Da passo Lavazè a passo Oclini

Lunghezza: 8,94 Km
Dislivello: 246 m
Tempo in movimento: 2h
Altitudine max: 1976 m
Difficoltà: facile


Questa facile ciaspolata si svolge tra il passo Lavazè e il vicino passo Oclini su un altopiano posto a circa 1800-1900 m di quota. Il passo del Lavazè collega la val di Fiemme con la Val d'Ega ed è situato tra il Latemar e il Bletterbach, 2 dei 9 siti dolomitici dichiarati "Patrimonio Mondiale UNESCO". Il passo Lavazè (Lavazè Joch in tedesco) si trova in Trentino mentre il passo Oclini è in provincia di Bolzano. Il sito è un paradiso per lo sci da fondo (80 Km) e per le escursioni con le ciaspole. In questa pagina ne vengono presentate alcune di varia lunghezza e difficoltà (la nostra è quella in rosso scuro)



Come arrivare: dalla A22 si esce ad Egna-Ora e si seguono le indicazioni per la val di Fiemme seguendo la SS48 delle Dolomiti e successivamente quelle per Cavalese. Una volta raggiunta la rotatoria posta all'inizio del paese si seguono le indicazioni per il passo di Lavazè (11 Km) dove si posteggia
Traversata la strada al passo ci portiamo sulla pista dedicata ai pedoni e ciaspolatori
Seguiamo le indicazioni  del percorso con ciaspole per malga Ora (Auerleger Alm) una delle malghe disseminate lungo le piste di sci di fondo. Le due montagne sullo sfondo sono il Corno Nero (a sinistra) e il Corno Bianco (a destra). La pista per ciaspole segue grossomodo quella per i fondisti fino a quando, raggiunto il limitare del bosco, devia a destra scendendo per un breve tratto verso valle per poi girare a sinistra ed entrare nel bosco. Un cartello vieta il transito dei ciaspolatori lungo la pista da fondo 
Il vasto altopiano è delimitato ad est dalla Pala di Santa 2488 m (a destra), dal gruppo del Latemar 2799 m (al centro) e dal gruppo del Catinaccio-Rosengarten 3002 m (in fondo a sinistra)
Seguiamo la pista da fondo fino al limitare del bosco poi scendiamo sulla destra. Nonostante siano in leggera salita i fondisti sfrecciano veloci con gli sci da skating che permettono di pattinare sulla neve ma non mancano quelli che preferiscono sciare con lo stile alternato sulle tracce predisposte e perfettamente fresate
Dopo la breve discesa la pista gira a sinistra e si inoltra nel bosco in penombra. Inizia un tratto in saliscendi che ci porta ad un bivio con le indicazioni per malga Ora. Qui avremmo dovuto girare a destra ma noi, alla ricerca di un tracciato alternativo che ci porti prima a passo Oclini, continuiamo dritti
Sbuchiamo così sulla pista da fondo che per un po' costeggiamo stando rigorosamente sul bordo 
Ritroviamo nuovamente un bivio con le indicazioni per malga Ora che seguiremo scartando l'idea di raggiungere prima passo Oclini. I bastoncini e i ramponi che calziamo ci facilitano il cammino sulla neve ghiacciata e sono utili per superare le frequenti lastre di ghiaccio mentre le ciaspole sono superflue visto che la pista è ben battuta
Dopo una breve salita raggiungiamo malga Ora 1875 m (3,4 km dalla partenza) e facciamo una breve pausa all'esterno con tè e biscotti
Sul largo piazzale della malga-rifugio come anche lungo tutta la strada  sono accatastati i tronchi tagliati dopo la tempesta Vaia che qui ha fatto danni ingentissimi al patrimonio boschivo. Dal piazzale della malga prendiamo un largo sentiero in salita diretto al vicino passo Oclini. Il cartello indica 30' di percorrenza
In  breve raggiungiamo passo Oclini 1989 m (Jochgrimm in tedesco) posto tra il Corno Bianco (a destra) e il Corno Nero (a sinistra). C'è un grande albergo e lungo la strada sostano alcuni autobus mentre di auto se ne vedono poche. Il passo sembra meno frequentato del vicino passo Lavazè. Da queste parti passa una pista di sci da fondo (15 Km) che raggiunge il vicino santuario di Pietralba  
Ecco nella sua versione invernale il Corno Bianco 2317 m che avevamo raggiunto nel corso di un'escursione estiva
Riprendiamo la strada di ritorno verso malga Ora dove ci fermeremo per il pranzo 
Malga Ora. Sullo sfondo il Catinaccio-Rosengarten. A destra si nota la placca gialla della Roda di Vael 
Dopo pranzo riprendiamo la via del ritorno questa volta senza digressioni ma seguendo il percorso normale 
 La bella Pala di Santa 2488 m (Zanggenberg in tedesco)  segna il confine tra il Trentino e l'Alto Adige
  Cuore con freccia nel ghiaccio
Il panorama dal Lavazè verso ovest è veramente vasto e maestoso. Sarebbe interessante avere qui un osservatorio per identificare tutte quelle cime!
Malga Varena è abbastanza affollata anche durante la settimana mentre malga Ora è molto più tranquilla. Per i miei gusti questi sono luoghi da evitare nei week-end
 Percorriamo l'ultimo tratto che ci separa dal parcheggio


Quando lasciamo passo Lavazè il Latemar comincia la sua enrosadira 

Scarica la traccia gps da Wikiloc


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