
Lunghezza: 10,4 Km
Dislivello: 976 m.
Tempo in movimento: 3h
Altitudine max: 2681 m.
Difficoltà: medio
Il sentiero che parte da Campolongo e arriva al rifugio Kostner ci farà esplorare la parte orientale del magnifico gruppo del Sella regalandoci allo stesso tempo grandi panorami su numerosi altri gruppi dolomitici e montagne, come le Conturines, le dolomiti di Fanes, il Sasso della Croce la Marmolada, il Civetta, il Pelmo, l'Antelao e le Tofane. Nel ritorno faremo visita al lago Boè, un rotondo specchio color verde smeraldo incassato sotto la strapiombante parete del Piz da Lech 2913 m.
Essendo in estate luoghi molto frequentati si consigliano le stagioni di mezzo. Noi ci siamo andati in ottobre.
I sentieri da seguire sono il 640 e il 637 in salita, il 638 in discesa. Volendo, una volta arrivati al rifugio Kostner, si può proseguire per un po', bastano poche centinaia di metri, sul 638 in direzione del Piz Boè per ammirare più da vicino le pareti del Sella e godere di un panorama ancora più vasto.




Come arrivare: venendo da Trento se esce dalla A22 a Bolzano nord e sulla SS12 del Brennero si arriva a Ponte Gardena dove inizia la val Gardena che si percorre per intero fino a passo Gardena. Scesi a Corvara in Badia si seguono le indicazioni per il passo Campolongo


La partenza avviene da Passo Campolongo 1875 m. che collega Corvara in val Badia ad Arabba nella valle di Fodom o Cordevole, entrambe valli ladine. Assieme al passo Pordoi, Gardena e Sella fa parte del Sellaronda, un circuito stradale e sciistico intorno al gruppo del Sella.
Vi sono dei posteggi gratuiti vicino al punto dove parte il nostro sentiero, il 640

Passo Campolongo

Il sentiero 640 è una larga sterrata che sale tranquilla verso il rifugio Bec de Roces. In basso passo Campolongo

Mano a mano che si sale il panorama si fa più vasto ed entusiasmante. Quella sullo sfondo è la Marmolada con quello che resta del suo ghiacciaio

Il Sella ora è di fronte a noi. Sulla sinistra in alto si scorgono le bianche rocce del Piz Boè, la sua cima più alta 3152 m. Il rifugio Bec de Roces è ora in vista su quel dosso erboso

Lungo quella dorsale scura in primo piano passa uno dei sentieri più frequentati della zona dolomitica, il Viel del Pan


Passo Campolongo

Il sentiero 640 è una larga sterrata che sale tranquilla verso il rifugio Bec de Roces. In basso passo Campolongo

Mano a mano che si sale il panorama si fa più vasto ed entusiasmante. Quella sullo sfondo è la Marmolada con quello che resta del suo ghiacciaio

Il Sella ora è di fronte a noi. Sulla sinistra in alto si scorgono le bianche rocce del Piz Boè, la sua cima più alta 3152 m. Il rifugio Bec de Roces è ora in vista su quel dosso erboso

Lungo quella dorsale scura in primo piano passa uno dei sentieri più frequentati della zona dolomitica, il Viel del Pan

Ci siamo quasi...

Il rifugio Bec de Roces 2076 m. è ormai chiuso. Si trova ai margini delle piste da sci su un dosso molto panoramico

I laghetti che forniscono acqua ai cannoni per la neve sono diventati un elemento paesaggistico quasi costante nelle aree dove ci sono impianti sciistici



Dopo il rifugio il 640 entra in una zona di bassa vegetazione e sale tortuoso tra pinnacoli e monoliti rocciosi che creano un paesaggio bizzarro e suggestivo








Usciamo dalla zona dei campanili rocciosi e ci avviciniamo ai contrafforti del Sella passando in una zona di mughi e infine sull'erba gialla

Sul fondovalle Arabba in val di Fodom, regione Veneto. Sullo sfondo Pelmo e Civetta emergono dalla foschia
Il 637 diretto al rifugio Kostner si sposta verso un vallone e il percorso da ora si svolge adesso su roccia

Il 637 si porta sul versante sinistro del vallone e con l'aiuto di un cordino d'acciaio, pur non indispensabile, lo risaliamo uscendo su un ripiano roccioso

L'uscita del vallone

Ormai siamo vicini al rifugio. Sullo sfondo, al centro, il Pelmo e alla sua destra il Civetta

