Giro dei laghi Moregna, Brutto e delle Trutte nei Lagorai



Lunghezza: 11,5 km
Dislivello: 864 m.
Tempo in movimento: 4h20
Altitudine max: 2394 m.
Difficoltà: facile

L'anello permette di scoprire la catena porfirica dei Lagorai occidentali (versante val di Fiemme) che divide la val di Fiemme dalla Valsugana. Si tratta di una delle poche aree montane del Trentino ancora risparmiate dal turismo di massa. Risultato: anche in pieno agosto non troveremo processioni di turisti sui suoi sentieri. Il giro è famoso per i tre deliziosi laghetti che si incontrano (Moregna, Brutto, delle Trutte), piccole perle incastonate nelle rocce o nel verde dei pascoli.
Mentre la maggior parte delle guide propone di fare il giro in senso antiorario noi abbiamo preferito percorrerlo nel senso opposto perché una volta arrivati a Forcella Moregna l'effetto sorpresa sul lago Brutto è notevole. In ogni caso l'escursione offre anche molti scorci panoramici sui Lagorai, sulla val di Fiemme, sul Latemar e sul Catinaccio. Il percorso non presenta tratti esposti o eccessivamente ripidi. L'unico punto di ristoro è rappresentato da malga Valmaggiore che è anche agritur e punto di partenza del giro. Presso malga Moregna si trova invece un bivacco attrezzato sempre aperto.
Partiamo da malga Valmaggiore 1630 m. raggiungibile da Predazzo in val di Fiemme. Imboccato il sentiero 339 risaliamo un costone boscoso fino raggiungere la piana di malga Moregna e il lago omonimo a 2058 m. posto in una conca verde ai piedi di cima Moregna. Continuiamo a salire sul 339 fino al bivio posto in località Corona di Moregna 2172 m. dove prendiamo il sentiero sulla sinistra 349b (sentiero Giovanni Fifol) che contorna in saliscendi cima Moregna 2517 m. regalandoci suggestivi scorci sul lago e sulla valle di Fiemme. Ad una curva il paesaggio cambia scoprendo un nuovo settore dei Lagorai con le cime Valbona, Caligher, Valmaggiore e Cece che con i suoi 2754 m. è la più alta della catena. Ad un bivio a quota 2240 m. in località Lasteot imbocchiamo il 349 proveniente da Forcella Valmaggiore e con uno strappo ripido ma breve raggiungiamo Forcella Moregna 2397 m. il punto più alto del giro. In basso il lago Brutto 2207 m. è un sorprendente smeraldo incassato tra le alte pareti di cima Morena e Coltorondo. Scendiamo affrontando una ripida pietraia (qui si possono trovare tracce di neve ad inizio stagione) fino alle sponde del lago, lo contorniamo sulla destra e proseguiamo lungo una sottostante valletta fino a raggiungere un bivio. Da lì volendo possiamo scendere al terzo lago, il lago delle Trutte 2103 m. già visibile dal bivio e situato in una conca prativa poco lontano. Proseguiamo sul 349 che ora prende l'aspetto di un mulattiera pianeggiante fino a raggiungere di nuovo malga Moregna chiudendo così l'anello. Per lo stesso sentiero dell'andata scendiamo quindi a malga Valmaggiore







Come arrivare: in val di Fiemme giunti da sud a Predazzo, prima del ponte sul torrente Travignolo si gira a destra su Via alle Coronele e si seguono le indicazioni per malga Valmaggiore. La stradina stretta ma asfaltata sale nel bosco per 7 km fino a raggiungere il parcheggio della malga. In estate il traffico può essere regolamentato, meglio informarsi prima presso la locale APT



Malga Valmaggiore 1630 m. è anche un agritur molto frequentato in estate





Dalla malga imbocchiamo il 339 che all'inizio è una sterrata



Il sentiero è lastricato e si svolge quasi sempre nel bosco, cosa assai gradita in estate



Il 339 risale il versante sinistro di un vallone, la Busa dei Slavaci. In basso il pascolo di malga Valmaggiore e la valle omonima



Dopo 90' siamo fuori dal bosco nel pascolo di malga Moregna. Accanto alla malga c'è un bivacco ben attrezzato e sempre aperto



Il lago di Moregna si trova in una conca prativa ai piedi del monte omonimo. Un luogo ideale per un pic-nic



Questi cavalli passano le loro ferie in un paradiso terrestre



Un ultimo sguardo prima di ripartire



Il vasto panorama sulla valle del Travignolo con l'Alpe Lusia e Cima Bocche sullo sfondo



Continuiamo a salire lungo il 339. Sullo sfondo Cima di Cece 2754 m.



In località Corona di Moregna prendiamo il sentiero 349B



Il sentiero 349b contorna con un lungo traverso in saliscendi il versante nord di cima Moregna regalandoci splendide vedute del lago e non solo...



