Sass Ciampac



Lunghezza: 13,1 Km
Dislivello: 893 m.
Tempo in movimento: 5 h
Altitudine max: 2671
Difficoltà: facile

Un anello molto appagante nel cuore delle Dolomiti orientali, facile  e che regala emozioni e scorci indimenticabili sul gruppo del Sella, l'altopiano del Puez, il Sassongher, il Sassolungo e la val Badia.
Partiamo da passo Gardena 2136 m. prendendo il sentiero 2. Raggiunta la vicina Jimmy Hütte 2216 m. proseguiamo sempre sul sentiero 2 (questo sentiero fa parte dell'Alta via delle Dolomiti 2) che ora si fa più ripido e passando tra magri pascoli, residui di antiche frane e tra i caratteristici pinnacoli rocciosi dei Pizes da Cir raggiunge l'omonimo passo.
Da passo Cir 2509 m. si vede la val Chedul che scende verso la Vallunga. Dopo una breve discesa ritorniamo a salire sulla testata della val Chedul fino a Passo Crespeina 2528 m. dove si trova un cancelletto in legno. Da qui si apre un vasto panorama verso il massiccio del Puez e le Odle. Abbandoniamo ora il sentiero 2 che scende verso l'altopiano di Crespeina perché la nostra meta è il Sass Ciampac, la cima visibile sulla destra il cui sentiero (non numerato) parte subito dopo il passo. Con poco sforzo ne raggiungiamo la cresta e quindi la cima (2672 m.). Impressionante il panorama sul Gruppo del Sella, il Sassongher, la val Badia e su tutto l'ambiente dolomitico circostante. Seguendo la traccia di discesa raggiungiamo Forcella de Ciampei (2366 m.) e scendiamo verso la sottostante Valle Stella Alpina sul sentiero 4 passando sotto il Col da la Sonè, una strana formazione geologica simile al cono di un vulcano. Si passa vicino ad un lago in via di insabbiamento, il Lech de Ciampei e si continua la discesa, ora meno accentuata, fino al bivio per cima Sassongher. Tenendo la destra ad un successivo bivio imbocchiamo il sentiero 4b che, disegnando un traverso tra i mughi, va a ricongiungersi ad una sterrata. Superiamo in salita un dosso e raggiungiamo il rifugio Forcelles (Utia Forceles), ottimo punto di ristoro con vista panoramica sul Sella. Ora non ci resta che continuare verso ovest su un bellissimo sentiero in saliscendi che attraversa prati e boschi di pini cimbri e larici (Pra da Tru) e scende in leggera discesa verso passo Gardena



Come arrivare: si esce dalla A22 a Bolzano Nord e si segue la statale fino a Ponte Gardena. Da lì si seguono le indicazioni prima per la val Gardena e poi per l'omonimo passo dove si parcheggia in uno dei parcheggi a pagamento

Parcheggiamo al passo vicino a questo hotel e fatti alcuni metri in discesa, direzione Colfosco, imbocchiamo il sentiero 2 sulla sinistra


Panoramica della sentieristica che interessa il gruppo dei Cir e passo Gardena. Il passo collega la val Gardena con la val Badia


Iniziamo con l' attraversare un vasto pascolo che ha ormai i colori autunnali. Sullo sfondo il gruppo del Cir che rappresenta la parte meridionale del parco naturale Odle-Puez. Al centro il grande Cir (Gran Piz da Cir in ladino), dove si trova una bella e facile ferrata


Saliamo con poca pendenza su una larga sterrata. Sullo sfondo il gruppo del Sella


I pascoli di Passo Gardena


In breve siamo alla Jimmy Hütte 2216 m. Il  nostro sentiero 2 continua ora risalendo quella valletta franosa


 La Jimmy Hütte


Il sentiero serpeggiando supera un'antica frana e prende quota. Sullo sfondo il rifugio Dantercepies dove c'è l'arrivo della cabinovia che sale da Selva Gardena



Il sentiero entra in una valletta e poi affronta un'altra salita


Lassù c'è passo Cir



Il frastagliato e fiabesco profilo dei Pizes da Cir


Passo Cir


La magnifica vista sul Sella da passo Cir


Da passo Cir si vede la val Chedul, una valle piuttosto selvaggia e poco frequentata che finisce all'inizio della Vallunga. L'avevo percorsa durante un trek nel gruppo del Puez


Poco sotto il passo, arrivato a questo incrocio, il sentiero ricomincia a salire verso passo Crespeina visibile sullo sfondo


Nell''ultimo tratto  di salita verso passo Crespeina incontriamo delle gradinate in legno


La croce in legno a passo Crespeina 2528 m.


