Laghetto Wuhnleger



Lunghezza: 6,4 km
Dislivello: 335 m.
Tempo in movimento: 2h
Altitudine max: 1413 m.
Difficoltà: facile

Se cercate un luogo ideale per ammirare il gruppo del Rosengarten (il Giardino delle Rose) questo è il posto giusto. L'ideale sarebbe arrivare al tramonto per godersi lo spettacolo dell'enrosadira, quando la roccia dolomitica si colora di tinte sempre più accese che vanno poi gradualmente a sfumare nei grigi pastello del crepuscolo. Vale comunque la pena andarci in tutte le stagioni perché il paesaggio ricompensa ampiamente la poca salita richiesta. L'anello può essere allungato con la salita al monte Cavone e al suo rifugio (1h10 dal laghetto).
Partiamo dal parcheggio libero di Lavina Bianca 1200 m., frazione posta poco sopra Tires. Il largo sentiero 4a sale subito nel bosco uscendone dopo 40' in vista del pascolo di malga Wuhn. Poco dopo raggiungiamo il dosso dove si trova il laghetto Wuhnleger a1414 m., circondato da una recinzione e innevato. La vista su tutto il versante ovest del Catinaccio da qui è semplicemente perfetta. Anche quella sul Latemar è notevole anche se parziale. All'altezza del laghetto c'è la partenza del sentiero 4 che sale al rifugio Monte Cavone (Tschafonhütte) che sarà la meta di un nostro prossimo giro. Continuiamo ora in discesa fino alla graziosa cappella di S. Sebastiano 1260 m. (XVII secolo) costruita in una appartata radura nel bosco dai Signori di Völsegg come voto per essere scampati al pericolo della peste che a quei tempi aveva raggiunto anche l'Alpe di Siusi.
Continuando a scendere incontriamo sulla destra la scorciatoia 4b che ci permette di restare nel bosco senza dover scendere sulla strada sottostante.
Alla fine comunque la scorciatoia sbocca sulla Oberstrasse, strada asfaltata aperta al traffico dove accanto ad antichi masi restaurati si affacciano alcune case di recente costruzione. All'altezza del maso Obertrompedell imbocchiamo il sentiero 6 che risale un dosso (altro bel punto panoramico!) e poco dopo va a ricongiungersi con quello dell'andata . Ora non ci resta che percorrere l'ultimo tratto in discesa verso le prime case di Lavina Bianca fino ad arrivare al parcheggio



Come arrivare: si esce dalla A22 al casello di Bolzano nord e si seguono le indicazioni per la val di Tires. Il tragitto supera Prato Isarco poi ad un bivio si gira a destra e si continua fino a Tires. Superato il villaggio si arriva al bivio per Lavina Bianca (cappella). Si continua fino ad una rotatoria e si seguono le indicazioni per il parcheggio di Lavina Bianca in via S. Cipriano (17 km dal casello autostradale)







Il parcheggio libero di Lavina Bianca



Si direbbero cataste di legna fatte per i turisti ma è solo il modo giusto di conservare la legna che va protetta dall'acqua e al contempo esposta il più possibile all'aria per farla essiccare in breve tempo



Fuori dall'abitato incomincia un tratto ripido che ci fa superare un dislivello di circa 200 m.



Mano a mano che p
rendiamo quota il panorama si allarga sul gruppo del Rosengarten



Il paesino di Lavina Bianca o più precisamente Bagni di Lavina Bianca, Weisslahnbad in tedesco, si trova 200 m. sopra Tires o Tiers
Qui e qui alcune interessanti informazioni sull'origine del nome e
sulle escursioni che partono dal villaggio. A sinistra l'imbocco della val Ciamin (Tschamintal)



Divani&Sofà locali




A quanto pare il percorso che stiamo seguendo è lo stesso di una competizione locale, la Wuhnleger Run



Dopo 40' siamo fuori dal bosco in vista del pascolo di malga Wuhn



Le torri del Vajolet inquadrate dall'obiettivo di Maurizio



Da sinistra: le Torri del Vajolet 2813 m., 
la Croda di Re Laurino 2813 m. e cima Catinaccio o Rosengarten 2981 m. 



Malga Wuhn



Alla nostra sinistra emerge dal bosco il Latemar





Proprio sulla sommità del pascolo, circondato a ovest da alti larici ecco il nostro laghetto 1414 m. completamente innevato





La superficie del lago fa da cornice perfetta al Rosengarten



In estate le sue guglie si specchiano nelle placide acque dello stagno. Il luogo è molto frequentato anche perché facilmente raggiungibile a piedi





Montagne lontane


Vicino al laghetto parte il sentiero per il rifugio Monte Cavone. Da qui inizia la nostra discesa  in direzione della cappella di S. Sebastiano (20')



La cappella si trova in una radura del bosco sopra Tires a 1260 m.



Fu eretta nel XVII secolo dai
 Signori di Völsegg come ringraziamento per essere scampati alla peste che imperversava anche qui. Il tetto è coperto di scandole (tegole di larice). Stranamente non troviamo nessuna iscrizione che racconti la storia di questa cappella



Proseguiamo la discesa e ad un bivio prendiamo la scorciatoia 4b che taglia nel bosco e non fa arrivare subito sulla strada asfaltata sottostante 



All'uscita dal bosco il sole trova il modo per farsi largo tra la nuvolaglia 



Alla fine il 4b sbuca sulla Oberstrasse che percorriamo per un tratto. In Alto Adige spesso le case sono decorate con gli stemmi e il nome della famiglia nonché l'anno di costruzione. Su questo maso si legge la data del 1461






Uno sguardo all'indietro sulla Oberstrasse, una strada secondaria che collega Tires a Lavina Bianca



Arrivati al maso Obertrompedell  prendiamo il sentiero 6 che risale un'altura 



Dal dosso si gode una bellissima vista sulla valle e sulle dolomiti 





La Croda di Re Laurino e sopra cima Catinaccio



Le celebri Torri del Vajolet sono sempre splendide da qualsiasi punto le si guardi. Alla loro base su questo versante c'è Malga Costa (Hanigerschwaige



Nulla sfugge allo zoom di Maurizio. Sotto le creste delle Coronelle ben mimetizzato nella neve ecco il rifugio Fronza (
Kölner Hütte) situato a monte di una pista da sci che parte da malga Frommer (impianto di risalita Laurin 2)



Dal dosso panoramico si continua fino alla congiunzione con il sentiero dell'andata fino a raggiungere Lavina Bianca



Scarica la traccia gps da Wikiloc

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