
Lunghezza: 8,9 Km
Dislivello: 547 m.
Tempo in movimento: 2j
Altitudine max: 2275 m.
Difficoltà: facile
Questa facile escursione attraverso scenari spettacolari ci porterà al confine con l'Austria presso un rifugio dal passato martoriato. L'unica difficoltà che si può incontrare consiste nello schivare le buche della strada che conduce al parcheggio sopra il paese di Sasso/Stein.
La val di Vizze è una valle lunga 30 km e dobbiamo percorrerla tutta per arrivare a imboccare la sterrata che dal paese di Stein conduce al parcheggio situato al quarto tornante. Non è una gran fatica perché il viaggio è un piacevole susseguirsi di paesini, masi isolati e soprattutto verdissimi pascoli e boschi. Dal parcheggio gratuito a 1800 m. abbiamo due possibili vie per arrivare al passo: o prendere il sentiero 3, una sorta di ripida scorciatoia da lasciare alla gioventù (noi lo prenderemo nel ritorno) o la strada militare, comoda e più adatta alle scarpe di una certa età. Ci incamminiamo su quest'ultima, con gli occhi puntati sulla montagna che sarà la protagonista di tutta la giornata, il Gran Pilastro (Hochfeiler), un massiccio imponente e spettacolare che ci terrà d'occhio lungo tutta la strada dall'alto dei suoi 3510 m. La strada sale compiendo un lungo traverso fino all'unico tornante posto a circa metà del percorso (1h). Da qui partono due sentieri, uno diretto al bivacco Messner (Hochferner Biwak) (2429 m.) l'altro al rifugio Gran Pilastro (Hochfeilerhuette) (2710 m.). Continuando sulla strada militare ora in direzione opposta si arriva senza sfiancarsi al passo a 2251 m. Sul valico corre il confine con l'Austria. Il vasto e austero paesaggio è impreziosito da numerosi laghetti, i Laghi del Passo (Jochseen). Il vicino rifugio Passo di Vizze (Pfitscherjoch Haus) 2276 m. è stato recentemente ingrandito senza rovinare però il paesaggio. E' meta frequentata dagli escursionisti ma anche dalle mtb provenienti da entrambi i versanti. Quando siamo saliti noi, ai primi di giugno, era ancora chiuso. Un altro rifugio (Lavitz Alm) a 2045 m. in territorio austriaco è raggiungibile scendendo dal passo in 40' nella Zillertal. A differenza della verdeggiante val di Vizze posta sul lato sud il versante austriaco appare roccioso e più austero. Sul confine si trova la casermetta della Guardia di Finanza ormai disabitata. La storia del rifugio è legata alle vicende del terrorismo separatista del Bas degli anni 60 a cui risale l'attentato qui avvenuto nel maggio del 1966 che causò la morte dell'agente della Guardia di Finanza Bruno Bolognesi.
Per il ritorno decidiamo per la discesa lungo il sentiero 3 che ci regala nei pressi di uno stagno splendide viste dei contrafforti glaciali del Gran Pilastro (Hochfeiler) e poco sotto, da un balcone naturale, un magnifico panorama della valle di Vizze (1 h)
Se si va in estate non scordiamoci il berretto perché la salita si svolge completamente al sole!
(8/6/2022)
Come arrivare: da Vipiteno si percorre tutta la Val di Vizze (Pfitscher Tal) fino a Sasso (Stein). Si continua seguendo le indicazioni per il passo su sterrata salendo fino al quarto tornante. Il parcheggio è gratuito


L'ampio parcheggio. Fino al 2000 si poteva salire in auto fino al passo poi ragioni di tutela ambientale hanno portato alla chiusura del traffico veicolare, salvo autorizzazione

La lunga valle di Vizze (30 Km) parte dal paese di Vipiteno (Sterling) e arriva fino a Sasso (Stein)

La nostra zona con la sterrata che sale al passo

La val di Vizze dal parcheggio

Fatti pochi passi sulla strada militare si incontra questo crocevia con il sentiero 3 diretto al passo e che noi seguiremo nel ritorno

La lunga valle di Vizze (30 Km) parte dal paese di Vipiteno (Sterling) e arriva fino a Sasso (Stein)

La nostra zona con la sterrata che sale al passo

La val di Vizze dal parcheggio

Fatti pochi passi sulla strada militare si incontra questo crocevia con il sentiero 3 diretto al passo e che noi seguiremo nel ritorno

La strada militare sale in moderata pendenza sul fianco della montagna ai piedi del gruppo del Gran Pilastro che si innalza con pareti quasi verticali sulla verde vallata di Sopramonte (Unterberg Tal)

