Malga e lago Montalon

Lunghezza: 11,8 Km.
Dislivello: 939 m.
Tempo in movimento: 4h10
Altitudine max: 2139 m.
Difficoltà: medio-facile

Stretta in una forra nel tratto iniziale e poi aperta nella parte alta la val Montalon è una delle più caratteristiche valli dei Lagorai. In questa escursione autunnale la percorriamo per intero fino alla forcella che la collega con la val della Stua. Il rumoroso rio Montalon ci accompagnerà per gran parte della salita nel bosco. Usciti su un pascolo appare in alto malga Montalon, posta in magnifica e soleggiata posizione sulla valle. Raggiunta solo dal sentiero 362, è una delle poche malghe a non avere una strada di servizio e quando era monticata tutto doveva essere portato lassù a dorso d'asino. Purtroppo da qualche anno è chiusa. Come la malga, tutta la valle vive in un'atmosfera di isolamento fuori dal tempo. Salendo ancora sui pascoli alti, dopo un tratto piuttosto ripido, si raggiunge il lago Montalon incastonato tra la massiccia Pala del Becco e le propaggini occidentali della cima delle Buse. Dal lago fino a forcella Montalon è solo questione di pochi minuti. Ritorno per la via dell'andata 
Come arrivare:  da Trento percorrendo la strada della Valsugana si seguono le indicazioni per Strigno e successivamente per la Val Campelle. La valle all'inizio è  molto stretta ma poi si apre dopo il ristorante-rifugio Crucolo. In località Cenon per una stradina sulla sinistra si seguono le indicazioni per l'hotel SAT Lagorai dove si parcheggia
Ci troviamo in fondo alla Val Campelle. Siamo alla fine di novembre e il fondovalle è ancora nell'ombra anche se sono ormai le 10. Il segnavia indica malga Montalon ad 1h30' sul sentiero  362
Superiamo il ponticello sul torrente Maso di Spinelle 

L'hotel SAT Lagorai in località Cenon (Maurizio)
Proseguiamo lungo una forestale e in seguito su una mulattiera che sale attraversando un pascolo per poi inoltrarsi in un fitto bosco. Sull'altro versante è visibile la bella val Caldenave
Nella parte iniziale la val Montalon è stretta ed in certi punti ha l'aspetto di una forra. Saliamo in un bosco ombroso dove il muschio ha trovato l'habitat ideale per crescere. La difficoltà di costruire una strada di accesso attraverso la forra ha mantenuto la valle piuttosto isolata 
Ci accompagna nella salita l'incessante mormorio del torrente Montalon che scorre vicino al sentiero . Dopo un'ora di cammino abbastanza ripido siamo sotto il Capitello di S.Antonio che ha come base un tronco
Dopo un'altra mezz'ora di salita  usciamo dal fitto bosco sui pascoli  pianeggianti e umidi di malga Montaletto che scorgiamo in alto a sinistra
Le acque stagnanti sul bordo dei numerosi ruscelli sono ormai preda del gelo
Giunti a questa recinzione scorgiamo in alto sulla destra malga Montalon e il suo vasto pascolo sottostante 
Dopo alcuni saliscendi il sentiero 362 attraversa questo ponticello sul rio Montalon. Non ci resta che affrontare in campo aperto l'ultimo faticoso tratto in salita  
Arriviamo un po' ansimanti a Malga Montalon. Sono passate 2 ore dalla nostra partenza. La malga con il vasto pascolo  è proprietà della famiglia Buffa, un'antica famiglia nobiliare locale che di fronte alla necessità di investire per adeguare la struttura alle norme vigenti ha preferito chiuderla
La malga si trova in una dominante e solatìa posizione sulla valle (Maurizio)
Fino al 2011 era gestita da Oswald Tonner, allevatore in un maso sopra Salorno che ogni anno portava i suoi animali fin qui passando per Forcella Montalon, spesso ancora abbondantemente innevata all'inizio di stagione. Si trattava di una vera migrazione alpina di 45 km che necessitava due giorni di marcia. Tutto il necessario alla vita della malga doveva essere portato a dorso d'asino
Cima Valpiana chiude a sud la valle 
La Pala del Becco (al centro) e cima Montalon sovrastano la valle a nord ovest
Malga Costa si trova sullo stesso versante soleggiato della valle 

Sullo sfondo le cime di val Caldenave e di Val Orsera (Maurizio)
Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino sui pascoli superiori superando un bastione roccioso e degli avvallamenti dove pensiamo ogni volta di scoprire il lago che invece si farà trovare solo a due passi dalla forcella e ormai quasi del tutto ghiacciato
Di qui  ero passato nel corso di una precedente escursione
Cima delle Buse
Raggiungo in qualche minuto la vicina Forcella Montalon
La forcella collega la val Montalon con la val della Stua.  Il panorama non è un granché ma rende l'idea delle dimensioni di questa catena che con i suoi 50 km di lunghezza costituisce la spina dorsale del Trentino. Ora ritorniamo a malga Montalon 
Una leggenda del posto racconta che la valle era abitata dalle anguane o gane, bellissime ninfe legate all'acqua che vivevano in queste valli. A causa dell'arroganza degli uomini che volevano impossessarsi del loro corpo e delle loro conoscenze nel saper trasformare il latte in formaggio si trasformarono in lontre e andarono a popolare i laghi dei Lagorai

Malga Montalon e più lontano malga Costa
E' tempo di trovare un tavolo e due panche per il nostro rituale spuntino

In questo periodo dell'anno le ore di sole sono poche e per noi è già ora di ritornare a valle
Malga Montalon sta per essere invasa dall'ombra

Condizioni della neve permettendo, l'escursione è fattibile anche con le ciaspole 

Scarica la traccia gps da Wikiloc







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