Lunghezza: 13,8 Km
Dislivello: +216 m - 1045 m
Tempo in movimento: 4 h
Altitudine max: 2164 m
Difficoltà: facile
Ecco un'altra escursione a portata di tutti e splendidamente panoramica. Si parte da Ortisei 1265 m. e con la funicolare si raggiunge quota 2093 m. Seguendo un sentiero perlopiù pianeggiante che attraversa i pascoli di Rasciesa di Dentro si raggiunge passo Brogles 2119 m per poi scendere al rifugio malga Brogles 2045 m. Si ritorna al passo Brogles e si scende a valle sul sentiero 5 attraverso la val Cuecenes e poi lungo la Val d'Anna sino ad Ortisei. In alternativa si può raggiungere la stazione intermedia della funivia Seceda e con essa scendere a Ortisei abbreviando il tempo della discesa
Come arrivare: ad Ortisei si parcheggia nel parking della funivia Seceda e seguendo le indicazioni si va a piedi (5') alla stazione a valle della funicolare Resciesa che non è provvista di un parcheggio proprio
La stazione della funicolare a Ortisei
Le vetrate panoramiche dell'ampia cabina permettono di godere del panorama mentre risaliamo velocemente il versante della montagna
Qui la funicolare passa su un ponte. Durante gli 8 minuti necessari per raggiungere la stazione a monte abbiamo visto un capriolo sbucare dal bosco e osservarci curioso
Il punto di ristoro vicino alla stazione a monte della funicolare
Ci incamminiamo sul sentiero diretto a malga Brogles (1h20)
Sull'altro versante della valle dalla foschia mattutina emerge simile ad un atollo la mole azzurrina del Sassolungo
Dopo pochi minuti, su un sentiero dove affiorano le grosse radici delle conifere raggiungiamo malga Cason, punto di ristoro dove si può mangiare e acquistare formaggi e altri prodotti caseari
Il cane di malga Cason probabilmente annoiato dalla vita agreste ci segue per un po'
A questo punto dopo una leggera salita il sentiero entra nel bosco e inizia a scendere
Le nebbia intanto inizia a risalire dal fondovalle, segno che il tempo è instabile e la bassa pressione sta guadagnando terreno
Davanti a noi i pascoli della Gran Costa, una vasta cresta erbosa che si stende tra Rasciesa di Fuori e Rasciesa di Dentro e che ci apprestiamo ad attraversare
Raggiungiamo forcella Valluzza, Locia da Fliz in ladino, contraddistinta da un crocifisso a tabernacolo e da dove, se non ci fosse la nebbia, si potrebbe scorgere la sottostante val di Funes . La recinzione che si vede impedisce al bestiame al pascolo di svalicare
Iniziamo su largo sentiero quasi pianeggiantei la traversata della Gran Costa. Nella foto si vede un tratto del sentiero che abbiamo già percorso
Fortunatamente la nebbia ci dà una tregua permettendoci di vedere le Odle tra le nuvole
Sul vasto prato pascolano in libertà fortunati cavalli e mucche beate
Ci avviciniamo al regno delle Odle, Geislergruppe in tedesco, le meravigliose montagne del Parco naturale Odle-Puez, uno dei nove siti dolomitici protetti dall'Unesco in quanto patrimonio dell'umanità
Non è il cielo azzurro della splendida mattina d'inverno quando ero giunto qui con le ciaspole ai piedi ma le Odle restano sempre montagne che rapiscono lo sguardo. Il termine Odle significa in ladino "aghi"
Raggiunto passo Brogles ci accingiamo a scendere al rifugio omonimo...
...e c'è chi arriva in bici. Con il successo delle e-bike, le bici elettriche, la montagna è diventata più accessibile e frequentata. Per permettere una serena convivenza con gli escursionisti è però necessario da parte dei bikers il rispetto delle norme che regolano la viabilità in quota

Ora un sole velato riesce a colorare un po' di più il paesaggio.

Il rifugio gode della splendida vista del versante nord delle Odle

Ora un sole velato riesce a colorare un po' di più il paesaggio.