Questa valle laterale della val di Vizze è attraversata dalla Via Alpina diretta in val di Fundres. Siamo ai primi di giugno e la neve si è ormai ritirata alle alte quote lasciando spazio al verde intenso sui versanti scoscesi come sul fondovalle

La valle si va progressivamente alzandosi verso la forcella di Griess. Sul versante sud del gruppo del Gran Pilastro si trova lo splendido lago di Neves visitato nel corso di un'escursione al rifugio Porro e nella traversata dell'Alta Via di Neves

Su questa lapide posta lungo il percorso si legge la lunga lista degli alpinisti caduti su queste montagne, la maggior parte sull'Hochferner (la Gran Vedretta ovvero la parete nord del Gran Pilastro) e sull'Hochfeiler (Gran Pilastro). Da quanto ho letto pare che la Gran Vedretta sia particolarmente pericolosa per il pericolo di valanghe. Qui un articolo che parla di un tragico incidente avvenuto su quella montagna nel 2016

La roccia prevalente di queste montagne è lo scisto

Dopo il tornante il paesaggio cambia. La montagna sullo sfondo è la Croda Alta (Hohe Wand) 3281 m, l'ultima montagna della lunga cresta che chiude a nord la val di Vizze
Siamo ormai nelle vicinanze del passo e l'aria si fa decisamente più frizzante

Dopo 2h di tranquillo cammino siamo al passo. Sullo sfondo ben mimetizzata nel paesaggio si vede la casermetta della Guardia di Finanza. Numerosi sono i laghetti che appaiono allo sciogliere della neve

La casermetta della Guardia di Finanza si trova a pochi metri dalla linea di confine, a destra c'è quella austriaca ora adibita a bivacco

Il cippo sul confine con la data del 1936

La paletta indica il sentiero per il rifugio Europa famoso anche perché la linea di confine lo divide in due parti


Il rifugio Passo di Vizze (Pfitscherjoch Haus) si trova su un vicino dosso a 2275 m. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e gli anni Cinquanta venne in parte requisito dall'esercito italiano e nel periodo del terrorismo separatista (1963-1970) fu confiscato dall'esercito italiano. In quel periodo fu oggetto di un grave attentato terroristico che vide la morte di un finanziere. La situazione tornò alla normalità solo con lo Statuto di Autonomia per la provincia di Bolzano che disinnescò la tensione tra i due gruppi linguistici. Il rifugio, originariamente tutto in legno, fu costruito nel 1888. Dieci anni dopo fu aggiunta una parte in muratura. Nel 2012 è stato ampliato notevolmente senza però impattare troppo sull'ambiente

Dopo 2h di tranquillo cammino siamo al passo. Sullo sfondo ben mimetizzata nel paesaggio si vede la casermetta della Guardia di Finanza. Numerosi sono i laghetti che appaiono allo sciogliere della neve

La casermetta della Guardia di Finanza si trova a pochi metri dalla linea di confine, a destra c'è quella austriaca ora adibita a bivacco

Il cippo sul confine con la data del 1936

La paletta indica il sentiero per il rifugio Europa famoso anche perché la linea di confine lo divide in due parti


Il rifugio Passo di Vizze (Pfitscherjoch Haus) si trova su un vicino dosso a 2275 m. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e gli anni Cinquanta venne in parte requisito dall'esercito italiano e nel periodo del terrorismo separatista (1963-1970) fu confiscato dall'esercito italiano. In quel periodo fu oggetto di un grave attentato terroristico che vide la morte di un finanziere. La situazione tornò alla normalità solo con lo Statuto di Autonomia per la provincia di Bolzano che disinnescò la tensione tra i due gruppi linguistici. Il rifugio, originariamente tutto in legno, fu costruito nel 1888. Dieci anni dopo fu aggiunta una parte in muratura. Nel 2012 è stato ampliato notevolmente senza però impattare troppo sull'ambiente

Questa lapide situata nei pressi del rifugio ricorda il finanziere Bruno Bolognesi che perse la vita a causa dell'esplosione di una carica che era stata attaccata alla porta del rifugio (25/5/1966)


Sotto il rifugio c'è questo bel laghetto


Per imboccare il sentiero 3 per il ritorno bisogna scendere un po' sulla strada. Il sentiero 3 come detto è una scorciatoia che permette di scendere velocemente. E' molto panoramico e non eccessivamente ripido

L'inizio del sentiero 3

Si arriva sul pianoro chiamato Jochplatte. Vale la pena soffermarsi presso questo stagno prima di scendere a valle...


Poco sotto si trova questo balcone naturale sulla valle di Vizze. Il rio Vizze nasce dal Gran Pilastro

Il sentiero 3 finisce sulla strada militare poco lontano dal parcheggio

Scarica la traccia gps da Wikiloc
Commenti
Posta un commento