Rosta del Bondone

Lunghezza: 6.6 Km
Dislivello: 381 m
Tempo in movimento: 2h
Altitudine max: 1831 m
Difficoltà: facile

Avevo già fatto un giro sulla rosta del Bondone qualche tempo fa. Oggi si è presentata l'occasione per ritornarci compiendo però un anello con partenza e arrivo alle Viote. Seppur breve l'escursione ti regala vedute entusiasmanti sul gruppo del Bondone (Cima Palon, Cornetto, Doss d'Abramo e Cima Verde), sul Brenta e i ghiacciai dell'Adamello e Presanella e sulla sottostante Valle dei Laghi. Il ritorno prevede un tratto poco segnalato nel bosco per cui è meglio usare il gps del cell con una mappa dettagliata e costantemente aggiornata come Openstreetmap.  Ci sono diverse app per Android che che ne fanno uso come MyTrails, Oruxmap ecc.
Come arrivare: da Trento prendere la direzione per la Valle dei Laghi e successivamente ad un incrocio quella per il monte Bondone. Giunti a Vason continuare seguendo le indicazioni per le Viote. Ampio parcheggio, libero nei giorni feriali, nei pressi del centro di fondo del Bondone alle Viote
Attraversiamo il pianoro delle Viote passando accanto all'osservatorio astronomico. Sullo sfondo da sinistra: Cima Verde, il Doss d'Abramo e il Cornetto, la cima più alta del gruppo (2180 m.)
Attraversato il biotopo delle Viote e le piste da fondo ci apprestiamo a risalire l'ampio vallone posto tra la Rosta e le pendici del monte Cornetto. Sullo sfondo cima Palon 2098 m.
Vista la bassa temperatura e prevedendo di seguire una traccia ben battuta senza rischio di sprofondare nella neve abbiamo preferito lasciare in macchina le nostre ciaspole
Raggiunta Bocca Vaiona 1700 m. e il suo disastrato bivacco (visibile sullo sfondo) viriamo a destra e risaliamo un dosso piuttosto erto. Sul fondo ghiacciato i ramponcelli ora sono molto efficaci 
Dopo una serie di dossi raggiungiamo un punto panoramico a quota 1831 m.. Non è il punto più alto della Rosta ma il panorama è comunque straordinario. E' emozionante scoprirlo piano piano mentre ci si avvicina al ciglio
Il ghiacciaio dell'Adamello e il suo contorno di cime sembrano il profilo di una lama seghettatata
Sotto di noi la Valle dei laghi. La montagna in primo piano è il monte Casale 1632 m.
Sulla destra le dolomiti di Brenta 
Decidiamo di non raggiungere il punto più alto della Rosta perché c'è un gruppetto di escursionisti con un cane piuttosto aggressivo nei confronti di Artax e invece tagliamo in direzione nord-est attraversando questo pianoro pensile e portandoci sul limitare del bosco. Cima Palon mi affascina sempre per la sua perfetta simmetria che mi ricorda i vulcani delle Ande
Iniziamo ora la discesa in una valletta seguendo la traccia sul gps perché quella sulla neve è molto incerta. Il Brenta però merita ora una pausa per la foto di rito
 Giunti in fondo alla valletta  giriamo a destra ed entriamo in un fitto bosco in discesa che data l'ora pomeridiana e trovandosi a nord è abbastanza scuro. Ne usciamo in prossimità della strada che dalle Viote scende verso la valle dei Laghi
Ritrovata la traccia le seguiamo fino a raggiungere il nastro asfaltato che seguiremo fino al vicino Centro di fondo 

Scarica la traccia gps da Wikiloc









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