Il rifugio gode della splendida vista del versante nord delle Odle
Il rifugio Malga Brogles quando arriviamo noi è ancora quasi deserto ma tra un po' arriverà la frotta di turisti portati in quota dalla funicolare o saliti fin qui sui vari sentieri
La segnaletica del rifugio
Accanto al rifugio c'è questa deliziosa baita decorata
Riprendiamo la via del ritorno a passo Brogles sotto un cielo diventato minaccioso
Da passo Brogles prendiamo il sentiero 11 che scende verso Ortisei lungo la bella val Cuecenes, solcata dall'omonimo torrente. Dal sentiero è visibile la verticale parete ovest del monte Seceda, un vero libro aperto sulla complessa storia geologica delle Dolomiti
Dal sito Dolomiti-Unesco: "Istituito nel 1978 ed ampliato nel 1999 fino agli attuali 10.000 ettari, il Parco Naturale Puez-Odle viene spesso definito il libro di storia della Terra per l’importanza geologica rivestita dal suo territorio. I fenomeni geologici che qui possono essere osservati direttamente sono vari e di grande rilevanza. Così i paesaggi: dagli altipiani calcarei ai pascoli, dalle vette e dalle maestose pareti alle gole profonde e ai boschi da fiaba."
Dal sito le Montagne-isole: la storia delle Dolomiti: "La storia delle Odle inizia nell'era Mesozoica, ed è il risultato di una competizione tra una rapida crescita delle scogliere coralline (aggradazione), in un ambiente caldo e ricco di vita, e l’emersione delle scogliere stesse, in un mare che avanza e si ritira in un susseguirsi di ingressioni marine e subsidenze, di emersione ed erosione, sollevamento, e deposizione di abbondanti calcari e dolomie. I fianchi così inclinati corrispondono alle scarpate sottomarine che scendono verso il mare più profondo. Questo in un lungo periodo che va dai 250 ai 235 Ma."
Mentre scendiamo scoppia un temporale e a noi non resta che attenderne la fine riparandoci sotto un albero
La pioggia com'era cominciata così finisce rapidamente, lasciando un cielo più terso ancorché nuvoloso
Continuiamo a scendere lungo la val Cuecenes...
... su un sentiero ben curato che ci porta sul fondo della valle
Arriviamo al Ruf de Cuecenes ora quasi in secca...
... e passiamo sull'altro versante della valle
Ci attende poi questa radura ancora in parte fiorita
Giungiamo ad un crocevia con l'indicazione per Furnes, dove è situata la stazione intermedia della funivia Seceda e con la quale si potrebbe scendere velocemente a valle. Noi però siamo intenzionati a scendere lungo il sentiero e tiriamo dritto
L'ampia val Cuecenes e in alto la Gran Costa
Entriamo ora, attraverso una strettoia, nella Val d'Anna con tratti più ripidi e in un bosco molto fittto...
... e ne usciamo su un vasto pascolo passando sotto la funivia Seceda
Il sentiero arriva all'altezza di un gruppo di case e si innesta su una stradina asfaltata abbastanza ripida ma aperta al traffico. Cominciamo a vedere le prime abitazioni di Ortisei, alcune poste come questa in radure nel bosco. In questo caso si tratta di una costruzione con una parte in muratura e una parte in legno adibita a fienile
Questo antico fienile è invece tutto in legno. Camminiamo ormai lungo una stradina asfaltata diretta in paese

All'altezza di questa abitazione attraversiamo il ponte sul torrente Cuecenes le cui acque si sono tinte di rosso per via della terra portata a valle dal temporale

All'altezza di questa abitazione attraversiamo il ponte sul torrente Cuecenes le cui acque si sono tinte di rosso per via della terra portata a valle dal temporale
Siamo ormai nella parte bassa della Val d'Anna
Un grande fienile. La fienagione su prati con queste pendenze è un lavoro faticoso e non privo di pericoli. Non è raro poi che i fienili vengano distrutti da incendi, talvolta dolosi
Siamo ormai quasi in paese. Il Sassolungo si incappuccia di nuovo per l'arrivo di un secondo temporale
Poco prima di arrivare al parcheggio decidiamo per una visita al cimitero di Ortisei che scorgiamo dalla strada. Come in tutto l'Alto Adige anche questo cimitero vede la prevalenza di tombe con lavorazioni in ferro mentre poche sono le lapidi in marmo. Le tombe sono allineate in un prato perfettamente curato che conferisce al luogo un'atmosfera di pace e serenità
Scarica la traccia gps da Wikiloc
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