giungiamo sulle rive del lago delle Malghette 1880 m., il più grande e secondo me il più bello dei sei laghi, dove ci aspetta un rifugio-bar in stile canadese provvisto di una romantica terrazza sul lago. Ci beviamo qualcosa. La zona è abbastanza frequentata perché vicina al passo Carlo Magno
Prendiamo ora il 201 diretto al passo Carlo Magno
Sulla ripida parte iniziale scendiamo su degli scalini in legno. Il sentiero poi si fa una sterrata che attraversa un magnifico bosco in leggera discesa
Attenzione al cartello che indica la deviazione per malga Zeledria, non molto visibile, altrimenti ci si ritrova a passo Carlo Magno. La deviazione ci fa riguadagnare un po' quota
Siamo già di ritorno alla malga quando le rocce del Brenta cominciano appena a tingersi con le calde tonalità del tramonto
Da malga Zeledria zoom sulla Val Gelada, una delle mie prossime mete
Commenti
Posta un commento