Zoom sul gruppo del Latemar. A sinistra il Cimon del Latemar 2842 m.e a destra lo Schenon del Latemar 2791 m. Nella forcella si trova il bivacco Rigatti



Il Cimon del Latemar è attraversato dalla ferrata dei Campanili



Un veduta panoramica del gruppo del Latemar. All'estrema sinistra si trova il rifugio Torre di Pisa, non visibile nella foto



Il gruppo del Catinaccio avvolto nella foschia estiva, con in primo piano la Roda di Vael e sullo sfondo cima Catinaccio



Finito il traverso inizia di nuovo la salita



Ad una curva ecco apparire la Valbona con Cima Valmaggiore, il Dos Caligher e Cima Valbona. Sullo sfondo Cima di Cece. La Translagorai è il lungo sentiero che attraversa tutta la catena. In questo settore passa sulla forcella, visibile al centro, tra il Dos Caligher e cima Valmaggiore quindi sotto cima Valbona (a destra)



Ci troviamo nel cuore della lunga catena porfirica dei Lagorai (70 km tra il Rolle e la Panarotta). Durante la prima guerra mondiale tutta la zona fu teatro di aspri combattimenti. Su queste montagne numerosi sono i sentieri di arroccamento, i camminamenti e le postazioni in caverna che testimoniano della guerra di trincea. Basta uscire un po' dai sentieri per trovare reperti bellici (filo spinato, gamelle, scatolame e resti di munizioni)



Arriviamo a questo bivio posto in località Lasteot dove il nostro 349b va a congiungersi con il 349 proveniente da Forcella Valmaggiore e che ora seguiremo



Ora il nostro obiettivo è Forcella Moregna



Il sentiero attraversa qui una zona di guerra con camminamenti e trincee, raggiunge una selletta e vira a sud affrontando in salita una valletta che conduce a Forcella Moregna. Dall'altro versante scende la Val Fossèrnica



Dalla selletta si sale lungo il ripido versante erboso. Sullo sfondo cima Valbona



Raggiungiamo Forcella Moregna 2397 m., il punto più alto dell'escursione. Ci aspetta un bel venticello fresco molto gradito dopo la sudata della salita



Incassato tra i versanti pietrosi di cima Moregna a destra e di Coltorondo a sinistra ecco apparire un laghetto. Si tratta del lago Brutto, un nome che non gli rende affatto giustizia, anzi a mio parere risulta essere il più bello dei tre, certamente il più selvaggio



Le sue acque cambiano di colore a seconda della luce solare con sfumature che vanno dal verde smeraldo al blu profondo





La ripida discesa si svolge tra pietre e sfasciumi quindi il sentiero aggira in quota il lago sulla destra



Artax non vede l'ora di bagnarsi le zampe e senza aspettare il permesso del padrone scende fino alla riva





Fa caldo e per la nostra pausa cerchiamo un angolo d'ombra vicino al lago. In rapporto alla sua superficie (220m x 130m) il lago Brutto è molto profondo (21m.). Le sue acque emissarie alimentano il sottostante lago delle Trutte. Sullo sfondo Forcella Moregna e cima Moregna



Dopo la meritata pausa riprendiamo la discesa lungo questa valletta attraversata dal torrente emissario del lago



Siamo già in vista del terzo lago, il lago delle Trutte, posto ai piedi del Cadinon di Canzenagol e della Forcella Coldosè. Il lago è poco profondo, solo 6 m. Anche se effettivamente ci vive una popolazione di trote il suo nome deriva invece dal nome tirolese "trutten" che significa spiriti malvagi, streghe





C'è un sentiero che scende sulla riva del lago ma la stanchezza accumulata ci fa desistere e ci limitiamo ad ammirarlo dall'alto





Il lago delle Trutte all'alba in una foto scattata nel corso di un precedente trek nella zona. Il 339 dopo il lago continua fino a forcella Coldosè e scende poi in val Fossernica. Subito dietro la forcella c'è il bel bivacco Coldosè recentemente rinnovato



Ora non ci resta che aggirare il versante sud ovest di cima Moregna per chiudere l'anello. Ci fermiamo spesso ad ammirare il panorama esercitandoci in uno dei nostri passatempi preferiti in montagna ovvero identificare le montagne, oggi cosa non semplice a causa della foschia estiva



Questa parte del sentiero è perlopiù pianeggiante



In basso Predazzo e sullo sfondo il Latemar



Foto ricordo di questa bella escursione



Rieccoci in vista del lago Moregna. Ora non ci resta che seguire il sentiero dell'andata fino a malgaValmaggiore



La voglia di una birretta è tanta ma quando arriviamo purtroppo il servizio ristorazione è già chiuso. Pazienza! Anche in questo i Lagorai si differenziano dalle vicine Dolomiti. Speriamo che restino sempre così


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