Lago di Valagola, malga Movlina e Pian di Nardis

Lunghezza: 17 Km
Dislivello: 807 m
Tempo in movimento: 4h15
Altitudine max: 1840 m
Difficoltà: media


In un soleggiato giorno di ottobre ritorniamo, esattamente a distanza di due anni, in questa zona del Brenta che offre grandi bellezze naturalistiche raggiungibili con poca fatica. L'ombrosa val d'Agola si apre nella conca del suo piccolo lago impreziosito dai colori accesi dell'autunno. Risaliamo il costone fino al passo del Bregn de l'Ors e attraversiamo il pascolo di malga Movlina al cospetto dei maestosi ghiacciai dell'Adamello e della Presanella. Nel ritorno una breve digressione ci conduce al Pian di Nardis dove è possibile scorgere ad occhio nudo, affacciato sopra un'altissimo bastione, il piccolo rifugio XII Apostoli. L'escursione ricalca, ritorno a parte, il percorso della precedente a cui si rimanda per maggiori informazioni


Come arrivare: una volta giunti alla fine del paese di S.Antonio di Mavignola in val Rendena si segue la strada sulla destra diretta in Val Brenta. Si gira a destra all'indicazione per Val d'Agola-lago di Valagola. Percorsi ancora alcuni km su sterrata si giunge al parcheggio (1323 m.) dove si lascia l'auto


Abbandonata sulla sinistra la forestale e anche il sentiero 324, che utilizzeremo per il ritorno, seguiamo una traccia che costeggiando in parte il percorso del torrente ci porta sui pascoli di malga Valagola in circa 1h
 Il pascolo di Malga Valagola. Sullo sfondo i Fracingli
Con due passi attraversiamo il piccolo emissario del lago 
 Il lago di Valagola 1592 m. nella sua livrea autunnale
Le recenti piogge hanno alzato di molto il livello del lago impedendoci di raggiungere il piccolo isolotto, ottimo punto fotografico. Anche le sue acque sono meno trasparenti dell'altra volta
Dopo aver contornato il lago sulla riva sinistra riprendiamo il 324 che ci porterà a risalire quel costone che si vede sullo sfondo
Questo incrocio rappresenta il punto di raccordo tra il sentiero dell'andata e quello di ritorno

Raggiunto passo Bregn de l'Ors (30') continuiamo in saliscendi sul 354 verso il passo del Gotro e malga Movlina, segnata a 50'. Ora sono i ghiacciai dell'Adamello (nella foto) e della Presanella  a rubare la scena
La Presanella
Dopo un po' siamo al passo del Gotro dal quale si scende verso i pascoli di malga Movlina
Scendiamo dal passo che si trova in una sella sotto la Pala dei Mughi
Il paesaggio si allarga vastissimo sopra i pascoli di malga Movlina
Un pannello con i nomi delle montagne che ci stanno davanti

Malga Movlina 1803 m.
La val di Sacco (al centro) è percorsa dal sentiero 341 che raggiunge anch'esso il rifugio XII Apostoli. La valle è separata dalla val Nardis dalla Pala dei Mughi, visibile sulla sinistra
Pranziamo beandoci di questo magnifico panorama 
Inizia il ritorno al passo Bregn de l'Ors
La Val d'Algone. Il tratto superiore è chiamato val di Nambi ed è percorsa da una sterrata a pedaggio che raggiunge i pascoli di malga Movlina
Ritrovato passo Bregn de l'Ors o Bandalors seguiamo sulla destra il sentiero 307 diretto al Pian di Nardis
Il lago di Valagola dal 307
Dopo un tratto pianeggiante che taglia la testata della Val d'Agola ne inizia un altro breve in salita
Alla salita segue una discesa che finisce nel Pian di Nardis. Il fondo della valle è ormai in ombra mentre  lassù il rifugio XII Apostoli è ancora nel sole (30' dal passo Bandalors)
La Val Nardis è una magnifica e selvaggia valle di origine glaciale occupata un tempo da numerose vedrette ormai scomparse. Sulla piana c'era un laghetto (Lach Sut) anch'esso ormai scomparso. Il 307 continua tortuoso inerpicandosi sul versante sinistro con alcuni tratti attrezzati per poi riportarsi al centro della valle e raggiungere infine il rifugio. Per noi invece è tempo di tornare a valle sul  sentiero 324
Zoom sul rifugio XII Apostoli. In origine (1908) aveva la tipica forma a cubo dei primi rifugi alpini poi mutata nel corso del tempo. Sorge su un promontorio roccioso che domina la valle di Nardis ed è attorniato da una straordinaria serie di cime e pareti. Deriva il suo nome dalle 12 piccole rocce situate nei pressi del passo omonimo che ricordano nelle loro forme dei personaggi in preghiera (gli apostoli) 
Ritorniamo sulla riva del lago anch'esso ormai in ombra. Oltre che dell'orso questo è anche il tipico habitat dell'aquila, dal cui nome in dialetto, agoladiscende il nome della valle

Per l'ultimo tratto preferiamo scendere sul comodo sentiero 324 che taglia in molti punti i tornanti della forestale. Questa è malga Valagola
Il sentiero segue il percorso del rio Valagola stando sul versante destro della valle per poi  portarsi sul versante sinistro fino a raggiungere il parcheggio.

Scarica la traccia gps da Wikiloc


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