L'anfiteatro dolomitico è chiamato Valun. Subito attira la nostra attenzione il profondo intaglio tra il Sasso delle Dieci (Sas dla Desch) 2916 m. a sinistra e il Piz da Lech 2913 m. a destra

L'anfiteatro dolomitico è chiamato Valun. Subito attira la nostra attenzione il profondo intaglio tra il Sasso delle Dieci (Sas dla Desch) 2916 m. a sinistra e il Piz da Lech 2913 m. a destra

Sulla destra appare il rifugio Kostner costruito su poggio roccioso

Giunti a questo crocevia seguiamo le indicazioni per il vicino rifugio. Passeremo dopo per di qua risalendo per un po' il sentiero 638 diretto al Piz Boè
Dietro questa dorsale sale la val de Mesdì, un profondo selvaggio canyon che da Colfosco sale fino al Piz Boè

Il rifugio F.Kostner al Vallon 2536 m. ha una storia interessante che possiamo leggere in questa pagina. La prima costruzione risale al 1913


I tavoli della veranda sono tutti per noi, essendo il rifugio ormai chiuso. Un vantaggio del fare le escursioni in autunno. Facciamo amicizia con un gruppetto di veneti appena arrivati assieme a noi

Il rifugio F.Kostner al Vallon 2536 m. ha una storia interessante che possiamo leggere in questa pagina. La prima costruzione risale al 1913


I tavoli della veranda sono tutti per noi, essendo il rifugio ormai chiuso. Un vantaggio del fare le escursioni in autunno. Facciamo amicizia con un gruppetto di veneti appena arrivati assieme a noi


Franz Kostner (a sinistra) ed il figlio Erich
Attualmente è gestito da Manuel Agreiter, una guida alpina della val Badia
Lo stile del rifugio è quello classico, con muri di sasso, infissi e veranda in legno, Il camino ha uno stile particolare
Seduti nella veranda del rifugio ci godiamo lo spettacolo delle dolomiti di Fanes, delle Conturines e delle Tofane: Cima delle Nove e Monte Cavallo a sinistra, Piz Lavarella e Cima Conturines al centro, Tofane a destra

Entrambi i sentieri raggiungono il Piz Boè, Il 672 ha un tratto attrezzato (sentiero attrezzato Liechtenfelts EE)

Dopo il pranzo al sacco decidiamo di fare quattro passi sul 638 che contorna alla base le poderose pareti del Sella sotto le Cime del Vallon



Se si osserva la conformazione del Sella si nota come somiglia ad un castello costituito da una prima poderosa serie di torri perimetrali su cui poggia una cengia mediana da dove a sua volta si stacca una seconda bastionata. Come si nota dalla foto, la cengia su questo versante orientale è molto larga

Anche sulla sommità del Sella si ritrovano aeree cenge separate da valloni selvaggi sovrastati dalla cima piramidale del Piz Boè. La conformazione del Sella è quella tipica di un atollo, originatosi tra 236 e 231 milioni di anni fa

Il 638 in questo tratto ha un profilo piuttosto ondulato in leggera salita. Sullo sfondo la Marmolada con Punta Penia 3343 m.

Il 638 in questo tratto ha un profilo piuttosto ondulato in leggera salita. Sullo sfondo la Marmolada con Punta Penia 3343 m.


E' ora di tornare al rifugio. Forse un giorno ritorneremo su questo sentiero per salire al Piz Boè

Lasciato il rifugio iniziamo a scendere, sempre sul 638. Scendiamo a fianco della seggiovia Vallon e della sua pista da sci


Raggiungiamo il Lech de Boè a quota 2275 m.

E' incastonato come un gioiello, uno smeraldo sovrastato da una parete strapiombante dalle venature azzurre

Che meraviglia questo laghetto, mi sarebbe piaciuto arrivarvi alla luce dell'alba...



E' incastonato come un gioiello, uno smeraldo sovrastato da una parete strapiombante dalle venature azzurre

Che meraviglia questo laghetto, mi sarebbe piaciuto arrivarvi alla luce dell'alba...

Poco sotto ritroviamo "la civiltà" e la stazione a monte della funivia Boè che parte da Corvara

Dalla stazione scende una forestale verso passo Campolongo. Si può accorciare il percorso tagliando per i prati visto che siamo in autunno e l'erba è stata tagliata da tempo


Si passa nei pressi di un bel maso, malga Munt Planfistì, a 15 ' dal passo. In estate fa anche da ristorante

Il carosello sciistico della zona

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