Di fronte a noi si apre il vasto altopiano del Crespeina, dove magri pascoli si alternano ad avvallamenti e depositi rocciosi. Nella foto è visibile il piccolo lago di Crespeina. Sullo sfondo il gruppo del Puez


Il sentiero attraversa l'altopiano diretto a forcella Ciampac. Alla nostra destra si erge il Sass Ciampac, la nostra meta. Un sentiero non numerato ma ben visibile parte dal passo verso la cima 


Passo Crespeina con la croce e la recinzione per il pascolo


Mentre saliamo verso la cresta il cielo si rannuvola


Il lago Crespeina e il suo altopiano. Tra le leggende delle dolomiti ve n'è una legata a questo splendido laghetto


Arrivati in breve sulla cresta del Sass Ciampac la percorriamo fino a raggiungerne la cima. Purtroppo ora le nuvole nascondono gran parte del gruppo del Sella


In quella profonda fessura che profila la torre Exner sale la ferrata  Brigata Alpina Tridentina che permette di arrivare al rifugio Cavazza, situato sul soprastante altopiano del Pisciadù. E' una delle ferrate più frequentate delle dolomiti, classificata moderatamente difficile. A destra si vedono i ghiaioni della val Setus risalita dal sentiero 666 che raggiunge il rifugio Cavazza. Il sentiero fa parte dell'Alta Via delle Dolomiti 2  


La selvaggia e severa Val Mezdì incide profondamente il gruppo del Sella sul suo versante est. Parte da Colfosco e risalendola  per intero (sentiero 651) si può arrivare fino al rifugio Boè 2871 m. In inverno è molto frequentata dai freeride



La lunga cresta del Sass Ciampac


La semplice croce di vetta a 2671 m.


Il Sassongher, sullo sfondo il gruppo dei Fanes 


Nonostante sia un giorno feriale di settembre c'è parecchia gente sulla cima


Sullo sfondo il Sassolungo, parzialmente nascosto dalle nuvole


Il Sass Ciampac è un ottimo punto di osservazione sul gruppo del Puez che assieme alle Odle forma il parco naturale Odle-Puez, delimitato dalla val Gardena, l'Alta Val Badia e la Val di Funes. Vi si possono trovare tutti i tipi di rocce costituenti le dolomiti e per questo è di grande interesse geologico.. E' situato in quota ad un'altezza media di 2500 m. 


Sullo sfondo a sinistra il Col Turond, le Odle e il Piz Duleda al centro e l'altipiano della Gardenaccia a destra. In basso l'altopiano di Crespeina.  Si intravede anche la profonda Vallunga che taglia il gruppo in due parti. Nel Parco ci sono due rifugi , il Puez e lo Stevia. 


Iniziamo la discesa su una traccia ben visibile diretta a Forcella Ciampei 


Tra il Col Turond 2417 m. e il Piz Duleda 2909 sono ben visibili le inconfondibili guglie delle Odle e il Sass Rigais. A destra ci sono il Pizzo di Puez Occidentale e Orientale 


L'altopiano di Crespeina non è altro che la continuazione dell'altopiano della Gardenaccia dove sul plateau roccioso spicca il Col de la Sonè 2622 m., elevazione che ricorda un vulcano ma formata da morbide marne, rocce sedimentarie originate da sedimenti fangosi di origine marina


Il Col de la Sonè


Arriviamo alla Forcella Ciampac o Ciampei 2366 m, dove lasciamo il sentiero 2 diretto al rifugio Puez per il sentiero 4 che scende per la Val Stella Alpina


La Val Stella Alpina scende a sud-est verso la val Badia e Colfosco. La pendenza del sentiero è all'inizio moderata e poi il sentiero diventa quasi pianeggiante. La zona verde visibile al centro è un lago in via di insabbiamento, il Lech de Ciampei 2173 m. Più avanti incontreremo il sentiero che sale sulla cima del Sassongher 2665 m., la montagna visibile sulla sinistra


Continuiamo sul 4 fino a questo incrocio. Qui abbandoniamo il sentiero 4 diretto al rifugio Edelweiss per il 4b diretto alla Jimmy Hütte


Il sentiero 4b compie un traverso tra i mughi e sbocca sulla stradina che si vede in basso e diretta al rifugio Forcelles (Utia Forceles)


La conca sotto di noi ospita gli impianti di risalita che portano in quota i turisti da Colfosco. In mezzo si vede il rifugio Edelweiss


Dopo una breve ma ripida risalita di un dosso raggiungiamo il rifugio Forcelles. La stanchezza e la bellezza del posto ci convincono a fare una meritata sosta e bere qualcosa


Ora 
continuiamo  in saliscendi su una bella sterrata, immersi in uno scenario meraviglioso mentre le ombre della sera invadono la Val de Mezdì 


Entriamo in un bosco di radi larici e pini cimbri. La sterrata finisce e continuiamo sul sentiero 8 che provenendo da Colfosco arriva a passo Gardena 



Sotto le strapiombanti pareti del Ciampac ci imbattiamo in questo astronauta proveniente da altri mondi in visita sulla nostra terra. Si tratta di una statua in legno realizzata per il cinquantenario dello sbarco sulla luna (1969-2019)


Usciamo dal bosco sul Pra de Tru 
 

Passiamo sotto la cabinovia diretta alla Gimmy Hutte. Siamo ormai in vista di passo Gardena. Sullo sfondo il Sassolungo 


L'ultimo tratto di sentiero verso il passo è in leggera discesa


Chiudiamo al tramonto questa magnifica escursione dolomitica. Essendo un'escursione facile e quindi molto frequentata è meglio evitare luglio e agosto. In questi mesi comunque è meglio arrivare presto al passo per essere sicuri di trovare posto nei parcheggi.

Scarica la traccia gps da Wikiloc



Commenti