Passeggiata sull'Alpe di Siusi

Lunghezza: 6,73 Km
Dislivello: 231 m
Tempo in movimento: 2 h
Altitudine max: 2004 m
Difficoltà: facile
Ciaspole

Breve ma splendida escursione sui pascoli dell'Alpe di Siusi. Partenza da Compaccio (Compatsch) seguendo il tracciato della strada innevata ma transitabile che porta al rifugio Molignon con pausa spuntino in una baita nelle vicinanze del bacino artificiale e ritorno su un itinerario libero su neve non battuta
Come arrivare: da Rovereto uscire dalla A22 a Bolzano nord e seguire le indicazioni per l'Alpe di Siusi. Giunti a Siusi continuare sulla strada per Castelrotto fino all'incrocio sulla destra con la strada per l'Alpe. Dopo 7 km si raggiunge Compaccio dove si parcheggia. Attenzione: durante la stagione turistica la strada viene chiusa al traffico a partire dalle ore 9 fino alle 17. Il parcheggio giornaliero a Compaccio costa 18 €. In alternativa c'è la cabinovia Siusi-Compaccio (18€ A/R a persona). Un'alternativa è l'autobus

Arriviamo a Compaccio qualche giorno prima dell'inizio della stagione turistica invernale  e il parking è ancora gratuito.  In giro non c'è quasi nessuno, i negozi sono ancora chiusi e solo un bar è aperto. Dopo il rituale caffè e due parole con la gentile padrona iniziamo a risalire un primo dosso. Fa abbastanza freddo ma è sopportabile 
Superata l'elevazione l'orizzonte si fa più ampio. Ecco l'altopiano dello Sciliar e le due torri Santner e Euringer
Passiamo accanto all'Hotel Santner, ancora chiuso ma già si notano i preparativi per la prossima apertura (5/12)
Intercettiamo la strada battuta che porta al rifugio Molignon e la seguiamo. Di tanto in tanto passa qualche furgoncino che va a rifornire le strutture ricettive poste sulla strada o nei dintorni
Il Sassolungo e il Sassopiatto. E' sempre un'emozione vederseli davanti
Quello che si vede in lontananza è l'hotel Panorama. Noi giriamo a sinistra
Proseguiamo sulla strada innevata. Alcune di queste baite in estate diventano punti di ristoro 
Per essere ai primi di dicembre di neve ce n'è molta ma sulle piste  i cannoni sparaneve sono già in funzione 
Siamo partiti tardi da Compaccio ed è già ora di fare una pausa per uno spuntino. Una di queste due baite, l'altra è già occupata, sembra ideale per fermarsi. Purtroppo però i suoi tavoli esterni sono ricoperti di neve ghiacciata e dobbiamo arrangiarci alla meglio. Nel caso ci si debba sedere sulla neve risulta utile avere nello zaiono un foglio di plastica 
Il paesaggio stupendo compensa ampiamente la scomodità della postazione e comunque non esistono migliori alternative
L'innevamento artificiale è più efficace in certe condizioni climatiche che in altre. I periodi più favorevoli, chiamate finestre di freddo, sono caratterizzati da poca umidità e basse temperature. I cambiamenti climatici attuali hanno rarefatto questi periodi nel corso dell'inverno per cui  quando arrivano si fanno lavorare gli impianti a pieno regime. Da qui la necessità di avere bacini artificiali in loco che assicurino un innevamento costante veloce e a costi contenuti. In questi ultimi anni ne sono stati realizzati molti. Naturalmente sull'innevamente artificiale ci sono diversi pareri. I favorevoli lo ritengono non inquinante e indispensabile per salvare l'economia delle valli alpine, i contrari ne sottolineano la non sostenibilità economica, i costi ambientali (acqua, energia, ecc) e  la sua inefficacia a contrastare gli ineluttabili cambiamenti climatici
A parte Compaccio, un vero obbrobrio post-moderno, sull'Alpe di Siusi sembra sia stato raggiunto un buon equilibrio tra il rispetto dell'ambiente e le esigenze del turismo
  Dietro le due baite si trova un bacino artificiale per l'innevamento
Abbandoniamo l'idea di raggiungere il rifugio Molignon anche perché ancora chiuso ed dopo una lunga pausa iniziamo  la discesa
E' un vero piacere disegnare la traccia nella neve fresca anche perché si affonda poco e non si fa troppa fatica
Artax come al solito fa il doppio della strada nel correre avanti e indietro per tenere sotto controllo il suo "gregge"
In alto sulla sinistra quell'altura sull'altopiano dello Sciliar è il monte Pez 2450 m. che avevo raggiunto in un'escursione estiva salendo dalla val Ciamin

Il monte Bullaccia (Puflatsch) e sotto Compaccio (Compatsch)
Consiglio a chi viene qui di fermarsi fino al tramonto, uno spettacolo indimenticabile


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